“Io rispetto il ciclista”
Treia lancia la campagna

LE MISURE messe in campo dall'amministrazione per tutelare gli utenti delle due ruote, il sindaco Capponi: «Numerose le sollecitazioni che mi spingono a porre in essere interventi per rendere le nostre strade più sicure, prevedendo un'adeguata segnaletica e soprattutto richiedendo maggiore educazione da parte dei conducenti dei veicoli a motore»
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Foto d’archivio

 

«E’ per me e per l’amministrazione che rappresento, un’esigenza condivisa e un dovere morale in considerazione dell’alta vocazione del territorio agli sport e all’assidua frequentazione di ciclisti e di bikers, che ha avuto uno sviluppo considerevole nel tempo e molti e lodevoli consensi sia a carattere sportivo, per la bellezza dei suoi percorsi, sia a carattere turistico per le peculiarità che contraddistingue il nostro patrimonio naturalistico». Con queste parole il sindaco di Treia Franco Capponi presenta la campagna “Io rispetto il ciclista”. Si tratta dell’adozione di azioni utili per la salvaguardia degli utenti deboli della strada, emersa da una attenta disamina delle dinamiche del flusso veicolare e ciclabile lungo la provinciale 169 di San Lorenzo e dalla necessità di sensibilizzare sul corretto comportamento nell’ interazione tra veicoli a motore e biciclette. «Tra gli obiettivi strategici di mandato di questa amministrazione vi è anche quello della promozione turistica del territorio e, in tale contesto, risulta importante organizzare e promuovere la nostra zona montana ed incentivare le attività sportive, promozionali ed agonistiche, presso i percorsi di mountain bike e downhill esistenti a S. Lorenzo di Treia da ormai una decina di anni – continua il primo cittadino –  La frequentazione delle nostre montagne da parte di ciclisti e dei bikers ha avuto un considerevole sviluppo nel tempo e molti e lodevoli consensi sia a carattere sportivo, per la bellezza dei suoi percorsi, che a carattere turistico per le peculiarità che contraddistingue il territorio treiese. Numerose le sollecitazioni da parte di ciclisti, amatoriali e non, che utilizzano la bici per sport o per svago che mi spingono a porre in essere interventi per rendere le nostre strade più sicure, prevedendo un’adeguata segnaletica e soprattutto richiedendo maggiore educazione da parte dei conducenti dei veicoli a motore al rispetto del ciclista».
Continua Capponi: «Negli anni abbiamo organizzato, nell’ottica di una promozione turistica delle nostre bellezze paesaggistiche, gare di downhill a carattere regionale e nazionale con la partecipazione sempre più numerosa di atleti venuti da ogni parte d’Italia, dalla Svizzera e dalla Spagna, atleti che mai prima avevano conosciuto le terre treiesi; con l’organizzazione degli eventi sportivi, atleti, famiglie, accompagnatori ed appassionati per lunghi weekends affollano le nostre attività ricettive e turistiche e, in particolare la località di S. Lorenzo di Treia e, la strada provinciale che l’attraversa è interessata da un’elevata concentrazione di ciclisti e pedoni che ammirano quanto il nostro territorio, orgoglio di noi treiesi, è in grado di donare. In Italia muore un ciclista ogni 35 ore e un pedone ogni 12 ore , quindi è fondamentale focalizzare l’attenzione su questo tema e attuare una sensibilizzazione culturale sul rispetto degli utenti deboli della strada, ” in bicicletta si muore troppo facilmente e troppo spesso , non possiamo rimanere indifferenti al problema. La strada è di tutti ed è un obbligo morale rispettare gli utenti deboli, e per questo diamo avvio ad una campagna di sensibilizzazione contribuendo ad arginare le stragi che si consumano ogni anno sulle nostre strade che non possono lasciarci indifferenti. Il problema esiste e noi vogliamo fare qualcosa di concreto, iniziando dall’ installazione di una speciale cartellonistica stradale riportante il messaggio “attenzione strada frequentata da ciclisti” con indicazione di almeno 1,5 metri di distanza laterale di sicurezza da rispettare per fra auto e ciclista in fase di sorpasso. Sicuramente è un atto di responsabilità per i conducenti dei veicoli a motore, ma quello che vorrei chiedere – sostiene il sindaco – è che anche il ciclista conformi la sua condotta a regole di correttezza, lasciando libero il passo alle auto, mantenendo correttamente la destra e viaggiando in fila indiana, non affiancati, per consentire ai conducenti di veicoli a motore un sorpasso agevole rispettando la distanza di un metro e mezzo a salvaguardia della loro incolumità». Tra gli interventi di mitigazione del rischio connesso, in sinergia con la Provincia di Macerata, è stato istituito lungo la strada provinciale di San Lorenzo, al di fuori del centro abitato, il limite di velocità di 60 km/h oltre al divieto di sorpasso tra veicoli, garantendo condotte prudenziali per i veicoli in transito. Il lavoro di promozione della mobilità ciclistica ed in generale della cosiddetta mobilità dolce passa anche attraverso queste campagne di sensibilizzazione al rispetto reciproco da parte degli utenti della strada e il territorio di Treia sarà ancora più sicuro per chi sceglierà di viverlo o visitarlo in bicicletta .



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