Con un lungo intervento Anna Menghi, consigliere regionale della Lega, rigetta le accuse sollevate dopo il suo post su Facebook. «Incremento demografico, che ci piaccia o meno, il regime fece meglio di noi oggi» aveva scritto. Ora Anna Menghi replica agli esponenti del Pd Alessia Morani (che ha chiesto le sue dimissioni) e Romano Carancini («si rende conto di avere ruoli di responsabilità in una grande associazione a tutela delle persone disabili?»). Di seguito la nota di Anna Menghi:
«Questa mattina la signora Alessia Morani, deputato del Pd, ha attaccato la mia persona prendendo spunto da un mio post pubblicato qualche giorno fa su facebook in cui, parlando del grave problema della denatalità nel nostro paese, riportavo riferimenti storici per dimostrare come gli ultimi provvedimenti presi sul tema in Italia risalissero agli anni ’20 del Novecento; lei ne ha dedotto che stavo esaltando Mussolini, un uomo che, cito testualmente, “mandava i bambini nei campi di sterminio per essere gassati”. Premesso che è mia abitudine attenermi ai fatti e non indulgere alle esaltazioni, voglio considerare di stimolo alla discussione il suo intervento che offre l’opportunità di chiarire temi scottanti strumentalizzati al solo scopo di colpire l’avversario politico. Stupisce, tuttavia, come l’on. Morani abbia tirato in ballo anche l’Amnic, associazione per la quale mi sono spesa per molti anni e della quale, chi le ha passato informazioni su di me non si è informato adeguatamente, non sono più il presidente, ma un semplice membro, in quanto io stessa portatrice di disabilità. Una faccenda tutt’altro che secondaria in questa incredibile vicenda, per la quale trovo necessario replicare, argomentando a beneficio di chi, sulla scia della Morani, ha voluto addurre motivazioni politiche per attaccare un’analisi che era solo degli eventi storici. Chi mi segue sa che il fenomeno per cui in Italia non si fa più figli mi è sempre stato molto a cuore, tant’è che nei giorni scorsi, nel mio blog, ho voluto parlarne approfonditamente in un articolo che riportava, tra gli altri, dati allarmanti sull’entità che ha assunto non solo in Italia, ma nelle Marche, regione dove, a fronte di un calo demografico evidente, si assiste da anni ad una fuga di giovani e residenti.
Il post ripreso dalla Morani, per inciso, non è stato rimosso da me, ma dall’algoritmo di Facebook su segnalazione di alcuni utenti, gli stessi che hanno alzato questo polverone e che lo stanno ora commentando. Ho tratto spunto da una pubblicazione dei giornalisti della redazione de “Le Iene”, in cui si evidenziava un indice di andamento tale per cui nel 2100, stando all’attuale condizione in cui si trova il nostro paese, la popolazione in Italia si dimezzerà letteralmente, passando dai 60 milioni di oggi a 30 milioni di residenti, un fatto avvalorato da sociologi ed esperti di statistica. L’evidenza del problema denatalità è tale da essere stato sollevato dalla stessa Cgil Marche a fine 2020, per bocca della sua segretaria generale Daniela Barbaresi, che riteneva necessaria, cito, l’adozione di “misure strutturali a sostegno della maternità e paternità, a partire da un’adeguata rete di servizi per l’infanzia che superasse l’inefficace politica dei bonus”. Ho voluto verificare a che punto della sua storia l’Italia aveva smesso di intraprendere politiche a favore dell’incremento demografico ed ho sorprendentemente scoperto dai documenti che i più corposi interventi sul tema erano stati fatti, un secolo fa da Benito Mussolini in qualità di Capo del Governo italiano. Ho solo letto la storia nella sua linearità di fonte della conoscenza: da quando risalire alle fonti è apologia del fascismo? La chiusura del mio post era di sprono a fare di più, non potendo io stessa accettare che, per rintracciare interventi strutturali e di visione a lungo termine sulla denatalità si dovesse scomodare una fase politica tanto controversa del nostro paese.
Ecco perché l’intervento della signora Morani è strumentale e disattento, oltre che inopportuno, legandosi più al bisogno di riempire la propria bacheca di “like” che alla volontà di dare risposte su temi di cui, fino a ieri, si sarebbe dovuta occupare la sua maggioranza. E trovo altresì strano, per non dire sospetto, che il Pd Marche, il consigliere regionale dello stesso Romano Carancini e uno staff di “fan” e parenti di quest’ultimo, abbiano voluto accodarsi, sfruttando l’occasione per un attacco politico alla mia persona. Attacco che, peraltro, ha preso a riferimento i disabili e quanto da essi subito ad opera del fascismo, come se la sottoscritta, portatrice di una disabilità evidente, non avesse fatto abbastanza battaglie al riguardo nel corso della sua vita.
Anna Menghi è stata consigliere comunale di opposizione a Macerata nei dieci anni dell’amministrazione guidata da Romano Carancini (insieme nella foto)
Ed è questa la parte più interessante della vicenda, che siano proprio queste persone, Carancini in testa, a tirare in ballo i disabili al cospetto di una persona che, con la sua esistenza, testimonia ogni giorno cosa significa esserlo. Mi chiedo se loro abbiano reale consapevolezza del ruolo che hanno svolto e svolgono ogni giorno da quando hanno scelto di fare politica, perché se l’avessero dovrebbero consegnarmi le loro scuse pubblicamente, avendo vergogna di non aver considerato chi sono e la mia storia umana.
Mi verrebbe da ricordare agli stessi esponenti del Pd che qualche giorno fa, a Porto Recanati, un disabile in carrozzina che era stato multato per essere entrato in un bar per ripararsi dal freddo, era stato oggetto del seguente post su facebook del Pd Marche (cito testualmente): “lottare affinché le persone con disabilità abbiano pari opportunità vuol dire anche lottare affinché se un disabile infrange la legge paghi la multa come tutti i cittadini”. Questa era la posizione del Partito Democratico della nostra regione a favore di una vicenda nei confronti della quale avremmo dovuto essere uniti nell’esprimere solidarietà umana. E non sorprende che, mentre mi recavo nel locale dove era accaduto il fatto, a complimentarmi con chi aveva difeso i diritti di una persona più fragile a vedersi riconosciuta almeno la dignità di ripararsi dal freddo e offrire il mio aiuto in nome del ruolo che ricoprivo in Consiglio Regionale, fan del Pd mi insultavano attraverso i social, con epiteti di varia natura.
Credo che occorra leggere la realtà per come è e che la dinamica adottata oggi dalla signora Morani, tipica di una sinistra nervosa per aver perso il potere, debba essere chiara a tutti, anche agli utenti di facebook, che oggi, per un’altra questione che pure occorrerà sollevare nelle giuste sedi istituzionali, si permette di cancellare un mio post su input degli stessi che lo hanno richiesto, sfruttando le nuove regole del signor Zuckerberg.
Ringrazio comunque la signora Morani e il consigliere regionale Carancini che, sollevando questo inutile polverone, hanno dato forza al concetto per cui occorre muoversi e in fretta sulla questione “natalità” in Italia, tema più importante di qualunque strumentalizzazione politica.
Credo che i problemi dell’Italia in questo momento siano tanti e tali da meritare un dibattito più serio di quello che vorrebbe cancellare i fatti storici perché non piacciono.
Cerchiamo di conservare, almeno in questa fase critica della storia del nostro amatissimo Paese, un profilo più alto di quello adottato dai colleghi della sinistra, che la storia è cultura e la cultura è di tutti, un patrimonio prezioso che contribuisce a creare e nutrire ogni uomo, dal più umile al più nobile, a prescindere dal credo politico o religioso».
«Natalità, il regime fece meglio di noi» Anna Menghi elogia Mussolini e scatena un polverone
Quando si dicono delle sciocchezze, ancorché per un buon motivo, si chiede scusa. Anche perché sicuramente non si è fatto un buon servizio al tema che si voleva promuovere.
"Cancellare i fatti storici perché non piacciono". L'ha detto davvero?
Dai... davero.... assurda...
Che ci piaccia o no, anzi no e basta, il fascismo è reato. E signora leghista, tirare in ballo la disabilità lo sta facendo lei per prima. Mi spiace, ma la storia parla chiaro e forse non ricorda cosa faceva il regime ai disabili, ai neonati con handicap. Un pò di memoria: finivano nei forni crematori e come cavie per i sadici medici nazisti. Le ricordo che i campi di concentramento esistevano anche in Italia e le misure adottate erano terrificanti.
Tutta la mia stima ed il mio rispetto! Senza entrare nel merito della questione , anche se la Storia è tale , non si può cambiare a nostro piacimento , trovo veramente di cattivo gusto quello che è stato scritto in risposta al suo post.
Smettetela ,per favore. Trovo stucchevole e fuori luogo queste polemiche. Che nelle Marche si parli di questi problemi quando siamo tutti in piena emergenza sanitaria ,economica e sociale è veramente vergognoso. Andate tutti a casa e restateci per un bel po' !
Tommaso Bordoni Con la pandemia, oltre agli anziani deceduti, abbiamo avuto un nuovo crollo delle nascite, quindi l'argomento, ora che si parla di programmare una ripartenza, non è secondario
A me non sembra che questo sia il modo migliore di trattare l'argomento crollo delle nascite.
Paolo Grifantini l'argomento è serio ma non si affronta guardando al ventennio
Le marche un tempo non venivano quasi mai citate nei notiziari nazionali, se non per la buona qualità della vita che si faceva da queste parti, dovuta principalmente all'indole bonaria e accogliente dei Marchigiani. Ora grazie a questa destra qui che nella nostra provincia in particolare spadroneggia senza un minimo di indignazione da parte di nessuno, siamo quasi quotidianamente nei media nazionali per esternazioni vergognosamente Fasciste, Razziste, Revisioniste e Negazioniste, che denotano non solo il piccolo spessore di questi personaggi politici, ma anche come i Maceratesi da sempre rispettati da tutti come cittadini civili e democratici, abbiano potuto credere che le soluzioni ai loro problemi avrebbero potuto risolverli questi strani individui.
Interessante come la Menghi definisca il periodo fascista come "controverso". Non dovrebbe esserci nulla di controverso nel condannare il peggior stralcio della storia di questo paese ma, per citare qualche altro commentatore sostenitore della maggioranza e a quanto pare altrettanto nostalgico, "questo ormai è rischioso scriverlo" in questa regione NERA.
Ma invece di fare un'analisi storica non si poteva portare idee o soluzioni? Perché togliere la pillola non è una soluzione ma negare un diritto
Beh, partire citando dati di "Le iene" come fonte non lascia presagire niente di buono.
Francesco Fiorani ormai le iene sono diventate il quinto vangelo.
Ed io che, oltre alle scuse, mi aspettavo le dimissioni... Assurdo. Semplicemente assurdo!
Ai tempi di "quando c'era lui" , si pagava la tassa sul celibato. Perché la signora non promuove anche questa tassa, visto che parla di verità storica. Al duce serviva carne da cannone, altro che salvaguardia della stirpe italica.
Ogni tanto un bel silenzio sarebbe davvero la scelta giusta
A volte chiedere SCUSA, a volte è la miglior cosa. Ma non va poi tanto di moda vedo...
Signora, le rinnovo il mio invito ad affidarsi a un professionista della comunicazione
Il fascismo è un reato.
Povere Marche
Quando la toppa è peggio del buco.
Ha detto una castroneria gigantesca e ora botte ai ripari.
Si sente molto il rumore di unghie sullo specchio. Il fatto è che bastava dire e scrivere: "Come politica sono preoccupata per la questione demografica e queste sono le mie proposte in merito". Senza fare ragionamenti di indoramento di certi periodi storici che lasciano il tempo che trovano, anche perché il vero baby boom in Italia, quello dove poi le generazioni non sono andate a morire in guerra, o di miseria o peggio a seconda dell'etnia o orientamento politico, è stato dopo la Guerra, a Fascismo finito. Quindi no, il Regime non ha fatto meglio di noi. La Storia e la cultura sono di tutti ma raccontiamola tutta con cause ed effetti. Si aspettano sempre proposte e programmi per il problema demografico, adatte alla società e al secolo attuale, e adeguate alle diverse famiglie di oggi, non soluzioni di un secolo fa o limitazioni alle libertà personali. Aspettiamo.
Anna cara a loro fa comodo tutto ......Chi vuole capire capisce....
Il duce era un criminale. Punto!
Anna Menghi tutta la vita!!! A casa il partito fucsia!!!
Porella
Ancora credete alla specie di politico della Morani ...la colpa è di chi gli ha votato ..
Studi la Voglia di storia
Non capisco come possa essere considerato fascista esporre ed elaborare una problematica come quella dell'abbandono politico nei riguardi della crescita demografica, dandogli risalto, in modo pur provocatorio, ponendo l'accento sul tempo trascorso dall'ultima corposa azione in merito. Sì, Anna Menghi ha scritto di una campagna sulla natalità fatta da Mussolini. Campagna che non è stata, come del resto riportato nel post in questione, del tutto funzionale: non ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Eppure è stata l'ultima rilevabile in grandezza ed impegno, cosa inizialmente comprensibile dato il baby boom degli anni '50 e '60, ma ormai deprecabile. Giusto quindi farlo notare. Nessuno vorrebbe riportare in auge le politiche di natalità adottate nel ventennio fascista, è del resto cosa evidente ai più che si parla di periodi, esigenze, modi di vivere e realtà sociali differenti. È stato solo presentato un fatto che nulla c'entra con la "gassazione di bambini" (peraltro in Italia le deportazioni nei campi di sterminio vi furono dopo il 1943, per mano dei tedeschi e della RSI alla loro mercé, quindi non era lo stesso fascismo citato nel post, ma questo è ormai rischioso scriverlo), essendo applicabile la trattazione di Anna in rapporto ad una singola tematica, slegata da violenze e giudizi storici, che vanno fatti ma non consentono un omnio oblio. Incredibile come non appena una qualsiasi persona, appartenente alla nuova amministrazione marchigiana e maceratese, scriva un testo o faccia un'affermazione che si presta ad una strumentalizzazione di sorta, vi siano subito pronte orde di antichi sconfitti a render nota alle cronache nazionali una distorsione, esagerata e riottosa, delle dichiarazioni espresse. L'unico modo che hanno di fare opposizione, un modo ridicolo, infimo, fasullo e che non riesce ad andare oltre i soliti quattro chiodi fissi di una certa, non invidiabile, sinistra.
Incredibile come troppe persone appartenenti a quest'amministrazione regionale parlino e si comportino come nostalgici del fascismo: dal Presidente della Regione che va a cene commemorative della Marcia su Roma, al capogruppo di FdI che parla di "sostituzione etnica", a quest'altra che porta a esempio le politiche fasciste sulla natalità considerandole un merito del regime. Che poi, la Menghi, di cosa si lamenta? E' stata sindaca di Macerata per due anni e ha fatto solo casini, al punto che quando si è ricandidata a sindaca ha preso pochissimi voti. Il suo partito è stato al governo per otto anni tra il 2001 e il 2011 ed è al governo di tante regioni, praticamente da sempre. Glielo devo spiegare io per quale motivo non si sono più fatte politiche per la natalità? Uno, di motivo, è proprio il precedente del fascismo.
Tommaso Lorenzini le leggi razziali risalgono al 1938. Quello è il fascismo buono del post o è quello cattivo influenzato dai tedeschi?
Denis Tairov parlo specificatamente delle deportazioni nei campi di sterminio, non nego l'esistenza di politiche discriminatorie e riconosco i mali, gli errori, le violenze del periodo. Non sono fascista, nazista, negazionista. Al contempo non trovo (non è) fascista scrivere di politica demografica fascista nel 2021, poiché ci si limita ad un riferimento storico.
Tommaso Lorenzini hai ragione, non lo è. Se però della politica demografica fascista si analizzano tutti gli aspetti. All'intuito di Benito Mussolini, per citare Anna Menghi, si devono anche i tanti morti, ma nell'analisi demografica della consigliera mi sembrano a dir poco trascurati.
Denis Tairov certamente, ma perché la questione è quella di una manovra politica che voleva aumentare la popolazione, non la valutazione complessiva di un regime
Tommaso Lorenzini quando un regime costituisce la pagina più disgustosa della storia di un paese, nel prenderne ad esempio la politica si parte dal condannarlo. E lo si fa per buongusto se non altro.
Tommaso Lorenzini è la comunicazione poco accurata e le parole utilizzate che le hanno provocato un effetto boomerang. Per questo esistono persone preposte che, gestendo la comunicazione e utilizzando le parole nella giusta maniera, evitano questi disastri dialettici. Un pensiero, se esposto con le giuste parole, ha una valenza maggiore e migliore che non scrivendo di getto.
Francesco Clerico Il problema è quando è il pensiero stesso che è sbagliato. In quel caso, hai voglia a trovare le parole giuste...
Senza vergogna
signora se xlei il suo amico benito ha fatto di meglio ,incominciate voi donne di partito ad andare a casa e fare almeno 10 figli come voleva mussolini .le donne non avevano diritto al voto figuriamoci se le Faceva stare in poltrona a urlare come la vostra capa meloni
La signora forse dimentica che nel nostalgico ventennio, che ci ha regalato anche cose buone come orribili palazzi squadrati, i disabili venivano deportati e gasati ...
insiste?
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Hai perfettamente ragione, siccome la sinistra ha perso brutalmente le elezioni sia amministrative sia quelle regionali sta’ ancora cercando un capio espiatorio x la sua delusione come e’ successo dopo l’omelia del parocco DELL’IMMACOLATA quando si e’ scatenato tutto il putiferio grazie ad alcune gallinacce della sinistra.
La toppa peggio del buco… Incredibile come ci si trasformi… E’ un peccato un vero peccato..
Brava Anna. Come al solito dimostri la costante serietà e coerenza professionale con la quale ti sei contraddistinta a favore della parte più debole della comunità. Stima.
Cara Anna, se io dico “quando le culle sono vuote la nazione invecchia e decade”, sono un fascista. Ma se dico “quando le culle sono vuote, affitto un utero in India e mi porto a casa un figlio” non sono un fascista, e se dico “quando le culle sono vuote, faccio sbarcare un musulmano con moglie e ottengo figli a gogò”, non sono una fascista. Mi sai spiegare tu che testa hanno il tuo sindaco Carancini e quelli del PD?
Da quando è stato eletto Acquaroli, i rappresentati delle opposizioni elette nella Provincia di Macerata hanno saputo produrre solo una lunga serie di queste sterili, ma proprio sterili, repliche.
E lo stipendio è di 10mila euro al mese.
Ma del resto c’è da stupirsi??
A livello nazionale il PD insieme ad Arcuri ed i loro uomini hanno fatto un disastro nella gestione della seconda ondata .
Dei loro,solo Cacciari è stato onesto nel denunciare continuamente la mediocrità raggiunta dalla classe dirigente del PD.
Carancini con le sue ennesime sterili repliche, in piccolo, non è altro che la fotografia di questo PD, senza idee se non immigrazione e politiche LGBT, unito per 20 anni contro Berlusconi, ora unito contro Salvini e Meloni, in nome dell’antifascismo che non esiste affatto.
Esiste solo un grandissimo malcontento delle persone semplici, stanche di sentire parlare da parte del PD solo di porti aperti, pericolo fascista e avanti con le politiche LGBT.
Fuori da questi temi ( che vedono tra l’altro il 70% degli italiani contro queste politiche ), il vuoto totale
la Storia va studiata seriamente, non secondo lenti di questo o quel colore. Ecco il discorso di Togliatti al Congresso del PCUS: ” È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica. io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca, agli ordini del compagno Stalin. È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana, perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte più del migliore cittadino italiano”
E GLI HANNO INTITOLATO VIE E PIAZZE!
Sarebbe bene osservare che i partiti sono fatti di persone e la competenza di queste è trasversale rispetto ai partiti stessi. Nello specifico la Menghi va commentata per quanto afferma in tema di natalità, condivisibile, e non per la formazione politica di appartenenza.
Ho letto sia il post, che la replica della signora Menghi, ebbene io faccio una considerazione sull’argomento proposto. Al di là della denuncia del problema della denatalita’, cosa propone? Io non ho trovato nulla, allora sarà l’ennesimo polverone e poi tutto nel dimenticatoio. Mi sarei aspettato di più
Brava Anna, complimenti per il tuo intervento e per la replica ad attacchi come sempre strumentali e del tutto superficiali (nel senso che volutamente non vanno al cuore del problema, ma preferiscono la polemica spicciola).
Anche un’ottima persona può cadere in confusione mentale quando anche un mucchio di stupidaggini vengono stravolte dall’odio per il Pd. Si può benissimo odiare qualsiasi partito o suo rappresentante, però non bisogna lasciarsi andare a fantasiose quanto discutibili interventi in difesa di qualunque inutilità venga detta tanto per pubblicizzarsi un po’ e poi magari rileggersi e togliere il post che ad una seconda lettura sarà apparso per quella immensa ca..duta di stile che è stato. Non leggo l’articolo, non ne vedo la necessità, il precedente era stato ben chiaro e così anche la reazione dei lettori. Noto con divertimento che si passa spesso dalla pagina dei post contrari a dx a quella dei post favorevoli sempre a dx. Non ho ancora ben capito il meccanismo scatenante anche se ad una sommaria occhiata, ho come l’impressione che passata la bufera, queste nuove amministrazioni stanno perdendo un po’ di charme forse perché vanno a sbattere con una pesante realtà difficile da modificare e certi strafalcioni sono diventati giornalieri. Speriamo che durino e che siano all’altezza delle precedenti compagini di governo che mi viene da ridere pensando a chi le rappresenta in quel di Civitanova, Macerata e Regione. A Civitanova oramai hanno di gran lunga superato le dabbenaggini dei precedenti ma anche altrove non scherzano.
Bravissima Anna. Non sanno più dove attaccarsi e pensano che agendo in modo così scorretto e scomposto riescano a risollevare le loro sorti.
…chissà perché nessuno dei commentatori che criticano, ed anche ferocemente, la signora Menghi, sulla sorte dei disabili durante il ventennio, ma anche prima ed oltre, non si dà una ripassatina alla storia, che dice chiaramente come venivano uccisi e sterminati i disabili, bambini compresi, nel regime comunista di Iosif, e non solo, che è stato il “creatore” ed il padre padrone del “glorioso” partito comunista italiano!? Magari diano solo un’occhiata, che già da sola basta!! gv
ora aspettiamo le lamentele per i treni che in Italia arrivano sempre in ritardo..si troverà il modo di dire che quando c’era Lui invece arrivavano sempre in orario.. a Dachau ancora se li ricordano..precisi come un cronometro…e sempre pieni …
La questione demografica attanaglia tutta l’Italia, non solo le Marche. Il problema è nazionale non regionale. Per il Musso, guardando la classe politica odierna, non penso sfigurerebbe perniente, almeno aveva più a cuore la nazione, che questi approfittatori speculatori poltronari, avrebbe fatto una bella pulizia “sociopoliticoeconomica” mettendoli tutti al muro. Non mi sarebbe dispiaciutoo per nullaa !! Meglio uno ma buono, che 1000 pecoroni a spartirsi la “nostra” torta.
@Tombesi. La storia va studiata seriamente e non vista con la lente di questo o quel colore politico. Giusto.Lei ha citato Togliatti che volle, anche contro il parere di De Gasperi, l’amnistia (di Togliatti)che fu un provvedimento di condono delle pene proposto alla fine della seconda guerra mondiale in Italia dal Ministro di grazia e giustizia Palmiro Togliatti, approvato dal governo italiano, promulgata con decreto presidenziale 22 giugno 1946.
L’amnistia comprendeva i reati comuni e POLITICI, compresi quelli di COLLABORAZIONISMO con il nemico e reati annessi ivi compreso il concorso in omicidio, pene allora punibili fino ad un massimo di cinque anni, i reati commessi al Sud dopo l’8 settembre 1943 ed i reati commessi al Centro e al Nord dopo l’inizio dell’occupazione militare Alleata ed aveva efficacia per i reati commessi a tutto il giorno 18 giugno 1946. Sarà per questo che gli hanno dedicato vie e piazze? Uno magari può cambiare idea, o no? Un esempio: oggi un Salvini è diventato da anti europeo-antieuro a pro Europa – pro euro. Non mi pare ci siano tanti scandalizzati.
Attenzione a scambiare Salvini a pro Europa, io lo vedo più un Ulisse con il cavallo di Troia. Credo l’abbia ragionata proprio bene, furbo. Niente voto ?? Allora ci adattiamo.
…ma non è che per caso Togliatti, nel 1946, volle l’amnistia, come scrive un commentatore ( ma senza la “lente del colore politico”, bene inteso!!), per “salvare” anche tanti compagni assassini e per graziare tanti assassini fascisti che, dalla sera alla mattina, avevano fatto sparire la camicia nera e si erano messi al collo il fazzoletto rosso (e per questo gli hanno intitolato piazze e vie…)!? Mah, chissà se sarà così, adesso mi vado a studiare la storia seriamente, non si sa mai che io possa scoprire che è proprio vero!! gv