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(Sopra la gallery con le foto di Fabio Falcioni dei festeggiamenti di ieri a Macerata)
I giocatori del Marocco in festa dopo la vittoria contro il Portogallo
di Andrea Cesca
«Mio padre Aziz si è trasferito in Italia 38 anni fa in cerca di fortuna. Aveva bisogno di lavoro, lo trovò come operaio. Oggi per fortuna può riposare un po‘».
Walid Cheddira inseguito da Cristiano Ronaldo
Walid Cheddira, intervistato dal Corriere dello Sport, ha raccontato la sua storia. Il Bari nell’estate 2021 lo ha riscattato dal Parma per una cifra vicina ai 150mila euro (più il 50 per cento sull’eventuale cessione futura garantito al club emiliano). Vederlo correre al fianco di Cristiano Ronaldo nel quarto di finale fra Marocco e Portogallo fa un certo effetto. Al triplice fischio, nonostante l’espulsione, esulta Cheddira, mentre Cr7 esce fra le lacrime. «Quando sono entrato nella partita con la Spagna mi sono venuti in mente tutti i sacrifici che avevo fatto per vivere quella soddisfazione. Io, come il francese Thuram e il polacco Zalewski, qui in Qatar rappresento anche l’Italia, visto che sono nato in questo paese».
«Mancini non mi ha mai cercato. Ma sono onesto: se anche l’avessero fatto, non avrei potuto accettare. La mia famiglia è marocchina, la mia cultura è marocchina. Io volevo giocare per il Marocco». Cheddira nella prima parte di stagione ha messo a segno 14 gol, compresa la Coppa Italia, e ha servito 5 assist alla sua prima stagione in Serie B. Lazio e Napoli hanno già messo gli occhi sul talento nato a Loreto, cresciuto nella società del presidente Andrea Capodaglio e lanciato nel calcio che conta dalla Sangiustese di Andrea Tosoni. Alle superiori ha frequentato il Leopardi di Recanati.
Cheddira non potrà giocare la semifinale (la prima nella storia di una nazionale africana) in programma mercoledì alle 20 contro la Francia campione in carica.
IL MESSAGGIO DA LORETO – «La nazionale del Marocco, di cui fa parte il nostro Walid Cheddira, accede alla semifinale del Mondiale di calcio ed entra nella storia, prima squadra in assoluto del continente africano a raggiungere questo traguardo. Questo è un fatto e non sarà certo la doppia ammonizione di ieri a toglierci la gioia e la soddisfazione di vedere un giovane loretano che realizza il sogno della vita: giocare ai Mondiali. Forza Walid, tutta Loreto continua a tifare per te, ancora più di prima». Sono le parole del sindaco di Loreto, Moreno Pieroni che insieme a tutta la città mariana, fa il tifo per il calciatore della Nazionale del Marocco, con doppia cittadinanza italiana e marocchina. «Walid è cresciuto nelle fila del Loreto Calcio ed è tutt’ora cittadino di Loreto, insieme con la sua famiglia, perciò lo salutiamo con orgoglio augurandogli un Mondiale ricco di grandi soddisfazioni» aveva scritto Pieroni nei giorni scorsi.
(foto tratte dal profilo Instagram di Walid Cheddira)
Cheddira ieri in azione inseguito da Cristiano Ronaldo
Il Marocco fa sognare, una pizza “mondiale” dedicata a Walid Cheddira
Marocco in semifinale ai Mondiali, esplode la festa a Macerata (Foto/Video)
Sinceramente non credo avrebbe potuto sistemare l'attacco dell'Italia! Deve ancora crescere tanto!
Per il rosso preso in 10 minuti direi che ha fatto bene il mancio.
Ce stemo a muccicá li gomiti
Mancini e tutti gli allenatori a parte qualcuno che ha le palle non possono scegliere i fuoriclasse ma i raccomandati!per questo gli ultimi due mondiali non ci siamo qualificati !!!
O certo che se lo vogliono adottare tutti questo ragazzo , si prendono tutti i meriti e gli elogi , manca solo salvini e la meloni a scrivere cose dolci nei suoi confronti . Ma fatela finita ipocriti
Tanto vengono eliminati alla prossima partita. Inutile parlarne
In 3 anni,da Loreto alla semifinale del mondiale:questi i fatti!Poi bla bla bla...di chi?Forse di alcuni azzurri di discesa,di fantozziana memoria....
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CHEDDIRA e’ un nostro concittadino come la “PULCE” cioe’ L.MESSI che i nonni paterni sono di RECANATI ed partiti dalla citta’ leopardiana x l’ARGENTINA x lavorare.
MARADONA…. HA GIOCATO 10 MINUTI E POI LA CACCIATO ADESSO IN NAZIONALE
Complimenti, merita questa notorietà prima di Bari mi ricordo nel Mantova insieme a Di Molfetta era una spina nel fianco delle difese avversarie. Chapeau
Tutti ormai ci chiediamo cheddirà Cheddira, il giovane loretano favoloso.