Daniela Zucconi racconta la serata da incubo. Oggi è già tornata al lavoro
di Federica Nardi (foto di Fabio Falcioni)
«Pensavo di morire lì. Una scena da Arancia Meccanica». Daniela Zucconi, 64 anni, titolare della Tabaccheria di via Santa Lucia, racconta la serata da incubo di ieri, quando due uomini con il volto coperto l’hanno prima aggredita nel garage di casa sua in contrada Valteia a Macerata per poi picchiarla, legarla e minacciarla. Una rapina violenta con i due che alla fine se ne sono andati a mani vuote e la donna che è riuscita ad avvisare i soccorsi.
L’abitazione dov’è avvenuta la rapina
«Ieri sono tornata a casa alle 20 – racconta Zucconi -. Sono entrata in garage e mentre lo stavo chiudendo mi sono ritrovata un braccio attorno al collo. Mi hanno premuto sulla bocca un panno bagnato ma non so che sostanza fosse». Da lì l’inizio di oltre un’ora di terrore. «Forse mi aspettavano dietro casa – prosegue la donna -. Erano in due. Hanno voluto le chiavi di casa e sapere come disattivare l’allarme. Uno è rimasto con me l’altro è salito in casa ma non ha trovato niente. A quel punto mi hanno portato in casa chiedendomi dove fosse la cassaforte ma più dicevo che non c’era e più mi colpivano. Mi hanno picchiato quasi subito, mi hanno sbattuto per terra, hanno minacciato di tagliarmi il dito e mi hanno legato a una sedia in casa con lo scotch. Non hanno preso niente perché non c’era niente». Dopo la violenza i due se ne sono andati lasciandola lì, legata. «Mi sono slegata da sola, non so nemmeno come – ricorda la donna -. Pensavo di morire lì, vivo da sola. Appena mi sono liberata sono tornata in garage sperando che in borsa ci fosse ancora il cellulare. C’era e ho chiamato il 118». Zucconi non ha visto niente, ha solo sentito uno dei due uomini parlare «con un accento dell’est – spiega – l’altro non ha mai parlato o parlava pianissimo. Avevano i volti coperti con una stoffa bianca, bucata su occhi e bocca. A me hanno tirato giù il cappello che indossavo e non vedevo bene, era anche buio». Arrivati i soccorsi la donna è stata portata in ospedale. Occhio tumefatto, dito ingessato, «sono piena di lividi, ho 20 giorni di prognosi. Stanotte sono uscita dall’ospedale intorno alle 2,30. Non volevano farmi andare ma ero completamente insanguinata. Sono tornata a casa, mi sono cambiata i pantaloni, mi sono messa sul divano e ho dormito fino alla sveglia delle 4,45. Piano piano mi sono lavata e sono venuta a lavorare alle 7 meno un quarto. Il fornaio mi ha aiutato a sistemare i giornali. Non potevo non venire a lavoro, sono prossima alla pensione e vorrei anche vendere l’attività. Oggi sto coraggiosamente in negozio». La donna non sa se i rapinatori fossero armati ma ha un taglio sul dito che però fortunatamente non ha compromesso il tendine. «Sul divano stamattina ho trovato un coprisiringa che ho portato alla polizia». Zucconi, l’anno scorso, aveva subito inoltre un tentativo di furto sempre a casa. Le forze dell’ordine, intervenute dopo la chiamata della donna ai soccorsi, stanno indagando sull’accaduto. Al vaglio anche le immagini della videosorveglianza della zona e alcune testimonianze.
Facile prendersela con chi è più debole vigliacchi invertebrati omuncoli inutili! Auguri di pronta guarigione alla signora
Mi dispiace tanto Daniela. Ti auguro una pronta guarigione e un 2020 più sereno.
Le auguro di rimettersi presto da questa triste vicenda, a lei tutta la mia solidarietà
Auguri di buona guarigione!!! speriamo che li prendano....
Auguri auguri b guarigione
Mi dispiace tanto Daniela...auguri di pronta guarigione
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Forza, Daniela!
Questi insetti nemmeno nei canili meritano di stare, forse la stalla è il posto giusto per loro, ma non urtiamo la sensibilità dei sardinati facendo presente che anche stavolta trattavasi della solita banda di ominidi dell’est.
10 anni di lavori forzati prenderebbero in un paese civile con costi a carico del paese d’origine, in Italia dove regna l’anarchia invece oggi li beccano e domani festeggiano l’anno nuovo rapinando qualcun’altro.
L’Arancia Meccanica è un film copiato dalla realtà e non lopposto.
Pienamente d’accordo con il precedente commento del Sig. Principi.
Solidarietà massima alla povera signora vittima di questi maledetti balordi.
davvero coraggiosi questi pidocchi..
Mi raccomando, se grazie alle forze dell’ordine riuscite a catturarli ricordatevi anche di liberarli il giorno dopo, seguendo la legge .
Daniela, mi dispiace tantissimo per te. Spero che riuscirai a superare lo choc comprensibilissimo e a guarire presto e ti faccio i miei complimenti per il sangue freddo dimostrato durante e dopo la violenza subìta.
chiusura dell’anno pirotecnica, vigliacchi, se la prendono con le donne.
speriamo che siano presi e giustamente puniti.
Massima solidarietà Con la Signora Daniela e con la ragazza aggredita in centro
Carissima Daniela, quanto ti è capitato è orribile. Un film dell’orrore. Ci vuole coraggio, un coraggio criminale a fare tutto questo. Un augurio di prontissima guarigione da Guido.
Li acciufferanno, avranno il loro “bravo avvocato” che dirà che non l’hanno fatto apposta…….. e via di nuovo in libertà.
1) Stati Uniti: Manette polsi e caviglie tuta arancione/bianca.
2) Russia: Manette e poi non li vediamo più
3) Cina: Non vediamo nulla!
In tutte e tre queste “incivili” società vengono adottati i lavori forzati, pardon i lavori obbligatori! W l’Italia culla della civiltà permissoria
E c’è chi si vanta dei successi amministrativi, Corte dei conti a parte. Certo che se questi delinquenti avessero anche solo il timore che la gente, in casa o in borsa, possa avere un’arma, sono certo che di questi fatti, ne accadrebbero molti meno. Ma poi le solite anime belle? “Far West”, “ci devono pensare le Forze dell’ordine”; come se queste avessero il dono dell’ubiquità. E ieri sera, e oggi verso l’ora di pranzo, c’e chi starà ad ascoltare i soliti triti discorsetti di sempre, in attesa che i tg informino di qualche ferito dai botti o sulle piste da sci. Il tutto in momentanea attesa del campionato di calcio.
Poveri noi.
!
Bisognerebbe mettere mano alla riforma del Codice Penale e del Codice di Procedura Penale.
Cara Daniela, sono addolorato e colpito da quello che ti è accaduto. Sei una donna forte. Un grande abbraccio e auguri di pronta guarigione.