Aveva scoperto che il figlio 19enne era in possesso di droga e stava chiamando alcuni amici per accordarsi per vendere lo stupefacente: così aveva contattato i carabinieri e segnalato la cosa. Con quella telefonata ieri l’uomo ha fatto arrestare il figlio 19enne, un giovane che vive ad Appignano. Per il ragazzo questa mattina si è svolta l’udienza di convalida al tribunale di Macerata. Il 19enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha disposto l’obbligo di dimora ad Appignano con divieto di uscire di casa dalle 19 alle 7. L’accusa, sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo (che ha chiesto i domiciliari per il 19enne) contesta al giovane di aver detenuto due panetti di hashish (nascosti nella sua camera da letto) e un altro involucro più piccolo che invece gli era stato trovato addosso dai carabinieri della stazione di Appignano, che hanno svolto una perquisizione a casa del giovane in seguito alla telefonata del padre. In tutto il giovane aveva 223 grammi di hashish. Ancora una volta è stato decisivo l’intervento di un genitore (un caso analogo era avvenuto a Civitanova a ottobre). Il padre del 19enne aveva capito che il figlio era in possesso di droga e che stava per spacciarla. Per evitare che accadesse ha deciso di chiamare i carabinieri che poi sono andati a casa del 19enne e lo hanno trovato lì. Dopo una perquisizione hanno scoperto la droga, nascosta nella camera del ragazzo. Il giovane aveva poi consegnato ai carabinieri altra droga che nascondeva addosso. Trovata la droga i carabinieri hanno arrestato il 19enne che è stato messo ai domiciliari. Questa mattina l’arresto è stato convalidato dal giudice Enrico Pannaggi. Il giovane è difeso dall’avvocato Gianfranco Borgani.
(Gian. Gin.)
Droga, segnalati 52 nuovi assuntori: un papà ha denunciato il figlio
Bravo papà dovrebbero darti una medaglia per l'esempio e l'educazione che stai dando a tuo figlio perché così lo salvi da diventare un delinquente.
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Ammirevole il coraggio del genitore. La lotta alla droga deve cominciare in famiglia.
E’ un esempio di come dovrebbe essere riformato l’apparato giudiziario? Catturato, processato e subito condannato e inviato alla espiazione. Non mi è chiaro come possano convivere il padre denunciante e il figlio dal padre denunciato sotto lo stesso tetto se ” la dimora ” è la stessa.
Complimenti al padre del ragazzo.
Ormai ho una certa età e quando si parla di droga è come sentire un disco rotto quando arriva il segno torna indietro.Tutti hanno facili rimedi e soluzioni e intanto i figli muoiono e le mafie si arricchiscono sempre di più.Un genitore integerrimo non può sconfiggere la nrangheta o i narcos o i nigeriani o le volontà politiche può solo sperare di salvare suo figlio o di non perderlo per sempre.
Ancora esistono genitori coraggiosi. Complimenti papà.
Un bravo genitore non d’accordo per i motivi sopra riportati, avrebbe preso a calci in c++o il figlio. Se voleva rovinarlo del tutto, peggio di quanto non abbia fatto, poteva anche cacciarlo di casa. Ma qui, io più che coraggio vedo tanta ignoranza e un’altra parola che si usa in questi casi.