Luca Ceriscioli
Il presidente della Regione Luca Ceriscioli, ha firmato questa mattina il ricorso per illegittimità costituzionale del cosiddetto Decreto Genova, convertito in legge, nella parte che toglie l’intesa tra le Regioni colpite dal sisma e lo Stato, per tutti gli atti del Commissario straordinario. «Noi vogliamo affermare un diritto che riteniamo spetti ai nostri cittadini. Il governo ha fatto questa scelta, a nostro giudizio sbagliata, e confidiamo che la Corte Costituzionale riconosca l’illegittimità di questo atto – spiega il presidente Ceriscioli – . La legge non rispetta la Costituzione perché non prevede l’intesa con le Regioni su materie concorrenti, come previsto dagli articoli 117 e 118 che sanciscono il principio di leale collaborazione tra istituzioni. E’ impossibile ricostruire senza la partecipazione dei territori, noi crediamo che questo percorso vada fatto insieme».
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Il decreto Genova è legge, via l’intesa con le Regioni: «Così ricostruzione impossibile»
Ma vergognati e pensa alle casette marce che hai fatto costruire e quanto sono costate.
Incostituzionale sono le casette x i terremotati e chi ha speculato su di esse cioè chi ha fregato
Con tutto quello che i terremotati hanno subito senza muovere un dito... Pazzesco..
Piove ..... Governo Ladro ...
Bravo!
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L’avevo detto ieri commentando un articolo sul terremoto, ora sig. Presidente saremmo considerati di serie C e non di B come aveva detto Lei. Sig. Professore piuttosto pensi a far funzionare la macchina che avete messo in piedi con il suo Compagno Sciapichetti che fa acqua da tutte le parti, abbiamo ultimato un lavoro di ricostruzione fine agosto, stato finale inserito nella procedura Mude il 20/09/2018 e, a stamattina, l’Ufficio Sisma di Caccamo mi dice che non sanno quando verrà istruita, figuriamoci quando ci pagheranno!!!!
E’ comprensibile che quando si toglie l’osso al cane questo si ribella. Ma se il governo, tramite un commissario ha ritenuto opportuno scavalcare le Regioni interessate dal sisma,credo sia stato perché queste ultima, in due anni hanno dimostrato di non essere state idonee a risolvere nel modo migliore gli interessi dei terremotati e dei contribuenti che sostengono le spese per la ricostruzione. Sig. Ceriscioli, nelle Marche, per anni non si è fatto altro che parlare della difesa del paesaggio: ma chi più delle regioni colpite dal sisma siano responsabili di averlo deturpato tanto con le casette denominate SAE che molte già cadono a pezzi. Un’amministrazione regionale come quella delle Marche, ben cosciente della sismicità del territorio, non dovrebbe aspettare il terremoto per dotarsi di un piano strategico per una ricostruzione stabile antisismica. I terremotati sono stati sballottati per circa due anni da un albergo all’altro. In due anni, se alla regione sarebbe stata a cuore la ricostruzione, senza estromettere i sindaci come se la ricostruzione non doveva essere anche compito loro, con tale tempo e con i soldi che sono stati spesi per le SAE, per la messa in sicurezza di centinaia di immobili che fin da subito si era capito che dovevano essere demolite, con i soldi spesi per trasportare le macerie nei centri di smaltimento come fosse tutto da buttare invece di stoccarli come materia prima nei comuni interessati dal sisma, credo che con tale tempo e tali risorse sprecate, oggi, i terremotati potrebbero vivere nelle case ricostruite antisismiche e in forma stabile. Aggiungo: governi di pazzo Ghigi e quelli regionali hanno detto sempre che i soldi per la ricostruzione ci sono. Ma com’è che imprese che hanno finiti i lavori di meno spesa autorizzati per la ricostruzione già da diversi mesi ancora non vedono un baiocco?