Il patronato gli scrive
per la pensione della moglie:
ma lei è morta da 12 anni

TREIA - La surreale vicenda capitata a Dino Marchegiani che si è visto recapitare un messaggio dall'Inas. Si è rivolto ad un avvocato e ora pretende le scuse dal presidente nazionale
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Mauro-Cicconi-avvocato-Farina_Foto-LB

L’avvocato Mauro Riccioni

 

di Monia Orazi

Non è mai troppo tardi per ottenere una pensione, a meno che l’interessato sia passato a miglior vita. Ha del surreale la vicenda capitata nei giorni scorsi ad un 68enne agricoltore di Treia, Dino Marchegiani. Si è visto arrivare questo messaggio su Whatsapp: «Ciao Biancarosa, potresti maturare il requisito per accedere alla pensione, vieni in Inas per una consulenza specialistica ti suggeriremo la soluzione più giusta per te. Fissa il tuo appuntamento scrivi a [email protected] Ti aspettiamo. Informativa privacy su www.inas.it».

Peccato che Biancarosa, la sua amata moglie, era volata in cielo dodici anni fa, a soli 55 anni per una malattia. L’uomo è trasalito, chiedendosi come fosse possibile che il messaggio arrivato sul suo cellulare, fosse riferito alla moglie deceduta da anni. L’appuntamento con il patronato di zona era fissato per lo scorso 29 luglio. L’agricoltore è rimasto profondamente interdetto e turbato dal messaggio, soprattutto perché se la moglie fosse viva, già sarebbe in pensione da qualche anno. Colto dall’amarezza si è rivolto al suo avvocato Mauro Riccioni. E’ stato contattato il patronato locale, il cui referente si è detto profondamente dispiaciuto ed ha chiesto scusa all’uomo. «Al mio cliente non basta però – dice il legale – per essere sicuro che non accada più vuole le scuse del presidente nazionale del patronato, insieme all’assicurazione che ci saranno i dovuti controlli, per evitare ad altri quello che è toccato a lui. Se riceverà questa lettera si riterrà soddisfatto e non presenterà nessuna denuncia».



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