La messa all’alba a Civitanova
di Federico De Marco
Centinaia di fedeli si sono ritrovati in spiaggia questa mattina per celebrare la Messa per la festa della natività di San Giovanni Battista. Dopo due anni di stop a causa della pandemia, Civitanova può riabbracciare la tradizionale funzione che si svolge all’alba, precisamente alle 4,30 del mattino, nella spiaggia libera del lungomare nord.
Nonostante l’orario, il lungomare era in fermento ancor prima del sorgere del sole tra i fedeli che si incamminavano verso l’altare, gruppi di nordic walkers, chioschi in apertura e qualche ragazzo che ancora era in giro dalla serata precedente. La messa all’alba è stata celebrata, per la prima volta dal suo arrivo nella parrocchia di San Carlo Borromeo di Fontespina, dal parroco don Sergio Criscione. «La domanda che dobbiamo porci è: cosa cerchiamo stamattina? La nostra vita è come il mare – dice don Sergio nell’omelia – non è sempre calmo e con il sole ma possono arrivare vento e tempeste. Noi camminiamo sulla riva e attendiamo l’alba. Ma che non sia un’attesa del sole inteso come palla di fuoco perché sappiamo che la sera tramonterà. Dobbiamo guardare più in alto».
Confermata anche la tradizione del bagnarsi i piedi in mare e di portare spighe di grano, come segno di fertilità, per farle benedire, anche se di religioso c’è ben poco, ma ha fortissimo valore simbolico e folkloristico introdotto in passato dei contadini locali. «Un po’ di anni fa don Ubaldo Ripa ha pensato di istituire questa celebrazione – continua don Sergio dopo la funzione – oramai sono tanti anni che la gente viene la mattina presto in spiaggia per la questa Santa Messa. Vengono mantenute anche le tradizioni delle spighe e di bagnare i piedi. Addirittura i contadini lasciavano tutta la notte un recipiente d’acqua con dentro i fiori del campo e la mattina seguente si sarebbero lavati con quest’acqua profumata. La gente è molto legata anche al fatto dell’alba, ma per noi l’alba è il sole che sorge: cioè Cristo. Quindi è giusto mettere al centro lui».
Che bello vedere portare avanti le belle tradizioni anche questo è cultura, non dobbiamo dimenticare.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati