Pavimento marcio e muffa in una delle soluzioni abitative di emergenza di Pian di Giove a Muccia, realizzate dal Cns. Una volta che è stato aperto il pavimento sotto si è visto anche qualche verme. A denunciare problemi alla casetta in cui vive con il marito ed il figlio di sette anni, da appena nove mesi è la commerciante di Muccia Antonella Pasqualini. Non è il primo caso in paese, da pochi giorni i tecnici hanno smontato e cambiato i pavimenti di almeno quattro Sae.
«A settembre mi sono accorta che sul pavimento c’era della muffa nera e preoccupata, soprattutto per mio figlio ho inviato una segnalazione all’Erap di Macerata, che ha curato la direzione dei lavori durante il montaggio delle Sae – racconta la donna – ad ottobre visto che non era cambiato nulla ho inviato una segnalazione al Comune di Muccia, aprendo il cosiddetto ticket, come mi è stato detto di fare il 19 ottobre». Un giorno passano dei tecnici, il parere è contrastante, qualcuno dice che potrebbero esserci problemi, qualcun altro dice che è solo una preoccupazione infondata della signora. Passano i giorni e allora Antonella Pasqualini manda una Pec all’Erap, alla Regione Marche, all’Asur Marche ed all’Area vasta 3 e per conoscenza al Comune di Muccia, con la speranza che qualcosa si muova, chiede all’Arpam di analizzare la muffa che ancora si vede chiaramente in soggiorno, per escludere che sia dannosa per la salute, avendo un bambino in casa.
Il 29 ottobre fanno visita alla Sae i tecnici del dipartimento prevenzione dell’Asur per un sopralluogo ed alcuni tecnici di una ditta, che aprono il battiscopa, dicendo che la muffa dipendeva da una perdita della doccia, che poi è stato verificato che non esisteva. «Hanno preso atto della presenza della muffa – spiega Pasqualini – ho dovuto fare numerose sollecitazioni prima di vedere qualcuno, un ingegnere mi ha detto che avrebbe aperto il pavimento, se proprio insistevo, dal Comune nessuno si è visto. Ho chiamato due volte il 112 e l’Asur. L’Arpam mi ha risposto che in questi casi non interviene. Finalmente venerdì 2 novembre sono venuti i tecnici della ditta ed hanno aperto il pavimento del soggiorno e della cucina. Sotto era marcio e c’era l’acqua, lo hanno sostituito. Nessuno mi ha chiesto se avessi bisogno di qualcosa o di andare altrove visto che avevo i lavori in casa».
Per evitare che la famiglia dovesse lasciare la Sae durante i lavori, i tecnici dei pavimenti torneranno lunedì, per sostituire il pavimento del bagno e delle camere. «Mi è sembrato di tornare al 26 ottobre di due anni fa, quando non sapevo dove andare e non sapevo dove portare mio figlio – ha concluso Antonella Pasqualini – Mi è stato detto di non divulgare la notizia e di non far entrare nessuno a vedere la Sae, ma ci sono altri che hanno avuto problemi qui con i pavimenti, non si può stare zitti in casi come questi, quando i lavori sono stati eseguiti male o non ci sono stati abbastanza controlli».
(redazione CM)
Muccia, pavimenti delle sae marci: «Casette non adatte alla montagna»
Come al solito e tutto un magna magna senza rispetto di nessuno che schifo
Bisogna denunciare alla polizia e andare avanti perche queste schifezze ci dovremo stare per anni e nel frattempo crolleranno non a caso la garanzia di queste schifezze dura 2 anni dopo di che cavoli nostri fate ora le denuncia dopo è troppo tardi. Se uno chiama la ditta anche se vengomo tamponano il danno e via.Errrori grossi ci sono nel materiale che è di merda negli operai che quasi tutti non avevano visto mai un mattone figuriamoci
Il marciume non sta solo sotto ai pavimenti...
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che schifooooo……
Sempre peggio in Italia, poveretti, se c’era ancora Mussolini questo non succeva.
Hanno pure la faccia di parlare di rigore nelle procedure, invocando la pazienza degli sfollati. Devono avere, nel migliore dei casi, il pelo sul cuore. Hanno solo una grande fortuna: la mitezza e la civiltà della nostra gente.
Per Romagnoli. Se è per questo quando c’era lui i terremoti non osavano proprio accadere.
Dopo quello che sono costate le SAE bisogna stare pure zitti e far respirare muffa a un bambino di pochi mesi. Sciacalli bastardi. Quello che mi stupisce e mi fa pensare è il silenzio e la noncuranza del comune di Muccia. Evviva
Esistono due forme di omertà: quella di chi sa e non parla e quella di chi non vuole sapere.
(Roberto Saviano)