Il commissario alla ricostruzione:
«Basta con le polemiche,
insieme possiamo fare bene e in fretta»

SISMA - Piero Farabollini interviene dopo le critiche di alcuni sindaci. «Le proroghe della struttura commissariale e dei contratti del personale inserite nella legge di Bilancio sono da guardare in positivo. Il mio compito è adottare un cambio di passo. Non va sprecata un'occasione da cui dipende il futuro della nostra terra»

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FARABOLLINI-ACCUMULI

Il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini

 

Ricostruzione, il commissario Piero Farabollini: «basta con le polemiche, le proroghe sono segnali positivi». Il geologo interviene dopo l’incontro con i sindaci avvenuto lo scorso 30 ottobre e risponde alle dichiarazioni dei sindaci di Acquasanta e Arquata del Tronto. «Le proroghe della struttura commissariale e dei contratti del personale inserite dal Governo nella legge di Bilancio sono risposte alla ricostruzione da guardare in positivo. Perché lamentarsi che due anni di proroga sono pochi? Considerare il bicchiere perennemente mezzo vuoto non ci porta da nessuna parte: dobbiamo anteporre la visione operativa alla militanza politica che rischia di fuorviare i giudizi e le scelte». Il commissario, nominato da circa un mese, non condivide le critiche di alcuni sindaci al Governo. «Da tecnico nominato per instaurare un approccio fattuale alla ricostruzione – continua Farabollini –, vorrei che la dialettica fosse strumento di confronto diretto e costruttivo, non di visibilità mediatica. Da oltre vent’anni mi occupo di terremoto ed ho messo questa competenza al servizio di una macchina impantanata nella eccessiva burocrazia. Il mio compito è di ridurne al minimo i cortocircuiti adottando un cambio di passo, ma non sono un mago e non posso prescindere da un generale cambio di mentalità. Confermo – ha proseguito Farabollini – la linea espressa all’inizio del mio mandato: voglio collaborare strettamente con i sindaci su quanto di mia competenza e mi auguro che i sindaci condividano questa visione, in primis dando a ciascuno le proprie responsabilità». E spiega che lo stanziamento di 360 milioni per la proroga dell’emergenza servirà in buona parte al completamento della rimozione delle macerie che è di competenza della Protezione civile. «Dopo due anni di pastoie abbiamo un Governo che con la Legge di Bilancio, la conversione del decreto legge 55 e il decreto Genova mette a disposizione risorse e strumenti per velocizzare la ricostruzione – conclude –. La regolarizzazione delle piccole difformità, ad esempio, avrà un impatto notevole sulla ricostruzione leggera. Insieme a tutti gli amministratori locali possiamo fare bene e in fretta: non va sprecata in chiacchiere mediatiche un’occasione da cui dipende il futuro stesso della nostra terra».

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