I rotariani allo Sferisterio
Per la 18esima edizione del “Rotary all’opera” sono ben trecento gli affiliati, arrivati anche dall’estero, per assistere alla prima dell'”Elisir d’amore” allo Sferisterio di Macerata. Tra le provenienze anche Hong Kong e l’India, anche se la “parte del leone” l’ha fatta l’Italia, con rotariani provenienti da decine di città, da Milano a Bari.
Il governatore Gabrio Filonzi e il presidente del Rotary Macerata Stefano Quarchioni con Barbara Minghetti e Luciano Messi
La serata evento, come da tradizione, si è aperta con la cena di gala nel cortile di palazzo Buonaccorsi: tra gli ospiti che hanno potuto gustare le magie culinarie della chef Rosaria Morganti il sindaco Romano Carancini, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il direttore artistico dello Sferisterio Barbara Minghetti, il sovrintendente Luciano Messi, il rettore dell’università di Macerata Francesco Adornato, il governatore del Distretto 2090 Gabrio Filonzi.
Il grande successo della diciottesima edizione de “Il Rotary all’Opera” è motivo di grande soddisfazione per i vertici del Club maceratese – che ha da poco dato il benvenuto al nuovo presidente per l’anno 2018/2019 Stefano Quarchioni -, e il coronamento di un notevole impegno organizzativo, che conferma il legame sempre più saldo con il territorio e con il Macerata opera festival, un filo indissolubile color #verdesperanza, dal tema di quest’anno. Saranno circa cinquecento, in totale, gli affiliati al Rotary che assisteranno alle opere del cartellone 2018. Il club, inoltre, si è fatto promotore del “Progetto Fenice” volto a raccogliere fondi per le zone colpite dal sisma che ha permesso la realizzazione di un centro ad Arquata del Tronto.
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