
Una delle “manifestanti” apparsa davanti al monumento dei Caduti di Macerata
Davanti all’ospedale, all’incrocio del monumento dei Caduti, a Piediripa e davanti all’università. E non solo. I movimenti riuniti sotto il cappello della rete “Le donne avanzano, #moltopiùdi194”, che difendono il diritto di scelta delle donne sul tema aborto, hanno messo in atto una protesta colorata e a prova di assembramento. A Macerata (e anche a Tolentino e Recanati), sono comparse diverse illustrazioni di donne a dimensioni umane che tengono in mano cartelli con su scritte le ragioni della protesta, che avrà luogo anche sotto altre forme fino alla protesta unitaria il 6 marzo alle 16 in piazza Roma ad Ancona.
Dal problema della pillola abortiva che in pratica nelle Marche è off limits (solo il 6% delle donne che scelgono un’interruzione volontaria di gravidanza sono riuscite a ottenerla), passando per quello del tasso di obiezione di coscienza (75% a livello regionale, con picchi anche del 100% in alcuni territori) fino anche ai temi dell’inclusione e del problema sanitario per le donne impegnate nei servizi essenziali durante la pandemia. Questi alcuni dei messaggi che le “manifestanti di carta” mostrano ai passanti.
Questo il comunicato diffuso sull’azione in provincia: «Le donne marchigiane tornano a mobilitarsi. A Macerata, Tolentino e Recanati, insieme alla rete regionale Le donne avanzano #moltopiùdi194 diamo il via ad una settimana di mobilitazioni sui territori, dal nord al sud delle Marche, insieme verso l’8 marzo. I nostri corpi, le nostre voci saranno la risposta alle strumentalizzazioni portate avanti sulla nostra pelle. Le nostre parole non sono vuote e, a differenza di chi vaneggia di “madri che accudiscono” e famiglie tradizionali, le abbiamo scelte con cura: questa è guerra. In solidarietà con le lotte delle donne polacche, nelle strade e nelle piazze delle nostre città, terreni di riscatto e di lotta, saremo ovunque».

La protesta in Regione stamattina
A rinfocolare la protesta, nata soprattutto dopo la scelta della Regione di non applicare la circolare del ministero della Salute che ha indicato la possibilità di ottenere la pillola abortiva nei consultori, sono state le ripetute uscite controverse di Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia, in Consiglio regionale. L’ultima in particolare ha parlato di “famiglia naturale” e di ruoli stereotipati per la madre e il padre. Parole che se da un lato hanno alzato un polverone, dall’altro rivelano una concezione della donna (ma anche dell’uomo e della società in generale), che hanno messo in guardia i movimenti civili che da anni si occupano di diritti di donne e minoranze.
Ad Ancona oggi c’è stata anche una protesta sotto la sede della Regione, questa volta con striscioni e fumogeni, proprio in risposta alle dichiarazioni di Ciccioli. A organizzarla il collettivo transfemminista Nate Intere di Ancona: «I diritti delle donne e il principio di autodeterminare il proprio concetto di famiglia sono parte della lotta che portiamo avanti da anni per tutelare la libertà di scelta sui nostri corpi. L’iniziativa di oggi lancia la settimana di mobilitazione regionale che ci porterà a manifestare in piazza Roma ad Ancona il 6 Marzo alle 16».
(Fe. Nar.)







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appunto, non avevamo bisogno del ” ciccioli” di turno visto che le interruzioni di gravidanza vengono ricononosciute gia solamente per il 6% e i medici ” battipettisti” obiettori di coscenza in alcune zone arrivano al 100% , chi non la pensa come ” loro ” la voce in capitolo se la deve scordare…
Fa riflettere molto il fatto che sia pure a livello regionale (tradotto: il campione forse non è significativo) tre medici su quattro sono obiettori di coscienza.
Ancora rompete su queste cose? Smettetevela xche’ dobbiamo occuparci della gravissima emergenza sanitaria in atto e non di queste cavolate, state ancora cercando il Caprio espiatore x la vostra duplice sconfitta elettorale.
Poiche’ provengo dalla generazione che ha subito la violenza comunista mi fa rabbrividire , a sessant’anni , dover ascoltare e leggere slogan datati , fuoritempo e carichi di aggressivita’ e violenza…che vogliamo fare , precettare i medici antiabortisti ? Cos’è , per legge si vogliono obbligare i discepoli di Galeno ed Ippocrate ad assumere il ruolo di ” boia di stato ” ? Prendetene atto : c’è chi la pensa all’opposto di Voi ed in democrazia – fortunatamente – la libera scelta va tutelata………..il Dr. Carlo Ciccioli – eminente neupsichiatra votato ogni giorno al prossimo e che migliaia di famiglie ha aiutato in carriera servendo nel servizio pubblico – mi sta sempre piu’ simpatico….
Non c’è niente da fare: la sinistra erige la democrazia e la libertà sempre e soltanto a baluardo delle proprie opinioni, salvo dimenticare immancabilmente tali valori allorquando si tratta di rispettare i convincimenti non ‘sintonici’ con i propri desiderata …
mah …non è che una sconfitta elettorale giustifichi il fatto di rinnegare il diritto delle persone , soprattutto delle donne, a rivendicare dei diritti sanciti dalla legge altrimenti poi hai voglia a parlare di violenza comunista o di democrazia…
Io ritengo che la scelta di abortire o no non si faccia “sulla pelle delle donne”, ma purtroppo su quella dei bimbi uccisi. E comunque chi non vuole l’aborto ha il DIRITTO di chiedere che si rispetti almeno TUTTA la 194. Chi è contro l’aborto inoltre rispetta anche voi che la pensate diversamente, e lo dimostra lasciandovi giustamente esprimere la vostra opinone, anche mantenendo al loro posto cartelloni e manifesti. Non altrettanto posso dire nel caso in cui a manifestare sono i provita: insulti, boicottaggi di ogni genere, cartelloni strappati, imbrattati di vernice,tavolini ricoperti di letame ecc. (basta informarsi!)Che dire: è questa una nazione dove ognuno può esprimere il proprio pensiero o può farlo solo chi è orientato in un certo modo? Perché quest’odio contro chi vuole il diritto di difendere la vita dei piccoli e, con essa, il futuro della nostra stravecchia nazione? Se i provita imbrattassero di letame i vostri bei cartelloni colorati, cosa direste? Voi avete il diritto di esprimervi esattamente come quelli che la pensano diversamente, ESATTAMENTE!
La scrivo, pure se CM me la censura:
LA SFORTUNA DI QUESTI ABORTISTI CHE TANTO INNEGGIANO ALLA MORTE E’ STATA QUELLA CHE LE LORO MADRI NON LI HANNO FATTI AMMAZZARE A TEMPO DEBITO.
a certe affermazioni si potrebbe ribattere che anche qualche antiabortista ha avuto la fortuna di diventare adulto e non solo grazie alla madre….
In Italia l’aborto clandestino è illegale. Preferiscono le ” antiabortiste ” ricorrere a mammane a ai loro ferri da calza o a medici dal cucchiaio d’oro? Interessanti gli uomini antiabortisti, abituati a superare anche i dolori del parto con grande dignità.