I vigili del fuoco al lavoro all’interno della Rimel
Le prime immagini all’interno della Rimel di Pollenza, dove alle 23,15 di lunedì è scoppiato un incendio, mostrano un ambiente che sembra un quadro d’inverno.
Questa l’impressione data dalla schiuma bianca che i vigili del fuoco stanno spruzzando per riuscire a raffreddare le fiamme all’interno dello stabilimento dell’azienda di via dell’Industria a Casette Verdini di Pollenza. Il rogo è stato domato, ma ci sono ancora alcuni focolai accesi su dei cumuli di materiale plastico. Inoltre i vigili del fuoco devono occuparsi dello smassamento del materiale incendiato e lo stanno facendo con mezzi di movimento terra.
Sarà necessario ancora tempo per concludere l’intervento e i vigili del fuoco si preparano a trascorrere un’altra notte all’interno dello stabilimento dell’azienda per sorvegliare l’incendio. Lo faranno con cinque autobotti.
«La provincia negli ultimi anni è stata interessata da questi fenomeni con una frequenza preoccupante, con ricadute ambientali e di salute sul territorio indiscutibili. Non si può continuare a sostenere una situazione di questo tipo» dice Marco Ciarulli presidente di Legambiente Marche.
«Che l’incendio sia stato accidentale (come indicano sinora le indagini svolte, ndr) o meno non sta certo a noi dirlo – prosegue Ciarulli – ma è chiaro che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe. Stiamo parlando di impianti molto delicati e complessi che trattano rifiuti speciali e a maggior ragione la prevenzione dovrebbe essere una priorità. Forse questi sistemi di prevenzione non sono efficienti? E’ evidente che qualche pezzo della filiera non funziona, ma ovunque sia il problema non è più accettabile che ambiente e cittadini debbano costantemente pagarne lo scotto». Legambiente ricorda come negli ultimi anni episodi di questo tipo siano stati frequenti: «due volte alla Orim, una alla Macero Maceratese, due volte al Cosmari ed oggi Rimel». Ciarulli continua: «ci preoccupano le conseguenze anche del settore di riciclo e recupero. Ad ogni incendio o disastro ambientale legato a questo settore, ci si allontana dal modello di economia circolare che vorremmo veder sviluppato nel nostro territorio».
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Ora dove sono quei fenomeni di Ultima Generazione???!
A parte gli eroi ( in realtà lavoro ) perché questo stillicidio di incendi di aziende o siti dediti al trattamento di rifiuti particolari o speciali...stiamo diventando come la terra dei fuochi?
Mi fanno ridereinsistono per la raccolta differenziatagiallo blu rosso neroe poi scoppiano gli incidenti che inquinano seriamentemahsenza parole
Tanto di cappello a questi Eroi! Comunque a Piane di Montegiorgio aria molto pesante e irrespirabile
certi posti devono stare a 40km dai centri abitati,ma le tangenti sono piu importanti della salute dell uomo
E da quelle parti vogliono fare anche l'ospedale provinciale...così o muori perché devi fare 100 km per arrivarci oppure perché si riempie la camera di nube tossica. Credo che giù da quelle parti se sia ammucchiato lo capì...
Errare è umano, perseverare è diabolico...complici ,soprattutto, chi permette a queste ditte di riaprire dopo i passati incidenti
In galera e buttate via le chiavi......
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Per il sig. Pipponzi. In galera chi?
Non bisogna prenderla male, il quadro è a suo modo un contributo all’atmosfera natalizia, preoccupazioni ve ne sono di ben più gravi, ad esempio il raffreddore e l’influenza.