La tribuna dell’Helvia Recina
di Mauro Giustozzi
Nessun protagonista che scenderà in campo dell’HR Maceratese parla alla vigilia del derby. Scaramanzia assoluta in casa biancorossa a poche ore dalla sfida del Polisportivo che andrà in scena domenica alle 15. Sarebbe stato interessante, infatti, capire con quale stato d’animo e velleità i biancorossi si avvicinano a questa partitissima, seppur si stia parlando solamente della Promozione regionale. Ma ciò anche stavolta è risultato impossibile. Un’occasione persa per un club che invece avrebbe bisogno di aprirsi maggiormente alla città, dialogare con la stampa, accettando elogi ma anche critiche.
Che nel mondo del calcio spesso sono il sale dell’interesse e della popolarità che si crea attorno ad una squadra: talvolta anche più dei soli 90 minuti giocati la domenica. All’andata fu il presidente Crocioni ad esternare prima della gara disputata all’Helvia Recina. Stavolta a parlare prima della sfida è solo Luca Mattioni, vice presidente della Fertitecnica Colfiorito, azienda co-sponsor della Maceratese in questa stagione. «Innanzitutto vorrei sottolineare un concetto centrale: io credo in questa Maceratese. –ha ribadito Mattioni- E’ una sfida certamente affascinante, ce la giocheremo al massimo delle nostre potenzialità perché la squadra è forte e tutti i componenti dello staff sono validi. In qualsiasi caso il nostro campionato non si ferma perché la classifica ci dice che siamo lì». La prevendita continua ad essere fiacca a Macerata: dei 450 posti disponibili nell’impianto adriatico al momento sono stati venduti appena una settantina di biglietti per cui, alla fine saranno probabilmente poco più di un centinaio i tifosi che scenderanno al Polisportivo. La prevendita terminerà sabato sera alle 19.
Per l’HR Maceratese questa è comunque stata una settimana per forza di cose diversa dalle altre. Per l’avversario che si affronterà e per l’importanza della gara. Chi vince rischia di mandare in crisi la squadra che uscirà battuta dal Polisportivo. Non solo per i punti in classifica ma soprattutto per le ripercussioni che potrà avere nell’ambiente. Solo il pareggio consentirebbe ad entrambe una navigazione con meno ansie verso i prossimi appuntamenti in campionato. Le cugine arrivano a questo confronto da altrettante vittorie. Quella della Maceratese scontata e rotonda contro il modesto Montalto ha però ancora una volta evidenziato pregi e difetti dell’undici di Moriconi. Grande potenziale in attacco con Mongiello e Ridolfi, ma estrema fragilità in difesa. Dove ogni pallone, soprattutto quelli aerei, fa correre un brivido sulla schiena dei tifosi. Al punto che lo stesso Montalto ha messo a nudo quelle che sono le pecche del reparto arretrato. Che potrà contare sul recupero del portiere titolare Tomba, mentre restano incerte le condizioni di Arcolai, uscito domenica per infortunio, e Falco assente contro i piceni una settimana fa. Se nessuno dei due potrà essere recuperato in extremis due le soluzioni a disposizione di mister Moriconi: la conferma di Argalia a fianco di Capparuccia o la retrocessione di Campana nell’inusuale di difensore centrale. Assente ancora Severoni per infortunio che dovrebbe rientrare non prima di metà febbraio, l’HR Maceratese potrà contare sul recupero del baby Girotti. La sfida dell’andata si concluse con una rocambolesca vittoria della Rata che, sotto 0-1 ad una decina di minuti dalla fine ed in inferiorità numerica per l’espulsione di Severoni, riuscì sorprendentemente a battere la Civitanovese con le reti in soli 120 secondi di Mongiello e del civitanovese Bigoni. Questa la probabile formazione che scenderà in campo contro la Civitanovese. MACERATESE (4-3-3) Tomba; Piccioni, Falco (Argalia), Capparuccia, Bigoni; Campana, Moriconi, Massini; Agostinelli, Mongiello, Ridolfi.
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