Uno dei rendering della ciclovia
di Luca Patrassi
Quaranta chilometri di piste ciclabili, un finanziamento regionale di tre milioni di euro: il progetto era stato ideato e presentato dall’assessore comunale Paolo Renna lo scorso anno in biblioteca. Il 2024 doveva essere l’anno del completamento dell’opera, ma così non sarà.
L’assessore Paolo Renna
Il tutto slitta di un anno, forse due. Intanto questa mattina la giunta comunale, sempre su proposta dell’assessore Paolo Renna ha approvato una delibera di indirizzo che va a modificare quanto già indicato. In sostanza sono state recepite diverse delle osservazioni che erano state presentate dai proprietari delle aree da espropriare e dalle associazioni: ad essere stati contestati in particolare i tratti di ciclovie ipotizzati in prossimità dei fossi a rischio di esondazione e di cancellazione delle opere eventualmente realizzate.
Dunque oggi l’esecutivo guidato da Sandro Parcaroli ha preso atto della fondatezza di alcune delle osservazioni espresse e ha ridimensionato il progetto iniziale tagliandolo di alcuni chilometri. Quindi un nuovo progetto esecutivo e il riavvio della procedura amministrativa con pubblicazione degli atti, altri mesi che passeranno tra la pubblicazione all’albo pretorio, la presentazione eventuale di osservazioni esclusivamente per la parte di tracciato modificata e il passaggio alle procedure di esproprio e agli asservimenti coattivi.
I tre milioni di euro destinati al progetto di Macerata sono stati finanziati dal Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis). Il percorso si sviluppa come prosecuzione e ricucitura di alcuni percorsi presenti nel territorio e collega le aste fluviali del Potenza e del Chienti con percorsi ortogonali “di crinale” e “vallivi” seguendo i torrenti e i fossi; in totale si possono distinguere cinque percorsi funzionali, con una lunghezza totale di oltre 30 chilometri km. Il tracciato di progetto, intende riprendere e valorizzare le specificità locali, per un turismo di vicinanza, oltre che internazionale, adatto ad appassionato della bici e ai turisti. I percorsi, che avranno una segnaletica condivisa e i cui lavori saranno conclusi si sviluppano su quattro lotti principali e un percorso secondario di collegamento con la ciclabile esistente di Fontescodella; nella loro totalità ricreano un anello complessivo in tutto il territorio del comune di Macerata.
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Me fate ride co ste ciclabili.....le voglio vedere fra due /tre anni l'erba quanto è alta
tanto camminano in strada in fila per 5 comunque
Le ciclabili sono utilissime se ben progettate, ma il percorso deve tenere conto della sicurezza di chi le usa: spesso di punto in bianco finiscono in strade statali ad alta percorrenza, o non sono previsti ponti riservati ai ciclopedonali e ti ritrovi nel traffico. Come può una famiglia con bambini usufruirne? È inutile spendere per cartellonistiche futuristiche, quando di improvvisamente mi ritrovo in una strada con il rischio di essere investita. Senza ponti ciclopedonali adeguati e circuiti fittizi che terminano nel nulla le ciclabili sono destinate davvero a fare crescere le malerbe, semplicemente perché non possono essere utilizzate in pieno dagli utenti. Attraversare Chienti o Potenza in mezzo ai tir è improponibile e limita fortemente l'utilizzo dell'infrastruttura. Se oggi non ci sono ciclabili funzionali nel nostro territorio è sempre stato perché i percorsi non consentivano dei reali collegamenti, ma erano stralci isolati. Spero che se ne tenga conto in fase di progettazione, e spero che chi progetta realizzi che il destinatario finale, vuole godersi la ciclocvia in sicurezza godendosi il paesaggio, non dovendosi difendere dell'automobilista sfrecciante di turno! Per non parlare del fatto che spesso non si tiene conto degli ippoturisti: praticamente destinati all'estinzione se ogni volta vengono dimenticati tra i potenziali utenti di queste infrastrutture!
Cristina Nocelli x la manutenzione chi ci pensa , quanto costa ! A chi tocca a fare la manutenzione?
Macerata, dentro il suo spazio urbano, centro storico e tra Sforzacosta, Piediripa e Villa Potenza, per quanto si racconta che è tutta una salita, possiede quasi 60 km di strade urbane pianeggianti. Se proprio le osservazioni hanno fatto capire che attaccati ai fossi non è il caso, si può pianificare un sistema di ciclabili DENTRO la città, invece di vederla sempre e solo una cosa per sport, tempo libero, scuola, ma una vera rete infrastrutturale da inserire nella viabilità? Non si chiede la dittatura della bici ma al momento viviamo nella dittatura dell' auto, perché o ti muovi con quella o nient'altro.
La pista ciclabile senza pista ciclabile
Si continua nello spreco di risorse...
Ma santa pupazza, utilizzate i soldi per l'ambiente, piantate alberi, realizzate parchi, invasi per l'acqua per contrastare i cambiamenti climatici, la siccità, di questo abbiamo bisogno , non di queste boiate, come il ponte tibetano che hanno costruito a Sellano
C'ha da fa chi ancora ce crede...... non è bastato buttare i 5 milioni di euro per la famosa ciclovia del chienti e del potenza????
Stefano Perucci inutile spreco delle sempre piu' preziose risorse.
Soldi buttati
Ma pensate alle persone terremotati. Della pista ciclabile non se ne fanno nulla
Stefano Zaccari esproprio su che , mica è utilità pubblica?
Come sprecare soldi senza avere un piano. Nessuna meraviglia, questa è la nostra provincia. Priva di progettualità, pronta solo a spendere quando arrivano soldi. Il bello è che fa brutti festa, poi i soldi buttati, vanno rimborsati, perché sono a debito.
Il turismo può aspettare nelle Marche tanto ne abbiamo già parecchio... povere Marche... non cresceremo mai con ste teste
Che buffonata, ma se debbono cementificare, vedi come sono solerti
1, forse 2 anni, forse mai?
Tutti soldi sprecati, espropriano chi vive lì e non possono neanche reagire
Saggia decisione.
Gianluca Calcagni ma infatti , talmente saggia che le pensiline e i cartelli stradali già impiantati per la ciclo via le regaliamo a tutta la giunta vero?
Giuliana Marconi ma che stai a Di , pista ciclabile è per le biciclette che poi venga utilizzata anche dai pedoni è un altro discorso .. si chiama pista ciclabile ( derivante da bicicletta ) non pista pedonale . . . . . Si informi gentile Signora quanto meno sul significato delle parole della lingua Italiana
Stephen Mariotti ti parlo dei marciapiedi delle mura di macerata
Ma perché non rifanno il manto stradale invece di fare cagate per le bici? Ci vogliono mandare a piedi e in bicicletta ?
Massimiliano Del Greco non solo x strada che forse sarebbe meglio, lungo i marciapiedi fatti x camminare ,passeggiare con bambini e carrozzine te li senti all'improvviso che ti sorpassano con velocità da corsa delle nazionali con grande spavento di bambini e anziani tutti, e a qualcuno che lo ha fatto notare gli anni risposto che il marciapiede e x ciclabile, e allora signori dove noi appiedati dobbiamo correre,camminare,e o passeggiare???x me le bici vanno considerate come i motorini, città in particolare , percio' sulla strada devono andare !!!!!
Giuliana Marconi concordo pienamente , purtroppo sapendo di essere in bicicletta , si sentono in diritto di non seguire il codice della strada ,
Fatto bene deve slittare di 40 anni
non c'è una strada che stia in uno stato decente
#mainfatti
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