Cinzia Maroni e Valeria Crippa
di Marco Ribechi
Lo Sferisterio si apre alla danza e gli aperitivi culturali danno il benvenuto a Valeria Crippa. Una delle giornaliste italiane più autorevoli nel settore della danza, già responsabile dell’ufficio stampa Rudolf Nureyev, Crippa è stata scelta proprio per introdurre il pubblico maceratese al mondo della danza e per approfondire la conoscenza di Svetlana Zakharova che nella notte si esibirà, insieme al marito violinista Vadim Repin, sul palco dello Sferisterio con lo spettacolo “Pas-de-deux For Toes and Fingers”. Una produzione curata dalla coppia artistica che presenta una commistione di musica e danza, alternando in scena i talenti dei due artisti e compagni di vita. Dopo una lettura dedicata a Leopardi da parte di Gabriela Lampa che, come di consueto, presta la sua voce agli aperitivi, l’incontro si è addentrato alla scoperta di un’artista unica, talentuosa e innovativa il cui nome è già scolpito tra le stelle dell’olimpo della danza. «Per prima cosa mi complimento con la direzione artistica – esordisce Crippa – per aver scelto in questo anno difficile di ripartire dalla danza. E qui si tratta di danza di altissimo livello».
Gabriela Lampa
Il nome di Zakharova infatti, per chi è dentro al complesso mondo della danza, è sinonimo di altissimi livelli tecnici ed espressivi. «Possiamo paragonare la danza classica ad una chiesa gotica – dice Crippa – in cui le linee sono verticali e tendono al cielo, in cui l’essere umano è proiettato verso il sovrannaturale. La danza contemporanea invece la paragonerei più a un edificio romanico in cui tutto è radicato verso la terra. Possiamo dire che Zakharova è la perfetta sintesi di questi due mondi raggiungendo la vetta della più alta guglia gotica e, allo stesso tempo, esprimendosi altrettanto splendidamente con le liriche contemporanee che la radicano alla terra». Infatti, secondo la giornalista, non si possono fare divisioni di etichetta tra il classico e il contemporaneo poiché proprio chi proviene da profondi studi accademici può esprimersi in maniera molto adeguata anche nel contemporaneo. La Zakharova è forse il massimo esempio di questa sintesi. «Insieme a ballerine come Sylvie Guillem, Anna Pavlova, Galina Ulanova – prosegue la giornalista – è riuscita a spostare i canoni di questa disciplina».
Valeria Crippa
Crippa ritrae Zakharova come una donna dotata di un fisico sovrannaturale a cui, però, ha accompagnato sempre un durissimo lavoro e un’ossessione per il perfezionismo. E infatti il suo talento nasce da due delle più importanti scuole russe, il Teatro Mariinskij e il Teatro Bol’šoj , due templi russi della danza da cui, considerata l’altissima competizione, non è facile emergere. Lo spettacolo a cui si assisterà allo Sferisterio invece nasce dalle vicende familiari dell’étoile che durante un galà a Mosca incontra il violinista prodigio Vadim Repin. I due, entrambi in quel momento interpreti della Carmen, entrano subito in sintonia, si innamorano e si sposano. Nasce così l’idea di portare in giro per il mondo un format inedito in cui si accostano e si alternano musica e balletto. Proprio dopo la rappresentazione i due continueranno il tour a Tokyo, dove, tra l’altro, si stanno tenendo le Olimpiadi. Nel cast anche Jacopo Tissi, un ballerino italiano definito come l’erede di Roberto Bolle, fortemente voluto proprio dalla Zakharova. Lo stimolante aperitivo si è concluso con un ricordo dedicato alla magnifica Carla Fracci e con il consueto gustoso aperitivo, questa volta offerto da Il Contadino di Corso Cavour. Domani si parlerà di Traviata con Enrico Girardi, Henning Brockhaus e Paolo Bortolameolli nell’appuntamento dal titolo : “Tra donne sole: Manon, Maria, Mergherita, Violetta”.
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