Sono il primo ad ammettere che il codice della strada vada rispettato da tutti, ma leggendo l'articolo non si evince chiaramente la dinamica dell'incidente quindi vorrei consigliarvi....evitate di sostituirvi alla pubblica accusa...innanzitutto perché le responsabilità andranno accertate dalle forze dell'ordine intervenute, ed in secondo luogo forse ancora più importante, perché prima di essere un ciclista è un essere umano, ricoverato in ospedale forse in gravi condizioni quindi abbiate un minimo di rispetto..
Rispondo al Sig Leonori, Le ricordo che indipendentemente dall'opinione che ognuno può avere sulla realizzazione dell'evento che può essere tranquillamente opinabile, non vedo il motivo per il quale si debba fare polemica su tutto, sono stato tra uno dei molti partecipanti e non mi ritengo un fannullone,ma bensì lavoro,ne più ne meno degli altri, vorrei solamente ricordarLe che il programma dell'evento è stato pubblicato più di un mese fa quindi ogni lavoratore ha la possibilità di chiedere un giorno di ferie o permesso (come ha fatto il sottoscritto)e poi tra i partecipanti moltissimi erano studenti i quali se non erro in questo periodo sono in vacanza...
Caro Marinozzi, mi sembra assurdo mettersi a criticare i comportamenti di ciclisti/automobilisti quando c'è un ragazzo ferito, di cui non si conosce la gravità delle condizioni e soprattutto leggendo l'articolo tutto si evince tranne che il giovane ciclista era di intralcio alla circolazione, vorrei ricordarle che la strada non è di pertinenza dei mezzi a motore ma può essere occupata tranquillamente da ciclomotori, bicicletta e pedoni...sulla considerazione delle piste ciclabili sono pienamente d'accordo con lei ma il codice della strada deve essere rispettate da ambo le parti...
dovrebbe essere impiccati all'ingresso del paese come monito per il futuro...oppure ristabilita la legge marziale ossia una volta colti sul fatto passati per le armi
Leggendo attentamente e cronologicamente tutti gli articoli pubblicati sull'argomento e considerando il virgolettato come espressione del Sindaco si evince un quadro discretamente confuso del primo cittadino riguardo l'argomento..intervistato in prima battuta dichiara di non sapere nulla di esserne venuto a conoscenza solamente a coso fatte e soprattutto di essere contrario in linea di principio al taglio degli alberi dichiarando che comunque l'autorizzazione era stata data dalla Forestale. Il Corpo Forestale risponde dopo un sopralluogo che non è l'Ente preposto per concedere queste autorizzazioni ma bensì dovrebbe essere il comune...quindi già il Sindaco dimostra di non conoscere l'iter delle autorizzazioni...poi interviene l'azienda Giessegi la quale puntualizza che la procedura è stata eseguita correttamente poiché c'era l'ok del comune e l'Amministrazione era al corrente di tutto, smentendo per la seconda volta il Sindaco...ed alla fine il colpo da fuoriclasse del primo cittadino il quale nell'ultimo articolo dichiara addirittura che il progetto industriale era stato approvato dal Consiglio Comunale a maggioranza il 22 settembre 2015 quindi e non riesco a capire come poteva non sapere dell'abbattimento delle piante.
Consiglierei vivamente al Sindaco di Appignano di assumere una responsabile alle pubbliche relazioni, dato che non è il primo caso che assurge alle cronache in cui quest'ultimo si muove come un elefante in una cristalleria.
Simone Gasparini
Utente dal
16/3/2016
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