di Giancarlo Liuti
Lo scorso febbraio il centro storico di Macerata e le periferie adiacenti alle mura sono stati teatro di violenze con colpi di pistola e qualche ferito fortunatamente non grave. Le cause? La nutrita e mal sopportata presenza di immigrati nigeriani e i bellicosi propositi di Luca Traini per vendicare l’uccisione della povera Pamela. Un riepilogo forse troppo sbrigativo, il mio, ma i giornali ne hanno riferito per giorni e non credo che sia il caso di tornare sui particolari di una vicenda di cui s’è ormai detto tutto.
E la tranquilla “Civitas Mariae” è stata molto turbata da questi fatti che l’hanno messa brutalmente di fronte al peggio del mondo attuale e alcuni intellettuali di vasta cultura e inclini all’esercizio quotidiano di denunciare ciò che a loro legittimo parere non va bene si sono chiesti se ad un così malvagio scherzo del destino non abbia contribuito qualche maceratese che per ingenuità, leggerezza o ignoranza della gravità degli eventi non li ha impediti pur avendone il potere e il dovere. Per cui, facendo leva anche su certe sue manchevolezze in tema di disciplina del traffico, pulizia delle strade o altro, le loro critiche si sono concentrate sulla persona del sindaco Romano Carancini, che se avesse amministrato meglio la propria città opponendosi, per esempio, all’arrivo di troppi migranti, lo spazio per certe malefatte si sarebbe grandemente ridotto. La responsabilità di quanto è accaduto, quindi, va in gran parte attribuita a lui. E siccome in qualsiasi brutta storia dev’esserci comunque un colpevole, stavolta il colpevole è stato trovato nella persona del sindaco in carica.
La qual cosa ha stupito lui, che in queste vicende c’era entrato soltanto – vale a dire ben poco e anzi nulla – per il fatto di essere sindaco. E ha stupito anche me, che da giornalista sono abituato, per quanto mi riesce, a valutar le cose pubbliche senza pregiudizi di carattere ideologico-politico o magari di antipatia personale. Per tutta una serie di ragioni che riguardano l’intero Occidente, è noto che oggigiorno, da Torino a Palermo, nessuna città italiana può dirsi priva di problemi relativi alla sicurezza dei propri abitanti. Dovunque c’è timore del presente e ancor più del futuro, dovunque si preferisce, la notte, stare in casa piuttosto che in strada. E figuriamoci a Macerata, dopo la storiaccia dell’uccisione di Pamela.
Ma prendersela col sindaco mi pare che c’entri come i cavoli a merenda. Io non ho alcuna intenzione, sia chiaro, di schierarmi in difesa di Carancini, col quale non ho rapporti se non di occasionale conoscenza. E sono convinto che vada fatta chiarezza sui presunti “business” di associazioni che si occupano di accoglienza. Mi limito a dire di non aver capito quale sarebbe mai la ragione, stavolta, di accusarlo. Forse della non trascurabile presenza in città di immigrati dalla pelle scura che con lo spaccio di droghe e altri reati determinano, rispetto al passato, un preoccupante calo dei livelli di sicurezza? Ma chi legge i giornali e guarda la televisione sa che tali questioni esistono in ogni città italiana ed è impossibile ridurle a zero. Darne la colpa ai sindaci, insomma, è come prendersela con loro per i disagi e i danni di un nubifragio o di un terremoto. Ma sono questi i tempi, signori, che ci sono stati confezionati dalla cosiddetta modernità e dobbiamo prenderne atto, magari pensando ai tanti vantaggi che da essa ci sono venuti per esempio in tema di salute fisica e della possibilità di guarire da innumerevoli malattie che fino a pochi anni fa ci si andava spediti all’altro mondo.
Mi auguro che Macerata... i maceratasi rispondino a questa domanda il giorno che saranno chiamati a votare..
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Io dico di NO.
Se si continua così la colpa sarà
dei cittadini di Macerata.
Vergognatevi ancora non si riesce
a sapere chi è il colpevole della
morte della povera Pamela,ora
festeggiamo il 25 Aprile, la libera-
zione da chi è da che cosa.
Riflettete.Macerata è cambiata in
peggio.Rifletta Liuti e rifletta
Carancini.
Se noi cominciamo a dubitare del fatto che Macerata sia la città di Maria (ma perché, Loreto lo è?)* facciamo un passo avanti, un passo verso la maturità civica.
*Casomai è Roma la città di Maria, c’è infatti il detto ‘cercare Maria per Roma’, usato quando si cerca qualcosa di difficile da trovare perché Roma è (meglio, era) pieno di donne di nome Maria.
Finalmente un’analisi più ampia
25 Aprile Liberazione dal fascismo.Macerata è sempre la stessa:le Mura,il Duomo,i Giardini,lo Sferisterio,il Corso,le Fosse.I Maceratesi sono cambiati?Si in peggio.Per Pamela sicuramente chi di dovere sta lavorando,ma di certo non troverà tracce che incolperanno il Sindaco anche se molti se lo auspicano.
Per Poloni. Lei è sufficientemente preparato per non sapere che non esiste solo un tipo di responsabilità: tra i vari suoi tipi si annovera la responsabilità politica, quella, nel caso in parola, proveniente dal non avere gestito fin dal primo momento, con la maggioranza e con il benestare dell’opposizione, il controllo preciso delle quote di immigrati da accogliere in città. Poi magari gli eventi (Pamela e Traini) ci sarebbero stati comunque, ma, come dice Benedetto Croce, ‘con i se non si fa la storia’.
Ma certo che la colpa è di tutti e di nessuno. O meglio, tolto Innocent Oseghale, dove a casa sua si è svolto l’orrore e di cui c’è addirittura chi dice ” ma mica ci sono le prove che sia stato lui a rifilargli le due coltellate, a farla a pezzi, a metterla nelle valigie e a portarle via. Di sicuro c’è solo che una sua traccia è stata ritrovata sul corpo e bisogna capire perché “. Fino a che non si comincerà a mettere in dubbio anche l’esame del Dna che come nel caso Borsetti dove anche lì qualcuno non è d’accordo per le varie vicissitudini in cui il campione analizzato è incappato. Allora possiamo dire che vista una certa incertezza ma che il colpevole va comunque trovato almeno fino a che tutto non sarà chiaro, cerchiamolo. Carancini? Ha permesso che Macerata si riempisse di rifugiati ben al di là di quanto la città si poteva permettere di ospitare facilitandone l’ingresso tramite il Gus che in fondo ha fatto quello che doveva fare: prenderli in custodia e poi buttarli in mezzo alla strada per l’avviamento al crimine dove si dice sia la mafia nigeriana a raccoglierli e a prendersi cura di loro con i metodi che essendo una mafia non possono certo essere quelli di un carmelitano scalzo che predica ispirato dai vangeli e dalla sua fede. Ho forse la colpa è mia che vengo a Macerata ad acquistare la droga perché c’è n’è tanta, di qualità e si può ragionare sul prezzo, anche per l’acquisto di grosse porzioni che poi posso a mia volta rivendere sapendo che ci sarà chi prendendo esempio da me farà sì che aumenteranno e spacciatori e tossici. Oppure allarghiamoci e diciamo che la colpa e della politica dell’accoglienza fatta dal Pd, ed è vero, in quanto fatta senza le dovute cautele. Ma se lo si incolpa ci sarà certo qualcuno pronto a difenderlo come difende Oseghale, Carancini, la mafia nigeriana e me. Insomma caro Liuti, possiamo dire con certezza una sola cosa: la colpa di tutto è stata del treno che arrivato per una volta in perfetto orario e stato perso da Pamela che poteva raggiungere Roma e vivere la sua vita e noi non avremmo mai saputo che cosa si può arrivare a concepire persino a Macerata, Città della Madonna. Il post può sembrare un po’ confuso, anzi con molte probabilità lo sarà come a distanza di due mesi la confusione invece di diminuire è aumentata e non diminuita e in città saranno in molti anche alla luce delle ultime notizie giornalistiche su prostituzione minorile e grandi interpreti a sperare che questa confusione diventi nebbia e deve essere cosi fitta che neanche con un coltellaccio si potrà tagliare.
bè, c’è stato un problema allucinatorio: aver visto Macerata come capitale della cultura, mentre era la capitale del degrado…
Caro Liuti, cosa ancora dobbiamo aspettare per fare chiarezza su questi presunti “business” dell’accoglienza che legano mani e piedi associazioni, sindaco, giunta, prefettura e ministero interni? Vorremo capire bene come sono stati gestiti i ns. soldi
Confermo l’ipotesi del Micucci che con un buon Avvocato anche Oseghale sarà difficile da condannare,figurarsi il Sindaco per moralità o immigrazione selvaggia.Dal suo commento potremmo essere tutti colpevoli,per sbagliare il voto,per non saper educare i figli,per non accorgerci di quello che ci circonda,per………………………………
Fermo restando che si dovrà cercare il movente del delitto e che si dovrà stabilire se Oseghale è stato l’assassino e il sezionatore…
Di Oseghale sappiamo solo che ha trasportato con un tassista abusivo i due trolley con i resti di Pamela, lasciandoli in bella vista sulla strada provinciale per Pollenza. Perché? Voleva, pure in presenza di un testimone, che venisse scoperto?
Voleva, quindi, forse appuntare i sospetti solo su di lui?
Inoltre, occorre essere esperti nel fare sparire le prove biologiche con la candeggina. Oseghale era un esperto in ciò? Allora è un genio… Quanti Maceratesi sarebbero stati capaci di usare la candeggina per fare sparire le prove biologiche dal corpo di un’assassinata?
Si è detto che il sezionamento del corpo presupponeva una conoscenza anatomica e di intervento chirurgico non comune. Quanti Maceratesi sarebbero stati capaci di sezionare un corpo in quella maniera?
Oseghale non parla. E non parlerà. Magari perché, parlando, potrebbe: primo, essere condannato; secondo: essere in pericolo di vita.
Siamo dei visionari se diciamo che per quanto sopra scritto potrebbe avere avuto una regia occulta, magari con intervento diretto, di individui collegati ad ambienti potenti, che devono rimanere nell’ombra.
Una sconosciuta ha parlato di festini a luci rosse con personaggi della Macerata Bene con giovani donne. Ciò coinvolge il personaggio di Pamela?
Infine, il criminologo Meluzzi prima fa dichiarazioni televisive in cui si parla di rituali… Poi viene a Macerata a celebrare solo un servizio religioso…
Questa storia finirà come quella del mostro di Firenze.
Le responsabilità politiche ci sono tutte (altre responsabilità le valuteranno la magistratura). Chi ha acconsentito ad un’accoglienza extracomunitari oltre i limiti minimi? I finanziamenti delle onlus, in particolare del GUS che il comune ha erogato sono seguiti a controlli amministrativi? La città che è diventata centro di spaccio e commercio della droga, era sotto gli occhi di tutti? Che l’accattonaggio generalizzato della città, in particolare davanti ai supermercati e chiese, era sotto gli occhi di tutti? Le violenze degli extracomunitari e il senso di insicurezza percepita dai cittadini, era sotto gli occhi di tutti? Cosa ha fatto l’Amministrazione guidata dal sindaco Carancini in merito? Ha chiuso gli occhi? Siamo sinceri ci sono responsabilità ben chiare che dovrebbe indurre l’Amministrazione a dimettersi, per il fallimento dell’accoglienza.
Quando, l’estate scorsa nella rubrica “Noi maceratesi” del Carlino, si è letto che un noto avvocato, recatosi con la figlia e nipotino/a ai giardini Diaz per avere un po’ di fresco, hanno dovuto assistere a qualcuna di queste risorse (sappiamo per chi), che cominciava a masturbarsi sulla panchina di fronte,in spregio a qualsiasi forma di civile convivenza: secondo me doveva essere più che sufficiente per un controllo continuo nel tempo, da far seguire da un repulisti generale, come si è visto dall’arrivo del nuovo questore. Il problema è che poi, nessuno avrebbe saputo o potuto espellere dal territorio certi figuri, perché sono le leggi che non lo permettono:quindi la politica. Ecco perché, ritornando al caso, responsabile non può non essere il primo cittadino che, nell’interesse dei suoi amministrati, almeno non frena quest’andazzo generale, ma nei fatti sembra facilitarlo. A Macerata come altrove.
Caro Meschini le sue come quelle di molti altri sono mere congetture che dovranno essere certificate da chi di dovere,cosi come le sensazioni di vivere tra il degrado e lo spaccio sono sue e non mie,cosi come non è detto che chi chiede elemosina faccia parte dei richiedenti asilo o immigrati richiesti dal comune di Mc.Visto che secondo lei molti cittadini sapevano tutto e non hanno fatto niente sono più colpevoli del Sindaco che forse ha agito in buona fede.Se non volete essere ipocriti con voi stessi non mescolate l’amministrazione della città con la macabra vicenda di Pamela, anche perchè sulla questione chi poteva dirci la Verità non c’è più e la Giustizia come al solito non accontenterà tutti.
leggendo alcuni commenti…sembra che qualche maceratese viva in realta’ sulla faccia nascosta della luna oppure in qualche realta’ alternativa.Comunque Liuti le colpe del “signor” sindaco sono conclamate bisogna poi aggiungere che questo elemento saggio non solo continua ad affermare che da noi non esiste un problema di sicurezza ne di spaccio ma da vero difensore della liberta’ di parola ed espressioni favorisce svolgimenti di manifestazioni sinistroidi mentre incita a bloccare ed ostacolare manifestazioni pacifiche di destra non rimembrando quale sia il suo ruolo istituzionale…e…vogliamo continuare??’
per quanto riguarda il multiculturalismo e l’immigrazione…
https://www.corriere.it/opinioni/18_aprile_23/noi-l-islam-tre-domande-quali-rispondere-5c7fae94-465b-11e8-9661-d18d4bfcda1f.shtml
Non siamo proprio sicuri che è tutta colpa sua,ma per sicurezza meglio cambiare sindaco.
Ho letto soltanto adesso, durante una sorta di “zapping” informatico in questa fredda e umida serata di metà maggio, l’ articolo del Dott. Liuti, come sempre lucido ed equilibrato nei suoi giudizi, che condivido in pieno.
Non sono un difensore del Sindaco a prescindere, ma a mio parere le colpe della situazione, se ci sono, andrebbero ripartite quanto meno in tre.
A pochi metri dal palazzo comunale hanno sede due organi di emanazione statale, Prefettura e Questura, che forse qualche titolo per intervenire nella questione lo avrebbero avuto.
Il Sindaco è inadempiente, inefficace, inadeguato ? Benissimo, ma il Prefetto non è forse lì come rappresentante e “longa manus” del Governo con il compito di sovraintendere e garantire il buon funzionamento di tutte le amministrazioni locali della Provincia?
E il Questore non è forse il responsabile provinciale con specifica competenza per la pubblica sicurezza ?
Addossare ogni colpa soltanto al Sindaco mi sembra quanto meno inesatto.