di Gianluca Ginella
Morto senza che i familiari sappiano perché, morto all’improvviso dopo essere andato al pronto soccorso dell’ospedale «da dove se lo erano fatto scappare» e poi trasferito a Villa Pini, a Civitanova, dove si è spento. Oggi è stata fatta l’autopsia dopo che i familiari di Franco Cerolini, 72 anni (ne avrebbe compiuti 73 proprio domani), hanno fatto denuncia ai carabinieri, e la procura ha aperto un’indagine. Una vicenda che è precipitata nel giro di pochi giorni e che si è conclusa tragicamente lunedì scorso, quando Cerolini è morto alla clinica Villa Pini. Ma qualcosa era accaduto anche prima, come aveva raccontato la figlia di Cerolini, Anna. Franco Cerolini, che soffriva di Alzeheimer, si era sentito male giovedì della scorsa settimana. «Aveva avuto una emorragia e lo abbiamo portato al pronto soccorso di Civitanova» ha spiegato la figlia. Il personale «mi ha detto che non potevo stare con lui ad assisterlo» e così era tornata a casa.
La mattina dopo ha scoperto che il padre era stato dimesso «senza dirmi niente. Io allora ho insistito perché facessero ulteriori accertamenti e lo hanno ripreso in carico al pronto soccorso» aveva raccontato Anna Cerolini. Poche ore dopo però ha ricevuto una telefonata da un barista di Civitanova alta «che mi dice che mio padre si trova lì». E’ subito andata a prenderlo e lo ha riportato al pronto soccorso. Da lì le cose sembrava andassero meglio. Per il 77enne però non c’era posto in ospedale per poterlo ricoverare e così dal pronto soccorso è stato mandato a Villa Pini. Lì che sabato è stato portato. La situazione non si è risolta, anzi si è conclusa nel peggiore dei modi.
A raccontare oggi a Cronache Maceratesi quello che è successo è sempre Anna. «Mio padre è stato trovato morto lunedì mattina dopo due giorni di ricovero alla clinica Villa dei Pini e nessuno dei medici ha saputo dirci la causa della morte. So soltanto che sabato quando sono riuscita ad entrare per vederlo un attimo, mio padre era stato pesantemente sedato con dei tranquillanti, era in stato semi comatoso, non mi rispondeva. Ho chiesto se avesse mangiato o almeno bevuto e mi è stato risposto che lunedì doveva fare un esame e che non poteva mangiare». Poi però lunedì mattina le cose vanno in modo diverso: «ricevo delle chiamate e dopo aver richiamato mi dicono: “Sì, salve. Suo padre è morto”» racconta ancora Cerolini. Come sia successo dovrà chiarirlo l’autopsia che la procura di Macerata ha disposto e che è stata effettuata oggi. «Il 13 dicembre siamo andati dai carabinieri a fare denuncia, con l’assistenza di un avvocato, per omicidio colposo verso ignoti – continua Anna Cerolini -. Abbiamo chiesto venisse fatta l’autopsia perché la causa della morte dopo due giorni di ricovero è del tutto sconosciuta». All’accertamento medico legale ha partecipato anche un consulente nominato dalla famiglia. Il funerale di Cerolini è stato fissato: si svolgerà lunedì alle 9 al convento dei Frati Cappuccini, a Civitanova.
Condoglianze alla famiglia e spero che venga fuori la verità. Questo signore è morto in circostanze strane.
Mi spiace condoglianze a tutta la famiglia RIP
avete fatto bene a fare la denuncia e che si scoprano eventuali responsabilita'. Le mie condoglianze.
Una vergogna! Poveretto! Hanno fatto la stessa cosa a mia madre di 95 anni dal pronto soccorso a Villa Pini dopo 2 giorni non me lhanno fatta vedere e non mi riconosceva più! Senza bere nè mangiare! Sporca e senza cure, e me la sono portata via!
Patrizia non sapevo di Fernanda. Mio Dio, mi dispiace.
Piera Bertoni grazie ora sta meglio
Che brutta storia! Condoglianze alla famiglia
Mi dispiace tantissimo. Condoglianze alla famiglia
Condoglianze alla famiglia
Che tristezza.... è assurdo quello che sta succedendo !!!!
Condoglianze alla famiglia
Condoglianze..r.i.p.
Condoglianze
Condoglianze alla famiglia. R.i.p
Condoglianze alla famiglia
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…ciao Franco…
COME PRIMA COSA CONDOGLIANZE ALLAFAMIGLIA .
COME PUO’ UN PRONTO SOCCORSO FARSI SFUGGIRE UN PAZIENTE IN ATTESA DI RICOVERO ? SINCERAMENTE UNA COSA MOLTO PENOSA .
FORTUNATAMENTE VIOENE RITROVATO , RIACCOMPAGNATO IN OSPEDALE , NON HANNO POSTO PER RICOVERARLO , NE TROVANO A VILLA PINI.UN BENE PER TUTTA LA FAMIGLIA ! PURTROPPO PER QUEST’UOMO NON FINISCE QUI , CHIAMANO LA FAMIGLIA , QUANDO E’ GIA’ DECESSO , UNA COSA MOLTO VERGOGNOSA . DI NORMA SI CHIAMANO I FAMILIARI QUANDO UN PAZIENTE E’ IN FIN DI VITA , PER ASSISTERLO NEL MOMENTO PIU’ BRUTTO , ANCHE PERCHE’ BISOGNA ORGANIZZARE IL TUTTO , INIZIANDO DALLA POMPE FUNEBRI , ANDANDO AL COMUNE ,M ANCHE SE NORMALMENTE CI PENSA CHI GESTISCE LA SITUAZIONE ( POMPE FUNEBRI ). LA FAMIGLIA HA FATTO BENISSIMO A FARE DENUNCIA CONTRO IGNOTI ! IO NE AVREI FATTA UNA CONTRO CHI ERA PRESENTE NEL TURNO , QUALE SIA NON HA IMPORTANZA . TANTO VIENE FUORI ,STATENE CERTI
Che cosa terribile. Un amico così brillante. Terminare in questo modo. Come è possibile
Un paziente incapace di intendere e volere come puo’ essere affetto chi e’ malato di Alzheimer e’ dapprima custodito dai propri famigliari i quali, se necessitano di cure mediche urgenti per il proprio congiunto, affidano quest’ultimo alle cure ospedaliere come e’ avvenuto.
Un Pronto Soccorso ospedaliero deve quindi proteggere i malati incapaci di intendere e volere cosi’ come i congiunti devono fare a supporto del personale medico che non necessariamente e’ in grado di dialogare con il paziente.
Se il paziente fugge dal Pronto Soccorso quindi, intravedo una responsabilita’ “morale” congiunta di medici e dei famigliari che hanno sporto denuncia contro ignoti, pur non comprendendo le ragioni per le quali il paziente fuggitivo sia stato ricondotto dopo la fuga in un ospedale (o casa di cura?) diverso, stante la patologia sicuramente estranea all’Alzheimer (immagino).
Infine una raccomandazione riguardante gli ingressi in Pronto Soccorso in Generale, che in Italia sono un po’ (meno da quando abbiamo l’emergenza covid-19) Porti di Mare dove si entra e esce a piacimento.
I locali del Pronto Soccorso devono essere rigorosamente chiusi con il locale personale medico che consente ai pazienti di uscire solo con lettera di dimissioni o rinuncia alle cure (solo se ritenuti capaci di intendere e volere), oppure consente l’entrata di un congiunto al bisogno.
Non sono un medico e ka mia esperienza maturata mi induce a formulare questa riflessione che mi auguro sia utile per coloro che sono preposti a riorganizzare la nostra sanita’ che comunque e’ un nostro fiore all’ochiello.
come mai un malato in queste condizioni andava in giro da solo ?
Teniamoci strette le regioni. E’ l’unico modo per pagare meno tasse e per avere una sanità al massimo dell’eccellenza.
…fenomenale…c’è stato anche chi è riuscito a mettermi un pollice verso (qui sopra) su di un semplice e genuino saluto ad un caro amico che non c’è più!!! Da medaglia d’oro, anzi d’oronzo… Come dire, basta che se ne parli male di chi… E già!!! gv