(video interviste e foto di Andrea Petinari)
Chi la considera giusta, chi poco chiara e chi un ulteriore danno a determinate attività. Sono divisi i gestori di bar e locali a Macerata sulla nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, con cui sono state chiuse le discoteche ed è stato imposto l’uso delle mascherine dalle 18 alle 6 anche all’aperto nei luoghi di possibili assembramenti. Una stretta sulla movida che non trova tutti d’accordo.
Gestori e titolari di alcuni locali di Macerata e il centro poco affollato
E così mentre ieri subito dopo le 18 sono iniziati i primi controlli della polizia locale sull’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, soprattutto in centro dove le immagini non restituiscono certo lo stesso colpo d’occhio del lungomare di Civitanova quanto a presenze, abbiamo chiesto ai titolari e gestori di bar, locali e ristoranti cosa ne pensassero di questa nuova imposizione. Qualcuno ha preferito non commentare. Mentre tra chi ha scelto di dire la sua, c’è chi pretende chiarezza della norma. Fabio Andreozzi del Caffettone di corso Cairoli, per esempio, si chiede cosa sia cambiato: «In linea di massima – spiega – in una zona all’aperto affollata si dovevano portare anche prima». Così anche Giorgio Ripari di Cabaret, candidato consigliere con La città di tutti che, dopo aver puntato il dito sulla disparità di controlli tra Macerata e Civitanova (leggi l’articolo), chiede un «un incontro alle autorità per cercare e creare della regole comuni, l’unione – aggiunge – fa la forza». Quanto alla sostanza del nuovo provvedimento poi, c’è chi pensa possa rappresentare un danno ad alcune attività commerciali. Come Roberto de Il Pozzo: «Si rovinano un sacco di locali – commenta – solo perché alcuni non sono riusciti a controllarsi». Mentre altri lo considerano giusto, anzi pure troppo tardivo. «Chiudiamo la stalla quando i buoi sono scappati – dice Gigi della Pizzeria del Corso – Poi sono d’accordo con Ripari: Macerata è stata sempre molto controllata, mentre in zona mare di controlli ce n’è stato sempre poco come se il Covid lì non fosse mai arrivato». Mimmo della pizzeria Bel mondo in piazza Mazzini: «Mi sembra giusto far rispettare queste normative – sottolinea – altrimenti cosa siamo stati a fare tre mesi chiusi in casa? Noi cerchiamo di garantire la massima sicurezza e ci dà fastidio vedere locali pieni che non rispettano le normative». Così anche Roberto Andreoli del bar Mercurio in galleria del Commercio: «Bene una nuova stretta, bisogna stare attenti».
Giorgio (Ca’ bar et)
Mimmo (Pizzeria Bel Mondo)
Fabio (Caffettone)
Gigi (Pizzeria del Corso)
Roberto (Il Pozzo)
Roberto (Bar Mercurio)
Soeli (Porchetteria Centrale)
Controlli in centro sull’uso delle mascherine
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Vorrei solo sapere se gli osti rifiutano di dare un bicchiere di alcol ad una persona già brilla.
La stretta va’ benissimo ma e’ tardiva xche’ il Governo non doveva aprire tutto in anticipo xche’ il virus circola ancora e la curva dei contagi si e’ abbassata di molto xche’ i giovani hanno abbandonato tutto e ancora non e’ ora di abbandonare tutto, c’e’ lo diranno L’OMS.