Ciclovie, piovono osservazioni
contro il progetto del Comune

MACERATA - Ne sono arrivate 26 e vertono principalmente sulla scelta di tracciati adiacenti a fossi e fiumi e sul fatto che non sia considerata la possibilità di fare ricorso ai sentieri già esistenti. Ora ci sarà la valutazione degli elementi proposti dai cittadini. Trecento gli espropri in ballo

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Il progetto della rete di ciclovie a Macerata

di Luca Patrassi

Ventisei, per ora, in attesa di eventuali arrivi “raccomandati” postali, le osservazioni presentate al Comune di Macerata per la procedura espropriativa avviata a carico di circa trecento proprietari terrieri per la realizzazione di quaranta chilometri di ciclovie. L’avviso di esproprio era stato pubblicato poco più di un mese fa ed aveva colto tutti di sorpresa, visto che non c’erano state assemblee pubbliche di presentazione del piano e non c’erano stati incontri con i proprietari delle aree da espropriare.

Secondo alcune fonti, le osservazioni presentate verterebbero principalmente su un paio di aspetti: la scelta di tracciati adiacenti a fossi e a fiumi e il fatto che non s sia considerata la possibilità di fare ricorso ai sentieri già esistenti, alle tante stradine interpoderali. Ora l’iter amministrativo proseguirà con la valutazione, da parte del Comune, delle osservazioni per poi passare all’approvazione definitiva, sempre che non intervengano pronunciamenti difformi dei giudici del tribunale amministrativo regionale delle Marche.

Per le ciclovie c’è un finanziamento di tre milioni finalizzato alla realizzazione di cinque percorsi – i tracciati sono quelli del fiume Potenza, fosso Ricci Collevario, fosso Trodica e fiume Chienti – che si estendono per quaranta chilometri dal fiume Potenza al fiume Chienti. Nelle settimane scorse si erano levate diverse voci di critica, da parte di privati cittadini i e di associazioni come la Federcaccia.

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