Il sindaco Fabrizio Ciarapica
«Rispedisco al mittente le accuse che mi sono state rivolte dal consigliere Yuri Rosati a proposito dell’aver svenduto Civitanova sul nuovo cda del Cosamari con l’elezione a presidente del Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi». Così Fabrizio Ciarapica sindaco di Civitanova risponde alla polemica firmata dal consigliere dem Yuri Rosati. «Innanzitutto ricordo a Rosati – forse non lo sa – che il maggior azionista del Cosmari non è Civitanova ma Macerata, poi gli spiego anche che per la prima volta tutti i sindaci della provincia di Macerata e tutte le forze politiche, hanno votato all’unanimità per questo nuovo assetto del Cosmari in cui sono stati bilanciati perfettamente competenze tecniche con la conferma dell’ingegner Giuseppe Giampaoli e con la competenza politica di un amministratore di qualità come Pezzanesi che sta giungendo alla fine di due mandati, facendo così prevalere la competenza e la scelta delle migliori personalità. Ricordo, inoltre, che il sindaco di Civitanova siede fra gli 11 sindaci dell’organismo di controllo e vigilanza che è il ‘Controllo analogo’, dando più potere alla nostra città, un organo introdotto recentemente che ci conferisce sicuramente molta voce in capitolo diversamente da quanto da lui affermato perché forse non lo sa. E’ la prima volta inoltre – prosegue Ciarapica – che si è andati oltre la politica dei micro interessi dei partiti, dei campanilismi, privilegiando la sinergia di tutti i territori in una soluzione piena e condivisa. I campanilismi sono stati così superati per l’interesse generale dell’intera comunità trovando quindi l’accordo del centrodestra unito e anche della sinistra. Un risultato straordinario e un modello che va replicato per qualunque ambito se vogliamo guardare innanzitutto al bene comune. La politica questa volta ha dato dimostrazione di grande senso di responsabilità. La dietrologia vetero-comunista che oggi fa Rosati su questo argomento mi meraviglia perché non appartiene più alla nuova politica che guarda all’interesse generale come ben rappresentato anche dal nuovo governo nazionale che va al di là dei partiti: egli si rifà ad un modello usurato che non esiste più. Spiace ricordare ancora il fallimento totale della precedente amministrazione di sinistra al governo della nostra città che ha fatto perdere i soldi già stanziati per il sottopasso di via Einaudi, che ha fatto perdere l’università, che ha bocciato il cavalcavia della Quadrilatero che da tempo avrebbe risolto i problemi di viabilità di tutta la zona sud della città, che ha disgraziatamente depotenziamento nostro ospedale cittadino, che ha buttato alle ortiche il finanziamento di 400mila euro dell’ascensore della città alta. La lista sarebbe ancora più lunga – ha concluso il Primo cittadino – ma credo che questo non sia il momento delle polemiche, vogliamo guardare tutti insieme agli interessi della nostra comunità così come è stato fatto pienamente e in armonia con il nuovo cda del Cosmari».
«Civitanova esclusa dal cda Cosmari grazie agli accordi sottobanco di Ciarapica»
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Per fortuna Ciarapica non è più un vetero-fascista visto che adesso e un neo-forzista dopo essere stato anche un pseudo-leghista. Sennò si sarebbe trovato insieme alla Meloni fuori da questo governo dove lì invece si abbracciano tutti ad ogni incontro, ora che la nuova politica guarda “tutti appassionatamente”, al bene comune. Anche a Civitanova. Infatti mica si sa chi di volta in volta rappresenta la maggioranza o la minoranza. Però quel vecchio comunistaccio stalinista di Rosati non parla di campanilismi ma di precisi interessi del vecchio fascistone che pur di fuggire da Civitanova era disposto a tutto. Io un ipotesi la farei. Forse qualcuno ha spiattellato qualche retroscena che vede implicato un cliente abituale di stratagemmi, sotterfugi,espedienti ecc. tutti finiti male?