(foto Simone Corazza)
Un’ora e mezza di concerto, impeccabile musicalmente e acusticamente. E poi ci sono le emozioni, incontenibili. Una folla a danzare in festa sulle sue note e quelle della sua band. Una simbiosi praticamente perfetta tra artista e pubblico in una location unica: quella dei monti Sibillini. Questo e molto altro è stato il concerto di Marco Mengoni che oggi pomeriggio si è esibito in località Fontanelle, tra Sarnano e Amandola, per un’attesissima performance. Ma chiamarla così, col senno di poi, sembra quasi riduttivo.
Da questa mattina, e parliamo delle prime ore del giorno, tantissime persone si sono incamminate verso la località prescelta dall’organizzazione di RisorgiMarche, per assistere al concerto del cantante viterbese. Presi letteralmente d’assalto i parcheggi messi a disposizione dalle amministrazioni comunali di Sarnano e Amandola. Ma non solo. Ogni spazio accessibile si è subito riempito di auto e moto. E anche lungo la strada, il fiume di persone appiedate, è stato contorniato da tanti bikers e ciclisti che hanno cercato di avvicinarsi quanto più possibili al luogo dell’evento. In strada anche una decina di pullman arrivati sui Sibilllini pieni di fan in trepidazione. In tanti ad avvicinarsi ‘su ruota’ ma nulla in confronto alla marea di persone che, invece, ha deciso di percorrere a piedi i tracciati prestabiliti dall’organizzazione per arrivare al concerto, in un crescendo di emozioni e di attesa culminato con le note, oggi pomeriggio, di Mengoni con, sullo sfondo il sogno della catena dei Sibillini. Tra i brani anche “Pronto a correre”, “L’essenziale”, “Guerriero” e “Parole in circolo”.
Non solo note. L’artista, infatti, nel corso del concerto, non è riuscito a trattenere le lacrime dinanzi alle molte persone con disabilità, e proprio a loro ha voluto dedicare una sua canzone. Tornando all’organizzazione, tutto è filato liscio, nel migliore dei modi. Sul fronte sicurezza nessun problema per le migliaia e migliaia, c’è chi parla di 25mila presenze, di persone che, con il picco registrato all’ora di pranzo, hanno assistito al concerto. Occhio costantemente vigile quello degli organizzatori e dei sanitari dell’Anpas. Presenti anche le autobotti con l’acqua potabile e i punti ristoro messi a disposizione, con prodotti gastronomici del posto, dalle amministrazioni locali. E in moltissimi hanno apprezzato la perfezione acustica. Non era certo facile far arrivare uniformemente le note di Mengoni, dei suoi musicisti e dei coristi, in ogni angolo di località Fontanelle, completamente immersa nella natura. Eppure i tecnici di RisorgiMarche sono riusciti nel miracolo per uno show indimenticabile per tutti i presenti provenienti da ogni angolo d’Italia, tantissimi i marchigiani e anche molti abitanti della montagna fermano-maceratese a cui è andato il ‘grazie’ per la presenza, esteso alle amministrazioni locali per la collaborazione, da parte di Neri Marcorè.
Le foto di Andrea Petinari:
A che costi? Ricordo che in 3 anni è stato speso quasi miliardo per spese organizzative di questo evento Se avesse devoluto i soldi di 1 sua serata ai terremotati allora sì
Bravo Marco!
È incredibile quanta gente c'è che non lavora. Mah beati loro. Però spero che come ha scritto qualcuno non abbiano lasciato quintali di plastica sparsi per la montagna.
Allora c’è la li sordi la jente!
Noi c eravamo
Soprattutto se qualcuno di questi fosse venuto alle varie manifestazioni fatte per i terremotati.. Magari qualcuno ci avrebbe ascoltato!!!...
Non è così che risorgeranno però. Solo spettacolo
Ed auto pubblicità a spese dei Marchigiani: pare che in 3 anni abbiamo dovuto spendere quasi 1 miliardo per le "spese di organizzazione ". Alla faccia della solidarietà !
Infatti, non hanno ricostruito niente. Se anche qualcuno volesse andare in montagna x ferie non vi sono strutture. Fumo negli occhi
A Sarnano strutture tutte aperte....4/5 alberghi, b&b, agriturismi.....idem a Caldarola con la recente riapertura hotel tesoro. Nei comuni più interni molti b&b e agriturismi funzionanti. Informarsi su dati oggettivi prima di dare voce alla bocca
Signora Ludovisi sarebbe stata più contenta la Regione avesse speso quei soldi per un festival a Pesaro?
Tantissima fatica ma ne valeva la pena, spettacolo bellissimo, Marco straordinario
Bellissima giornata.
Fantastico..
Fa davvero tristezza leggere tanti commenti negativi scritti solo ed unicamente da persone che non hanno mai partecipato a mezzo concerto di risorgimarche!!! Prima di criticare consiglierei di partecipare! I concerti ci sono dal lunedì alla domenica per cui anche chi lavora potrebbe , nel giorno libero, godere della bellezza dei sibillini e di un po’ di buona musica ....continuando a non far spegnere i riflettori su queste zone sempre meno considerate dalla politica!! ....non si può sempre vedere il marcio in ogni cosa!!!!!!!!!!!!!
Barbara Salvatori se ti riferisci anche al mio commento credo che tu non abbia colto la mia ironia..... tutta quella folla che ofni volta partecipa e deve percorrere tutta quella strada a piedi di sicuro chiede permessi dal lavoro oppure non ci và proprio.... perché deve arrivare sul cucuzzolo della montagna!!! Se invece avessere usato le piazze, i campi sportivi o altri posti più vicini ai nostri paesi feriti, magari tutta quella gente si sarebbe potuta fermare nei bar, nelle pizzerie, nei negozi prt comprare qualcosa e magari sarebbero ritornate in quei posti una seconda o una terza volta... così cosa portano? Secondo me poco-niente.... io non ne ho visto manco uno xché lavoro anche la domenica e xché in questi orari lavoro, ma non conta questo! Sono di sicuro iniziative strepitose e vanno incentivate.... ma vuoi mettere fatte nelle piazze? Di sicuro avrebbero aiutato "a tenere i riflettori accesi"
Lorenzo Catia Marzaroli Mizioli un concerto di quella portata in piazza era poco fattibile..però ti assicuro che tantissimi sono passati prima dai bar della piazza di Amandola ecc..perché c'era una fila assurda...in tantissimi hanno acquistato dai punti ristoro locali...Farli di domenica i concerti non è facilissimo perché molti cantanti hanno i propri tour da portare avanti..e la gente se si prende un giorno di ferie non credo che debba dare giustificazioni se non al proprio datore di lavoro
A che costi? Ricordo che in 3 anni è stato speso quasi miliardo per spese organizzative di questo evento Se avesse devoluto i soldi di 1 sua serarata ai terremotati allora sì
Quest'anno non ho potuto ma sarei andato volentieri al concerto, Risorgimarche è davvero un grande festival
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Bellissimo Spettacolo,
complimenti come sempre per l’organizzazione e per la finalità ! grazie per quello che state facendo e per il sostegno alla ricostruzione del centro Anfass.
Rispondo al Sig Leonori, Le ricordo che indipendentemente dall’opinione che ognuno può avere sulla realizzazione dell’evento che può essere tranquillamente opinabile, non vedo il motivo per il quale si debba fare polemica su tutto, sono stato tra uno dei molti partecipanti e non mi ritengo un fannullone,ma bensì lavoro,ne più ne meno degli altri, vorrei solamente ricordarLe che il programma dell’evento è stato pubblicato più di un mese fa quindi ogni lavoratore ha la possibilità di chiedere un giorno di ferie o permesso (come ha fatto il sottoscritto)e poi tra i partecipanti moltissimi erano studenti i quali se non erro in questo periodo sono in vacanza…
…e sai che ricchezza per il territorio e per la ricostruzione delle case, tra un po’, di sicuro, esse “risorgeranno” da sole e sai che…sòle!!! gv p.s.: perfetti i commenti delle signore Ludovisi e Fabbroni.
Ancora una volta leggo commenti a dir poco polemici nei confronti di Risorgimarche, c’è chi snocciola cifre a dir poco assurde sui costi di gestione che in 3 anni ammonterebbero a un miliardo di euro e c’è anche chi plaude a certe affermazioni farneticanti . Un miliardo sì, ma di grazie a Risorgimarche che ovviamente non risolve tutti i problemi ma almeno ci prova a fare qualcosa di concreto. Chi poi teme, che dopo i concerti ci si ritrovi con bottiglie di plastiche sui prati, lo invito a venire almeno ad un evento e verificare di persona …il popolo di Risorgimarche è serio e rispettoso della natura. Provare per credere.
…egregio Tomè Filigè, guardi che se i “grandi” artisti che sono andati lassù in collina ad esibirsi (pagati) avessero veramente voluto fare qualcosa di sincero per le zone terremotate, avrebbero fatto più concerti possibile nelle piazze dei paesi, gratuitamente, ed avrebbero donato una somma dei loro lauti guadagni di tanti anni ai comuni che ne avevano bisogno, per una vera ricostruzione. Tutto il resto sono solo chiacchiere e divertimento, pur lecito, per carità, per chi ci è andato. gv