Timbrava il cartellino come dipendente pubblico ma poi lavorava ‘in nero’ come giardiniere in aree verdi private, spesso utilizzando anche i mezzi dell’azienda. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Senigallia hanno portato a compimento, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Ancona, una prolungata indagine sul conto di un dipendente pubblico di 65 anni, in servizio con mansioni esecutive presso una struttura della Azienda sanitaria unica regionale – Asur di Senigallia.
Le indagini traggono origine da una segnalazione al numero di pubblica utilità “117” con la quale si segnalavano i lavori in nero svolti da un uomo come giardiniere. I primi accertamenti avevano evidenziato come la persona fosse un dipendente pubblico e, per quanto appreso informativamente, sarebbe stato anche solito vantarsi con alcuni colleghi di essere un “furbetto del cartellino”, ossia di essere uno di quei pochi dipendenti pubblici che intraprendono regolarmente il loro turno di lavoro per poi, invece, dedicarsi a interessi privati.
Le indagini sono state avviate a inizio 2020, subendo un’interruzione per l’emergenza sanitaria Covid-19, tenuto conto che il lockdown aveva, di fatto, condizionato anche la “libertà di movimento” del dipendente infedele, durante l’orario di lavoro. I militari della Tenenza della Guardia di Finanza hanno realizzato numerose attività di pedinamento dell’indagato sin dal momento dell’uscita dalla propria abitazione a Senigallia, al mattino utilizzando la propria bicicletta, fino al termine del turno di servizio nella struttura pubblica. L’accurata osservazione ha permesso di svelare che il dipendente in molte occasioni, dopo aver timbrato il cartellino all’interno della struttura sanitaria, usciva subito dopo per recarsi in luoghi che non avevano nulla a che fare con le proprie mansioni. Ciò ha comportato che anche i finanzieri dovessero utilizzare nelle attività di osservazione, controllo e pedinamento, bici, ciclomotori e autovetture, avvalendosi pure di tecnologie informatiche per il tracciamento degli spostamenti.
Durante i mesi d’investigazione è stato rilevato che il dipendente, quando doveva effettuare lavori di giardinaggio, utilizzava dopo essere giunto in bici sul luogo di lavoro il mezzo dell’Asur per ritornare a casa, dove caricava gli strumenti indispensabili per la “seconda attività” – quali, ad esempio, tagliaerba, rastrelli, vanghe, cesoie, sacchi di concime – e, successivamente, raggiungeva o dei terreni di sua proprietà o dei giardini di privati dove, oltre alla semina di piantine, effettuava la potatura di alberi e la cura di spazi verdi a lui affidati. In altre occasioni adoperava lo stesso veicolo di servizio per effettuare operazioni di carico e scarico di piante e sementi caricate in alcuni vivai o presso rivenditori. In diverse giornate, invece, l’indagato, sempre in orario di servizio, utilizzando la propria la bicicletta effettuava visite di cortesia a propri conoscenti nel centro storico di Senigallia e andava a fare la spesa nei negozi di alimentari, abbigliamento, transitava per il mercato settimanale ovvero ritornava nella propria casa, per poi uscirne, verso il termine dell’orario di servizio per rientrare in ufficio.
Anche nelle cosiddette “giornate di lunga”, nelle quali l’orario terminava formalmente alle 17, dopo essere rimasto durante la mattinata in casa o aver concluso i propri lavori nei campi, dopo l’ora di pranzo, il dipendente infedele rientrava in ufficio per timbrare l’uscita a fine giornata. Comportamenti sono stati registrati in un arco temporale relativamente lungo, di circa sei mesi. Dopo aver incrociato tutti i dati raccolti nel corso delle indagini, anche di natura tecnica, si è proceduto a denunciare il pubblico dipendente infedele alla Procura della Repubblica di Ancona per il reato di truffa ai danni dello Stato, punito con la reclusione sino a cinque anni, peculato ai danni della Pubblica Amministrazione, punito con la reclusione sino a 10 anni e sei mesi, nonché per il reato di falsa attestazione della presenza in servizio, punito con la reclusione sino a cinque anni. L’attività svolta testimonia, ancora una volta, la costante ed incessante azione della Guardia di Finanza di Senigallia, in conformità alle direttive strategiche fissate dal Comando Generale – nella funzione di Polizia Economico Finanziaria – rivolta anche al contrasto delle condotte illecite perpetrate a danno della Pubblica Amministrazione; attività, questa, al pari della tutela del settore entrate, di notevole impatto sull’efficacia della spesa pubblica e sull’efficienza nell’erogazione dei servizi per il cittadino.
I L Dirigente e il dipendente licenziati in tronco...
Al dirigente scatto stipendiale e bonus, che Paese fantastico!
Poi vi lamentate che chi timbra il cartellino, dopo non fa un c....o. Sto poveraccio, timbrava e andava a lavorare e lo stanno colpevolizzando. Mah! Il mondo al contrario.
Ma le sue mansioni lavorative chi le faceva ? Se nessuno sapeva niente vuol dire che ci sono tanti dipendenti pubblici che non servono a niente . Tutti soldi sprecati.
Laura de Rosa almeno il 50% stanno a scaldare la poltrona
Sono stati necessari mesi di pedinamenti già fa ridere cosi!
Sarebbe interessante sapere la fine di quell'individuo.
X me gli darei la medaglia x l'impegno di lavorare visto i lavori che faceva. Da condannare il dirigente addetto al controllo
Per quale lavoro indispensabile è stato assunto?
Non solo lì, controllate anche altri comuni, e i dipendenti con le ore di straordinario che fanno risultare, o che fanno in orario di lavoro.
Peccato che non faccia ridere
Strano....
Sara' il caso di risalire al proprietario di quel giardino?
Franco Lucontadi colpa del proprietario del giardino?
Beato lui! A 65 anni potare le piante, invece di stare in pensione!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma in ufficio non aveva un superiore che controllava lui come anche gli altri sottoposti?
@Iacobini: Certo che lo aveva! Non sono riusciti ad inquadrarlo nella foto, ma sta sotto a reggergli la scala.
Aldo Iacobini
Forse il suo superiore aveva un giardino da curare in “Nero”!!!!
Poi dicono che non lavorano i dipendenti pubblici…