Gli impianti a Frontignano
di Monia Orazi
Impianti sciistici di Frontignano: entro pochi giorni inizieranno ad operare ruspe e betoniere. Sono stati affidati i lavori di ripristino delle seggiovie Lo Schiancio-Le Saliere e Pian Dell’Arco-Belvedere a Frontignano di Ussita, risultate le meno danneggiate dal terremoto e “stralciate” nel 2017 dal resto dei lavori di ripristino degli impianti sciistici, divisi in 14 lotti per una cifra di oltre otto milioni di euro. Lo rende noto il commissario straordinario Giuseppe Fraticelli. I tempi indicati per completare i lavori, salvo imprevisti, dovrebbero consentire in pochi mesi di riavere funzionanti le due seggiovie, in modo da poter assicurare la riapertura parziale degli impianti sciistici entro la prossima stagione invernale. A completamento della loro messa in funzione, si prevede il ripristino della cabina di trasformazione elettrica alla partenza dello Schiancio-Le Saliere ed un nuovo acquedotto a servizio del rifugio Le Saliere, rimasto agibile dopo il sisma, ma a secco d’acqua, per la “secca” della sorgente della Fonte del Lupo, che lo alimentava prima delle scosse. In tutto sono stati assegnati 384mila euro di lavori, tra sistemazione degli impianti di risalita ed opere accessorie a supporto della località sciistica.
Il commissario Fraticelli aveva approvato il progetto esecutivo a febbraio, lo scorso fine aprile è arrivato il decreto di finanziamento della Regione. Il recupero delle Seggiovie“Lo Schiancio-Le Saliere”e “Pian dell’Arco-Belvedere” è stato affidato alla ditta Eurobuilding di Servigliano (178mila euro), il recupero della cabina elettrica di trasformazione “Sole Neve” è stato affidato alla ditta Elettrica Bellagamba Luca di Belforte (117mila euro), la realizzazione del nuovo tratto di acquedotto di alimentazione del rifugio“Le Saliere” è stato affidato alla ditta Scavi e Condotte di Apiro (87mila euro). Il direttore tecnico di esercizio della stazione sciistica di Frontignano, l’ingegnere Marco Rinaldi ha indicato in una relazione del novembre 2017, la serie di verifiche necessarie a valutare la funzionalità degli impianti sciistici, che da sempre sono per Ussita ed il comprensorio un’attrazione turistica. Le verifiche sulle parti meccaniche sono state affidate alla ditta Dopplemayr Italia, i rilievi topografici per il collaudo degli impianti a fune allo studio tecnico Sacchin di Merano, alla ditta Elettrica Bellagamba Luca il controllo delle parti elettriche ed elettroniche degli impianti.
A seguito delle verifiche sono risultate le meno danneggiate le seggiovie Lo Schiancio – Le Saliere e Pian dell’Arco – Belvedere, come scrive in una nota l’ingegnere Rinaldi nell’aprile 2018. Questo spinge il comune di Ussita, allora guidato dal sindaco Vincenzo Marini Marini, con il responsabile dell’ufficio tecnico comunale e della stazione turistica di Frontignano, a chiedere alla Regione l’anticipazione della somma di 200mila euro, per attuare interventi rapidi di ripristino di questi due impianti, «dando così, un concreto e tangibile impulso all’economia del territorio e un segnale di ripresa alle popolazioni interessate», si legge nella richiesta dell’amministrazione. Nel giugno 2011, in una lettera dell’ingegnere Andrea Crocioni dell’ufficio speciale ricostruzione si legge che «sembrerebbe praticabile per l’intervento in oggetto, la suddivisione in lotti funzionali, da aggiudicare anche in separata ed autonoma procedura rispetto alle altre parti del lavoro,purché siano garantite la completa funzionalità e la fruibilità del singolo lotto indipendentemente dalla realizzazione del resto». Nel novembre 2018 viene affidato all’ingegnere Giovanni Pappalardo lo studio di fattibilità riguardante tutto il comprensorio sciistico di Frontignano, con lo stralcio delle due seggiovie meno danneggiate, che il professionista consegna nel marzo 2019. Nell’aprile 2019 i tecnici comunali inviano la documentazione per chiedere la Cir (congruità dell’importo richiesto) all’Usr, per una cifra pari a 10 milioni e 870mila euro, al quale l’Usr risponde con esito negativo, invitando a dividere gli interventi in lotti.
Le Saliere di Frontignano
Al momento il finanziamento totale ammonta a 8 milioni e 200mila euro. La giunta comunale approva nell’aprile 2019 lo studio di fattibilità dell’ingegnere Pappalardo. Nel luglio del 2019 sono state eseguite, dal personale tecnico del laboratorio tecnologico Tecnoprove Roma le prove sugli impianti, il 3 settembre è stato consegnato il progetto esecutivo, aggiornato nel gennaio di quest’anno con i risultati delle ultime verifiche. Gli ultimi passaggi hanno riguardato la progettazione per la cabina elettrica, affidata all’ingegnere Stefano Martini, ed inoltre il progetto per l’acquedotto del rifugio Le Saliere redatto dai tecnici comunali Giuseppe Riccioni e Federico Sales, non ricompreso inizialmente nel Cir, ma a cui l’ufficio speciale ricostruzione diretto da Cesare Spuri, ha dato il via libera.
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Monte Prata ?….
se non ripartono gli impianti sciistici come può riprendere l’economia in quella zona?..