Il rettore Francesco Adornato in piazza tra coriandoli rossi, studenti e studentesse
di Giulia Mencarelli
Sulle note del quartetto Manon di Macerata si ritorna in presenza, non una qualunque, ma quella tanto attesa dai laureati. Un traguardo sudato e meritato che, raggiunto durante l’emergenza covid, sapeva di amaro. La nota dolce l’ha messa il Graduation Day, organizzato dall’Università di Macerata. La cerimonia, moderata dal responsabile dell’ufficio comunicazione e relazioni pubbliche, Piero Bertini, ha accolto in piazza della Libertà, ben duecento studenti. È stata anche l’occasione per ricordare due date centrali: il 22 settembre che ritornerà «quello che abbiamo di più caro, la presenza degli studenti» ha sostenuto Bertini e il 15 ottobre con una speciale presenza, quella del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
L’esplosione di coriandoli rossi in piazza
L’appuntamento con il Capo dello Stato, per l’apertura del 730esimo anno accademico, era programmato per il 9 marzo, slittato poi per l’emergenza sanitaria (leggi l’articolo). «La vostra presenza ribadisce l’energia della vita. Quello di Macerata è un Ateneo tanto antico quanto giovane come voi state dimostrando in questa piazza che ripropone il significato di Università, universitas: comunità, di giovani, di docenti, di colleghi del personale tecnico ed amministrativo». Così ai microfoni del Graduation, il rettore Francesco Adornato, si è espresso dinanzi ai partecipanti. Affiancato dal prorettore Claudio Ortenzi, il direttore generale Mauro Giustozzi, i direttori o loro rappresentanti dei dipartimenti Stefano Perri, Carlo Pongetti, Lorella Giannandrea, Natascia Mattucci, ha concluso: «Abbiamo insistito tanto per realizzare questa iniziativa, sia per riproporre il valore della vitalità ma anche perché l’Università mira a trasmettere messaggi di #Futuroprossimo».
Una prospettiva positiva quella del rettore che non nasconde la soddisfazione per i tanti iscritti all’ateneo per il 2020/2021. Lo stesso ottimismo con la quale oggi ha visto, finalmente, festeggiare gli studenti dell’ateneo maceratese. Per le giornate di domani e venerdì sono attesi altri, tantissimi studenti, rispettivamente dei Dipartimenti di Economia e diritto, di Giurisprudenza e di Scienze della formazione, Beni culturali e Turismo. Venerdì sarà la volta di circa quattrocentocinquanta laureati con lode di tutto l’anno. «La laurea durante il covid è stata sì particolare, ma, confesso, anche molto comoda» ha raccontato un’ex studentessa dell’ateneo che, pergamena in mano, ha aggiunto «Mi aspettavo una cerimonia più formale, e invece sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa situazione di festa diffusa». A rallegrare la cerimonia anche un flashmob a cura del gruppo danza del Cus che ha dato il via all’esplosione di coriandoli rossi – i tanti attesi coriandoli annunciati dal rettore Adornato. Un momento particolarmente significativo per l’Università di Macerata che, con questi eventi, si prepara ad accogliere di nuovo i suoi studenti nelle aule, nelle biblioteche e negli spazi in cui la comunità accademica è solita ritrovarsi ed esprimere il proprio senso di appartenenza. Dal 22 settembre, infatti, ripartono le lezioni. Il principio che ha guidato l’organizzazione didattica, in questa nuova fase dell’emergenza sanitaria da Covid-19, è stato quello di contemperare il diritto allo studio con la salvaguardia della salute, favorendo la massima partecipazione possibile alla vita accademica.
(Qui sotto le foto di Fabio Falcioni)
Il rettore Francesco Adornato
bello
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