di Michele Carbonari
A Civitanova prosegue la telenovela Polisportivo. Nella prossima stagione, lo stadio principale della città potrebbe essere teatro della Serie D. Dopo la Sangiustese, anche il neopromosso Porto Sant’Elpidio ha richiesto all’Amministrazione di poter utilizzare l’impianto per le partite casalinghe, sia di campionato che di Coppa Italia. Il sindaco Ciarapica si è mostrato aperto all’ipotesi di ospitare un’altra squadra, oltre alla Civitanovese.
Il primo cittadino è molto chiaro: «Una volta che ho salvaguardato la Civitanovese, che ripeto essere la prima squadra della città e quindi va messa nelle migliori condizioni possibili per fare la propria attività, sono propenso ad aprire l’impianto a chiunque lo voglia utilizzare, perchè porta benefici alla città. Non ci vedo nulla di strano. A me e all’amministrazione interessa che gli impianti pubblici possano funzionare al meglio». L’analisi del primo cittadino è molto dettagliata. «Ribadisco che poter avere tutte le domeniche una partita di calcio al Polisportivo sia un’opportunità per Civitanova, di crescita sportiva, sociale ed economica. Ne è stata la dimostrazione quando il Porto Sant’Elpidio ha giocato il playoff, con la maggior parte dei tifosi che sono rimasti qui. Viviamo in una città accogliente e aperta, che non debba farsi sfuggire l’occasione. Se noi abbiamo una struttura vuota, perchè non dobbiamo dare la possibilità a chi ne ha bisogno e andare incontro a loro? Tra l’altro gente vicina a noi e che frequenta Civitanova. Far utilizzare i nostri impianti sportivi ad altre società, che non vanno in conflitto con le nostre, è una cosa da fare. Per me è importante sfruttare al meglio impianti e rispondere a quelle che sono richieste ed esigenze di territori vicini ai nostri. Non possiamo ragionare solo in maniera campanilistica – afferma il sindaco -. Se si fosse ragionato così anche con la Lube sarebbe stato lo stesso, non sarebbe mai venuta a Civitanova, perchè si chiamava Macerata.
Uno degli striscioni appesi al Polisportivo nei giorni scorsi dai tifosi che sostengono la gestione Profili
Io penso che questo sia un concetto sbagliato che sia un pensiero piccolo piccolo. Noi invece dobbiamo essere lungimiranti. Perchè gliel’avremmo dovuto impedire? Il nostro deve essere un territorio che deve collaborare e dialogare su tutto, anche perchè oggi tutti i servizi si ragiona su scala territoriale. Quindi anche in ambito sportivo credo sia intelligente e giusto ragionare in termini propositivi. E chi amministra deve avere questa impostazione, altrimenti non si è all’altezza di una città che vuole crescere e guardare al futuro – prosegue Fabrizio Ciarapica -. Ovviamente tutto questo non deve danneggiare chi c’è, ovvero la Civitanovese. Le due società chiedono solo di giocare la domenica, ed è possibile fare calendari alternati. La società che vorrà giocare pagherà il campo e dunque contribuirà alle spese dell’impianto: l’indotto verrà utilizzato per il Polisportivo. Questo succede in tantissime strutture d’Italia. Noi abbiamo la fortuna di avere impianto omologato. Intorno a noi abbiamo parecchie città più piccole che sono arrivate in Serie D, il rammarico è: perchè non ce l’abbiamo noi? Il mio auspicio è che la Civitanovese torni ai grandi fasti di una volta, ma questo non significa che nella struttura non ci possa giocare un’altra squadra in alternanza. Si tratta solamente di riempire un buco, la domenica, quando non gioca nessuno e la Civitanovese non si allena. Se ci fosse stato conflitto sarei stato il primo a non autorizzare, ma abbiamo tutti i presupposti per fare questa scelta. Chi è contrario mi dia delle motivazioni per cui non dovrei fare questa scelta. Per quale motivo un amministratore deve dire di no a questa opportunità?».
Sono stati giorni di riflessioni per il sindaco di Civitanova, che settimana prossima dovrebbe dare una risposta definitiva alla propria città e alle due società richiedenti: Sangiustese e Porto Sant’Elpidio. «In queste settimane ho fatto le mie considerazioni. Ho sentito molte persone interessate e ho verificato che questa scelta non arreca nessun tipo di danno a nessuno. Quindi io sono orientato a dire: mettiamo a disposizione questo impianto anche a qualcun altro. Magari domani arriva anche una terza società che chiede il Polisportivo la domenica. Comunque penso che entro la settimana prossima noi dovremmo prendere una decisione, anche perché queste squadre devono comunicare il loro campo di gioco. La mia decisione di oggi è dire: sfruttiamo il campo sportivo e diamo la possibilità alla città di crescere, naturalmente salvaguardando la Civitanovese, a cui non verrà toccato niente. Alla società rossoblu non cambierà nulla rispetto a quello che ha avuto quest’anno – dichiara Ciarapica -. La manutenzione è costosa e allora perchè l’ente non può recuperare delle somme e reinvestirle nella struttura? Io voglio fare questo. Convenzionare e stabilire tutto con la società che verrà. Il quantum economico verrà reinvestito nello stadio.
Uno degli striscioni dei Civitanovesi Ultras, che in una nota hanno dichiarato di essere favorevoli all’utilizzo dello stadio da parte della Sangiustese
Chi è contrario mi deve dare delle motivazioni oggettive e valide. Questa non è una mia scelta personale. È una scelta ponderata con la maggioranza, con la Giunta e con la città stessa. Ho incontrato la tifoseria, che al momento è divisa. Una parte è favorevolissima. L’altra, pur contestando l’attuale dirigenza, ha qualche dubbio per motivi d’affetto legati all’impianto. Non condividono la scelta, anche se non contesteranno un’eventuale squadra che verrà al Polisportivo – si avvia verso la conclusione il sindaco -. Il principio è quello di ottimizzare al massimo gli impianti che abbiamo e lasciare chiuso il Polisportivo la domenica per me sarebbe un affronto alle altre associazione che non hanno spazi. Voglio portare l’esempio del palazzetto. In questi giorni ci sono stati diversi eventi, in cui sono venute persone da tutta Italia, che poi sono restate in città portando beneficio. Il tutto senza andare in contrasto con la Lube, che è la società che ne usufruisce maggiormente. Perchè lo stadio non può essere utilizzato allo stesso modo? Qual è la differenza? Da amministratore non capisco. Noi abbiamo la responsabilità di fare questa scelta. Il Polisportivo è della collettività».
Società e tifosi respingono la Sangiustese «Lo stadio è casa nostra, guai a chi si accosta»
Il terreno non reggerà, per l"invernata.Diventera" un campo di patate... Saluti
Se proprio vol rendersi utile e fare veramente qualcosa di buono, Ciarapica farebbe meglio a chiamare il nostro sindaco e dirgli che a Sangiusto la struttura per fare la serie D c'è e andrebbe garantita alla prima squadra locale come lui la garantisce alla sua.... PUNTO!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ciarapica, il tuo ragionamento non fa una grinza. Anche al Palas quando non gioca La Lube è aperto a tutti? Solo che il tuo scopo mi sembra più veniale tipo portare S. Giusto a fare indotto sportivo come hai fatto scrivere precedentemente su simile articolo ed è così anche per P. S Elpidio che dopo avere giocato i tifosi nemmeno più a casa ritornano. Ciarapica sei un ragioniere e come tale ragioni, qui lo sport non c’entra niente, è solo una tua patetica rincorsa all’indotto eccezionale, dicono, portato da Silenzi con La Lube. Stavolta ti senti forte perché nessuno potrà mettere in discussione la tua tesi e se lo farà dovrà spiegare anche il perché visto che tu faresti venire chiunque faccia richiesta. Pensa si potrebbero fare interi campionati tutti a Civitanova 24 ore su 24 che diventerebbe con qualche accorgimento la Las Vegas del calcio e intanto si potrebbe sequestrare tutta quella terra intorno al Chienti e cominciare a pensare al famoso porto turistico sul fiume e ad altre eccezionali idee che non ti mancheranno certamente. Figuriamoci ti vogliono denunciare perché hai impedito a diversi chalet sul lungomare nord di lavorare in un giorno festivo dove si doveva festeggiare una discussa bandiera blu e vorresti rubare turisti tramite due calci al pallone a tutto il maceratese, l’ascolano, l’anconetano e fin dove ti arriva la vista. Ma abbassala perché mentre tu guardi lontano non ti accorgi di chi comincia a guardare vicino. Macerata cerca di formare una squadra sola con l’ausilio di più interessati da far giocare in un solo stadio e per riavvicinare più tifosi e tu cerchi un’infinita di squadre ( basta che pagano ) per far riavvicinare la gente a bar e ristoranti.
Con P.S.Elpidio siamo città confinanti ,quasi attaccati .Perche’ non godersi un bel campionato di serie D con tifosi Elpidiensi e Civitanovesi che amano il calcio a discreti livelli ?? .D’altronde i rapporti fra le due comunità sono sempre stati buoni …