L’amministratore delegato e fisiatra Enrico Brizioli
In apertura di nuovo anno, la clinica Villa dei Pini di Civitanova e il suo polo diagnostico tracciano un bilancio dell’attività di screening effettuata nel 2020 nelle Marche, in cui «la parte da leone l’hanno fatta sia i privati cittadini che le aziende, queste ultime fortemente interessate a mappare la propria forza lavoro, per la tutela di tutti. Complessivamente, tra test sierologici, tamponi molecolari e rapidi, sono stati effettuati quasi 50mila esami, di cui oltre 6.644 sierologici, 14.393 tamponi molecolari e 28.932 rapidi – si legge nella nota -. Nel solo mese di dicembre, inoltre, le varie sedi in cui opera il polo diagnostico Villa dei Pini hanno effettuato 17.248 tamponi ai privati cittadini, dei quali 13.757 rapidi e 3.491 molecolari. La maggiore richiesta è arrivata dall’Aeroporto di Falconara, dove vengono effettuati dai 300 ai 500 tamponi di media al giorno (di cui 15-20% molecolari), dal Drive in di Civitanova (120-140 al giorno) e da Villalba di Macerata (90-100 al giorno), questi ultimi due organizzati all’interno di un bus in collaborazione con la ditta Contram. Il laboratorio Biemme di Castelraimondo si attesta su una media di 60-80 tamponi al giorno, la Salus di Macerata 25-30, il Delta di Porto Recanati 30-35, il Myolab di Jesi 25-30, il Selemar di Urbino 60-70 al giorno. Avviata da una manciata di giorni, invece, l’attività nel laboratorio Gamma di Fano. A questi si aggiunga, appunto, l’attività di screening nelle aziende – conclude Villa dei Pini -. Intanto, nella clinica civitanovese prosegue a tamburo battente la campagna vaccinale, con un’ampia adesione da parte del personale. Questa settimana verrà terminato il primo giro di vaccinazione – conclude Villa Pini – alla quale già si è sottoposta il direttore sanitario Nicoletta Damiani e l’amministratore delegato, il neurologo Enrico Brizioli».
Ma se invece de fa i tamponi se mettono a fa i vaccini ?
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Allora potranno pure spendere una parte dei soldi incassati per migliorare la situazione dei tanti pazienti che fanno la fila all’aperto, senza nessuna protezione e con qualsiasi condizione meteo.