«Mia nonna sta morendo»
Truffa il parroco e gli spilla 86mila euro

MONTECOSARO - Ai domiciliari un 21enne di Andria, aveva fatto credere all'anziano prete di essere in gravi difficoltà economiche. In una telefonata si era finto il vescovo di Bari, in un'altra un impiegato delle Poste. Bonifici e consegne di contanti da giugno 2021 a febbraio scorso

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Convince un anziano prete di essere in una grave situazione economica, arrivando anche a fare delle telefonate in cui si finge il vescovo e gli spilla 86mila euro in poco più di un anno. Arrestato per truffa aggravata e continuata un 21enne pugliese.

E’ successo a Montecosaro, a finire nel mirino del giovane il parroco don Lauro. Tutto inizia a giugno 2021 quando il ragazzo, fingendo di trovarsi nel Maceratese a causa delle gravi condizioni di salute della nonna, muove a compassione il parroco e lo convince dapprima ad offrirgli ospitalità, poi a consegnargli la somma contanti di 2.500 euro che gli sarebbero serviti per le cure dell’anziana donna e gli avrebbero permesso di fare rientro ad Andria, sua città natale. Nei giorni successivi poi il 21enne, fingendo di essere il vescovo di Bari, telefona al parroco e lo esorta ad essere generoso, rassicurandolo che avrebbe lui stesso restituito le somme elargite a titolo caritatevole. Così le richieste di denaro e bonifici diventano sempre più frequenti. Il parroco, col passare del tempo, riceve anche un’altra telefonata del 21enne, che queste volta si finge un impiegato delle Poste di Andria. Il giovane lo convince, con altre scuse, ad effettuare ulteriori bonifici per sanare definitivamente la situazione patrimoniale e non incorrere in sanzioni penali per inesistenti illeciti di natura fiscale derivanti proprio dai numerosi bonifici effettuati. La storia va avanti finché il parroco non decide di denunciare tutto ai carabinieri. A quel punto partono le indagini. E si scopre che il parroco da giugno 2021 a febbraio scorso aveva dato al 21enne 86mila euro tra bonifici e contanti, prima convinto di aiutare una persona bisognosa, poi per paura di dover evitare gravi conseguenze di carattere fiscale e penale.  A conclusione delle indagini, il Gip del tribunale di Macerata ha emesso per il 21enne un’ordinanza di misura cautelare ai domiciliari. Misura che ieri i carabinieri di Montecosaro e quelli di Andria hanno eseguito nella città pugliese. Il giovane è difeso dagli avvocati Raffaele Lo Sapio e Giangregorio De Pascalis. Sono in corso ulteriori indagini poiché non è escluso che ci siano ulteriori vittime della truffa.



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