Case di riposo, Capponi alla Regione:
«Da 15 anni non adegua la quota,
è all’ultimo posto in Italia»

TREIA - Il sindaco risponde alla minoranza che lamenta l'aumento delle tariffe di residenza protetta e nuovi loculi («un falso problema perché l’approvazione delle tariffe e la modifica del regolamento erano propedeutiche a una grande diversificazione dei prezzi»). Poi ricorda: «I Comuni che gestiscono residenze protette hanno chiesto da mesi un incontro all’assessore alla Sanità»
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Franco Capponi

 

«Sulle tariffe per le Residenze protette la Regione è ultima in Italia, da due mesi abbiamo scritto all’assessore Filippo Saltamartini, io e altri sindaci che hanno queste strutture, per chiedere un adeguamento, atteso da anni», così il sindaco di Treia, Franco Capponi, che risponde ai consiglieri di minoranza Vittorio Sampaolo, Andrea Mozzoni, Gianluca Gagliardi che ieri lamentavano sia un aumento di tariffe di casa di riposo e nuovi loculi al cimitero, sia il ritardo dell’arrivo dei documenti del Consiglio comunale. Su quest’ultimo aspetto, Capponi chiarisce: «Nessuno sgarbo istituzionale, i documenti relativi al Consiglio comunale sono stati inviati nei termini previsti dal regolamento e, in occasione della riunione dei capigruppo che precede la seduta del Consiglio comunale, nessuna criticità era stata manifestata dal capogruppo Vincenzo Sanpaolo quindi la minoranza che ha lasciato l’aula ha dimostrato un atteggiamento volto solo alla speculazione politica piuttosto che alla risoluzione dei problemi». Così il sindaco di Treia Franco Capponi risponde all’opposizione che ha lamentato il ritardo dell’arrivo dei documenti del Consiglio comunale.

Sui costi, Capponi spiega: «Il costo dei loculi è un falso problema perché l’approvazione delle tariffe e la modifica del regolamentare erano propedeutiche proprio a creare una grande diversificazione dei costi dei loculi e, inoltre, l’attuale regolamento amplia la libertà di scelta dell’utenza. I costi medi, a seconda delle diverse parti del cimitero, possono andare da 700 euro a 2.500 euro. Prezzi lievemente superiori sono stati adottati per i blocchi nella nuova parte del cimitero, che hanno comportato un’ingente spesa per l’investimento affrontato dal Comune».

Sui costi legati alla residenza protetta (casa di riposo), aggiunge: «Non erano argomento di questo Consiglio, ma sono state discusse in quello del 29 dicembre in sede di approvazione del Bilancio di previsione, quindi parlarne ora è una palese strumentalizzazione che dimostra anche scarsa partecipazione da parte della minoranza dato che è anche fuori tempo – prosegue il primo cittadino – Comunque, ringrazio l’opposizione per aver sollevato anche questo tema perché mi dà l’occasione per ricordare e sottolineare che il corrispettivo relativo alla retta mensile era erogato in pari quota dall’utente e dalla Regione che compartecipa ai costi della parte sanitaria. Ebbene, voglio sottolineare all’opposizione, che ha anche un filo diretto con la Regione, che da oltre 15 anni la quota regionale non è mai stata adeguata. Il corrispettivo regionale è rimasto a 33 euro al giorno per ogni ospite, nonostante il forte aumento della gestione della struttura, specialmente negli ultimi anni a causa della pandemia da Covid che ha, anche, ridotto notevolmente il numero di ospiti a causa delle misure di sicurezza e prevenzione. Nel 2022 abbiamo assistito inoltre al più grande aumento dei costi di gestione, (aumento di oltre il -9%) che ha prodotto un disavanzo di oltre 200mila euro per le casse comunali dovuto all’adeguamento del costo personale (+ 8% e dell’80% per luce e riscaldamento). Sottolineo inoltre che tutti i Comuni dell’ambito sociale di Macerata che gestiscono una residenza protetta (l’Ircer di Macerata, Corridonia, Montecassiano, Pollenza, Treia, Mogliano-Urbisaglia) hanno chiesto da mesi un incontro all’assessore alla Sanità e ai servizi sociali Filippo Saltamartini (attraverso una lettera inviata dal sindaco Parcaroli presidente dell’ambito sociale) perché tutte le nostre residenze protette sono in perdita e la quota di compartecipazione della Regione non è stata adeguata, ma a due mesi da questa urgente richiesta, la Regione Marche non ha ancora dato riscontro. Così come non hanno trovato risposta i miei solleciti d’intervento su questo stesso tema inviate ormai un anno fa all’Ente regionale. Nessun ospite che non abbia le risorse per pagare la tariffa viene espulso dalla struttura in quanto l’integrazione è a carico del Comune di Treia. Questa spesa in un bilancio come il nostro incide in maniera ormai non più sostenibile soprattutto perchè la Regione avrebbe da tempo (anche con le precedenti Giunte di sinistra) dovuto aumentare la compartecipazione. Le Marche a oggi sono all’ultimo posto in Italia per partecipazione alla quota sanitaria delle Residenze protette mentre si è attestata a una compartecipazione di 55 euro al giorno per ospite nelle altre regioni (a fronte dei 33 euro erogati nelle Marche come sopra riportato). Posso assicurare ai consiglieri di Minoranza Sampaolo e Mozzoni, rappresentanti della Lega e Fratelli d’Italia, che non appena la Regione avrà adempiuto all’obbligo di confronto su questi temi, mi precipiterò a convocare le Commissioni consiliari su questo argomento».

«Tariffe alle stelle a Treia, aumenti alla casa di riposo e per concessioni di nuovi loculi»



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