Daniela Corsi
Accordo in vista della sottoscrizione del contratto collettivo integrato della dirigenza della sanità dell’Area vasta 3, una volta che si arriverà, dopo il passaggio al Collegio sindacale, alla sottoscrizione sbloccherà 8 milioni di euro per il pagamento dei premi di produzione del 2020 e 2021. Inoltre con l’accordo vengono stanziati 610mila euro per la revisione dell’assetto degli incarichi professionali da assegnare ai dirigenti. A comunicare che ieri sera è stata sottoscritta al tavolo sindacale la preintesa del contratto che riguarda la dirigenza sanitaria dell’Area vasta 3 (medici, veterinari, psicologi, farmacisti, biologi, fisici, chimici) è Daniela Corsi, direttrice dell’Av3. L’accordo dovrà ora essere sottoposto alla verifica del Collegio sindacale dell’azienda, poi potrà essere sottoscritto definitivamente e quindi reso esecutivo. Si tratta del primo accordo decentrato attuativo del Contratto collettivo nazionale sottoscritto il 19 dicembre 2019. «L’accordo, cui non hanno però aderito tutte le sigle sindacali, chiude un lungo percorso di trattativa sia al tavolo sindacale Asur che dell’Av3 – spiega Daniela Corsi -; esso sblocca le procedure di pagamento di oltre 8 milioni di euro di premi di produzione (retribuzione di risultato) riferiti agli anni 2020 e 2021 (oltre ad arretrati pregressi) per circa 620 dirigenti ed introduce un incremento del 50% della indennità di pronta disponibilità».
L’accordo inoltre pone le basi e stanzia risorse aggiuntive per 610mila euro per la revisione dell’assetto degli incarichi professionali da assegnarsi agli stessi dirigenti. «Le risorse stanziate consentiranno a questa direzione di meglio valorizzare, anche in termini economici, le professionalità dei dirigenti. Al termine del processo, previsto per la fine dell’anno, ad ogni dirigente sarà attribuito uno specifico incarico professionale, ovvero rinnovato quello già svolto in precedenza. Con soddisfazione si sottolinea l’importanza del risultato raggiunto proprio in favore di categorie professionali che nello stesso periodo interessato dall’accordo sono state gravate di un impegno lavorativo ed umano la cui portata ed eccezionalità è a tutti ormai nota» conclude Corsi.
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