Luca Leonardi, Andrea Bertini e Cesare Lapadula durante la degustazione di ieri sera al Vecchio Caffè Maretto
di Matteo Zallocco
Vino, boom di degustazioni nel nostro territorio. Perché? Ce lo spiega Cesare Lapadula, docente all’Alberghiero di Loreto, delegato Ais (associazione sommelier) per la provincia di Macerata, direttore e relatore ai corsi per sommelier, presidente regionale della commissione degustazione Ais delle Marche.
Cesare Lapadula
«Dopo la pandemia le degustazioni sono aumentate rispetto a prima perché i vini marchigiani sono cresciuti in maniera esponenziale dal punto di vista qualitativo – spiega Lapadula – Lo dimostrano i risultati che le nostre aziende stanno avendo nelle varie fiere mondiali. Questa è una delle regioni in Italia con uno dei maggiori trend di crescita. E i produttori sono sempre più interessati a far conoscere al pubblico i loro vini. Ora i grandi bianchi e i grandi rossi delle Marche sono protagonisti di queste degustazioni, i riferimenti non sono più solo Toscana, Piemonte e altre regioni del nord. E non dimentichiamo che in questo momento la nostra regione offre un rapporto qualità-prezzo quasi unico in Italia».
Degustazioni che comunque si estendono anche fuori dai confini nazionali. Come l’ultima, quella di ieri al Vecchio Caffè Maretto di Civitanova, uno dei primi locali a proporre questo genere di serate. Guidati dalla passione per la buona cucina e il buon vino si unisco grandi piatti a grandi bottiglie. Cesare Lapadula ieri sera è stato il “Cicerone” di un viaggio in Germania e Austria con protagonista il Riesling, accompagnato dalla cucina di uno dei più promettenti chef della zona (Andrea Bertini di Casa Bertini a Recanati). Un viaggio che ha unito la tradizione di piatti marchigiani rivisitati a grandi vini europei.
Un viaggio che Luca Leonardi, titolare con la sua famiglia del Caffè Maretto, ha fatto partire dalle Marche con degustazioni di vini locali per poi passare ad altre zone d’Italia e d’Europa. «Nelle degustazioni – commenta Leonardi – ci sono delle regole che non tutti seguono perché hanno l’obiettivo di far cassa: un numero limitato di commensali, l’uso di calici che rispettino la tipologia di vitigno e ne esaltino i sapori, colori del tovagliato che diano la possibilità di fare un analista visiva corretta, abbinamento con il cibo che sia proporzionato alla qualità del vino, uscendo qualche volta dov’è possibile fuori dagli schemi. Noi siamo partiti nel 2018 con Ca del bosco, e da lì di strada ne abbiam fatta con il nostro chef Emanuele Francioni, ospitando tra gli altri il brand abbassador di Bruno paillard, champagne presentato in anteprima nazionale; una delle poche verticali di chi inventò il Brunello di Montalcino ovvero Biondi Santi; e ancora Alessandro chef di Casa Rapisarda; l’azienda Ceretto con i suo champagne; Fontezoppa, con lo chef Enrico Recanati, infine i 4 prodotti tra i migliori nelle Marche».
La degustazione con i produttori marchigiani
La penultima iniziativa, a inizio marzo, ha visto infatti protagonisti Verdicchio di Matelica e Jesi, Pecorino e Ribona con quattro produttori del nostro territorio: Dianetti, Bisci, Poderi Mattioli e Fontezzoppa.
«Il Ribona è uno dei vini che sta registrando la crescita maggiore, il metodo classico sia nella versione bianco più immediato che strutturato – spiega Cesare Lapadula – Quest’anno abbiamo premiato la Vernaccia di Serrapetrona nelle guida dei vini delle Marche ma la crescita è generale. L’aver battezzato “Matelica” il Verdicchio di quelle zone è un altro segnale di crescita e protezione del territorio, sul modello francese: un cinese non potrà mai fare il “Matelica”».
Riesling
Cesare Lapadula, pugliese e marchigiano d’adozione, vive da anni a Recanati e spesso è lui a guidare queste degustazioni: «Molti locali si sono attrezzati per fare queste serate a tema rivolte a un pubblico di appassionati e intenditori, si fanno nel cuore della settimana per evitare il caos del week end e sono riservate a un numero ristretto di persone. C’è una grande voglia da parte dei consumatori di volerne sapere di più e una presa di coscienza dei ristoratori di quanto sia importante conoscere il mondo del vino e tenersi aggiornati».
Un boom che riguarda anche i corsi per sommelier. «La crescita è arrivata dopo il Covid e ormai i corsi sono sold out in tutte le Marche. Domenica saremo a Gagliole in Chianti per la consegna dei diplomi ai nuovi sommelier del corso di Montecosaro». La Toscana, appunto, non è così lontana.
La Vernaccia nera esiste, i cinque vini di Fontezoppa che hanno sfatato un mito (Foto)
Grande Cesare Lapadula
Grande Cesare Lapadula!!! Una garanzia di professionalità competenza e simpatia!
Il riesling, il vino bianco che preferisco, nelle sue massime espressioni. Le degustazioni al Vecchio Caffè Maretto sono in assoluto le migliori!
Oratore doc Cesare Lapadula!
Complimenti prof!!
Topppp
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