Affitti agli studenti, proposte riduzioni sull’Imu per aiutare le famiglie. Il comune di Macerata ha predisposto una delibera che verrà sottoposta a breve all’attenzione del Consiglio comunale. «La città, come sempre, si schiera al fianco dell’università di Macerata e dell’Accademia di belle arti ed in particolare considera gli studenti fuori sede come nostri ragazzi – dice il sindaco Romano Carancini -. È questo il senso di una scelta forte della Giunta che proporrà lunedì in Consiglio la revisione di aliquote Imu che, in particolare, si fanno carico delle conseguenze negative che gli studenti fuori sede hanno dovuto affrontare nei rapporti di locazione con i proprietari degli alloggi. Abbattimento significativo di tributi locali sia per tutti quei proprietari che hanno saputo essere vicini agli studenti nel periodo Covid e, soprattutto, per tutti coloro che, nel futuro, nei nuovi contratti concordati, applicheranno agli studenti il canone più basso. In questo caso – conclude Carancini – la aliquota Imu sarà dimezzata dal 10,6 al 5,3 per mille con un investimento in proiezione di circa 200mila euro».
La proposta di delibera, relativa all’approvazione delle aliquote Imu per il 2020, con l’obiettivo di incentivare e sostenere il ripopolamento del centro storico, prevede una aliquota agevolata pari all’8,7 per mille per le abitazioni e le pertinenze concesse in affitto con contratto a canone concordato a persone che la usino come abitazione principale. Inoltre, considerata l’emergenza sanitaria da Covid, ancora in corso, che ha messo in crisi i redditi di moltissime famiglie, tra le quali quelle che devono sostenere spese abitative per uno o più figli studenti universitari fuori sede iscritti a un corso di laurea all’Università o l’accademia di Belle Arti di Macerata, la proposta di delibera prevede un’aliquota agevolata dell’8,7 per mille per le abitazioni e pertinenze concesse in locazione con contratto a canone concordato a studenti, nel caso in cui ci sia stata, da parte dei proprietari, nel corso del 2020, una rideterminazione del canone complessivo pari a una riduzione minima del 30% rispetto a quello pattuito originariamente. Per promuovere la stipulazione dei contratti a canone concordato di abitazioni e pertinenze a studenti, nella proposta di delibera in questione viene prevista un’aliquota dell’5,3 per mille agevolata.
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