L’anteprima del progetto per piazza Vittorio Veneto presentato agli Uffici comunali
di Federica Nardi
Ridare vita al pozzo di piazza Vittorio Veneto con un “oculo” trasparente, nuove panchine, proiezioni e uno sguardo inedito sui sotterranei di Macerata. E’ questo il sogno di Silvano Iommi, assessore all’Urbanistica, nero su bianco nel progetto al vaglio degli Uffici comunali. «Passiamo dal più grande posacenere del mondo a un “pozzo di cultura”», dice Iommi.
La griglia attuale
Adesso infatti il pozzo è coperto da una griglia di metallo, con sotto cumuli di mozziconi di sigarette, gettati lì da passanti ignari del passato storico e culturale del luogo. Un sito che riserva anche qualche dettaglio dai contorni inquietanti. Nel 1700 infatti ben due bambini persero la vita cadendo dentro al pozzo. A testimoniarlo documenti dell’epoca. Dopo la prima tragedia, al secondo bambino precipitato dentro la cavità il cardinale di allora redarguì il collegio dei Gesuiti, intimando la chiusura definitiva.
Il pozzo della memoria di Berlino
«L’idea nasce dentro un serrato confronto creativo promosso dal sottoscritto con l’amico architetto Carlo De Mattia – spiega Iommi -. Il concept progettuale è partito dalle considerazioni intorno ad un’opera altamente simbolica analoga realizzata a Berlino come un pozzo con coperchio trasparente, scavato esattamente al centro della piazza dove nel maggio del 1933 avvenne il famigerato rogo di miglia di libri. Addossate alle pareti si osservano le scaffalature vuote e una scritta che suona più o meno così: “le società che bruciano i libri finiranno per bruciare anche gli uomini”. Considerato, dunque, che il nostro pozzo-cisterna (le cui origini risalgono alla seconda metà del XV sec.), ha perso da secoli la sua funzione originaria e oggi si trova immerso in un grande deposito librario della storica Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti, già sede del seicentesco Collegio dei Gesuiti, è possibile affermare che “come l’acqua anche la cultura è sorgente di vita”. Da queste considerazioni si è iniziato a creare le prime suggestioni grafico-progettuali, che ora gli uffici stanno approfondendo per verificarne la concreta attuazione».
L’assessore Silvano Iommi
Tutto nasce, prosegue l’assessore «dalla critica radicale alla improvvida soluzione attuale che vede al centro della piazza l’enorme griglia tecnica circolare divenuta il più grande posacenere del mondo. Con il nuovo progetto si vuole realizzare un “oculo” trasparente che lascia intravedere l’interno del grande pozzo le cui pareti illuminate sono piene di libri (un pozzo di cultura). Intorno all’oculo verranno sistemate una serie di sedute a rappresentare l’ingombro originario della “vera” del pozzo medesimo, ma allo stesso tempo si potranno osservare le immagini e didascalie che verranno proiettate dall’interno per raccontare la storia identitaria di quel luogo e della città. In sostanza, tra la futura cattedrale di Macerata intitolata a San Giovanni e l’antico collegio dei Gesuiti (oggi Biblioteca), i cui oculi dell’altana dedicata a Padre Matteo invitano ad osservare lontano e in alto, avremo nel contempo, al centro della piazza, un oculo che ci induce a guardare all’interno verso il basso per scoprire le nostre radici ma invitandoci anche – conclude Iommi -, alla riscoperta della città sotterranea, che è un altro capitolo del nostro programma».
Il progetto per le proiezioni nell’ex pozzo
«San Giovanni risplenderà: togliamo il ‘grande posacenere’ Isola pedonale dopo la pandemia»
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Mi sembra un progetto molto interessante!
Va bene così. Aggiungo che la possibilità ottica, dello “sguardo”, direbbe Leopardi, attiva e rende realizzabile quanto l’Autore “infinito” scriveva a proposito di tale fertile dinamica” mira ed è mirata e in cor s’allegra”. Così tutto si tiene e funziona.
Molto geniale.
Tutto quello che valorizza il Centro Storico ben venga!!! Ci sarebbe da valorizzare anche tutte le grotte che potrebbero essere un suggestivo percorso turistico sotterraneo di Macerata.
Bene assessore valorizzi tutti i beni storici e archeologici della città. Inoltre la invito a farsi portavoce verso l’Amministrazione della valorizzazione di tutti gli studi storici di Macerata di Simonetta Torresi, che ha un valore immenso di riscrittura della storia di Macerata e che avrebbe un valore economico aggiunto incalcolabile per la Città e dintorni. E’ ora di scoprire il vaso di Pandora che finora non si è voluto scoprire perché verrebbero scoperti le grosse lacune della storia ufficiale e delle falsità di tutti i santoni culturali ufficiali. Come Einstein non fu creduto dalla scienza ufficiale del suo tempo, altrettanto sta accadendo alle scoperte degli studi di Simonetta Torresi che pone il nostro territorio come origine di tutta la cultura europea. Vediamo se questa Amministrazione sa cogliere l’importanza di certe scoperte documentate che porrebbero in primo piano Macerata nel mondo. Abbiamo tra le mani un tesoro dal valore incalcolabile.
Bellissimo futuristico.
Una goccia d’acqua nel deserto.
Bravo Silvano.
Caro Silvano,
sei una perla preziosa.
Non sono un’esperta, ma benvega tutto ciò che potrà riportare la mia amata Macerata allo splendore che merita, lontano dagli echi di abbandono e degrado che l’hanno caratterizzata in questi ultimi anni. Vorrei proprio che torni ad essere”Macerata granne”!
Quanta presunzione!Ai posteri l’ardua sentenza.