di Luca Patrassi
Nel segno della tradizione l’aggiudicazione dell’appalto 2022 e 2023 per i servizi di accoglienza e di vigilanza del museo di Palazzo Buonaccorsi. Poco fa è stata pubblicata all’albo pretorio la determina, a firma del dirigente del servizio Welfare e Cultura del Comune di Macerata Gianluca Puliti, che affida al raggruppamento temporaneo di imprese formato dalle cooperative Opera (Legacoop) di Ancona e Idrea di Offida l’appalto in questione. Due le offerte esaminate dalla commissione, arrivate dopo la pubblicità data alla gara dal Comune con la pubblicazione dell’avviso sul sito per quindici giorni. Le cooperative Opera e Idrea hanno indicato un ribasso percentuale offerto sull’importo a base di gara, pari a 5,8 %, per un importo complessivo pari a 177mila euro oltre Iva e la loro offerta è stata ritenuta dalla commissione esaminatrice la più vantaggiosa in base al rapporto qualità prezzo. Peraltro si tratta della cooperativa (Idrea) che già era attiva al Buonaccorsi grazie all’affidamento diretto disposto per sei mesi dallo stesso dirigente comunale in attesa dell’appalto che ha visto la partecipazione di due imprese.
L’aria di Offida storicamente deve far bene al Buonaccorsi visto che l’importante museo cittadino – per il quale i contribuenti maceratesi hanno investito decine di milioni di euro – da anni viene gestito da cooperative fuori provincia: evidentemente, anche nel passaggio dall’amministrazione di centrosinistra a guida Carancini ad una di centrodestra a guida Parcaroli, funziona sempre al meglio il rapporto qualità/prezzo.
L’accoglienza al Buonaccorsi: affidamento diretto a una Coop di Offida
Basta con le Coop
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