Mario Pianesi
di Gianluca Ginella
Psico setta macrobiotica, tra le contestazioni a Mario Pianesi anche il fatto di aver richiesto prestazioni sessuali per ottenere “la sua energia positiva”. Quattro gli indagati nell’indagine delle procure di Forlì e Ancona, oltre a Pianesi, la moglie Loredana Volpi, e due membri (ma entrambi ieri hanno lasciato) de Un Punto macrobiotico. A tutti viene contestata l’associazione per delinquere volta a compiere una serie indeterminata di reati contro la persona e la libertà individuale (minacce, maltrattamenti, esercizio abusivo della professione, riduzione in schiavitù) a loro volta strumentali per commettere illeciti di tipo fiscale. A Pianesi e Volpi vengono contestate una serie di reati volti alla riduzione in schiavitù.
Pianesi, dice l’accusa, si avvaleva del suo carisma e notorietà alimentata «da asseriti studi scientifici, presenza mediatica, iniziative filantropiche», vicinanza a personaggi di livello mondiale, convegni e lauree honoris causa avvicinavano o facevano avvicinare persone che si approcciavano alla sua filosofia individuate tra le più vulnerabili e problematiche o in difficoltà, o di carattere debole che venivano inserite all’interno della struttura, «plasmate sul piano psicologico in modo da condizionare in modo continuativo la vita personale, sessuale, la scelta del partner, le preferenze alimentari, la libertà di movimento e di residenza, la libertà economica, e in definitiva limitarne fortemente l’autodeterminazione». I Punti e centri macrobiotici venivano usati per attirare e reclutare adepti sui quali poi cominciava il condizionamento. Inoltre, la procura parla di un inserimento graduale di Pianesi nelle dinamiche familiari degli adepti, «finalizzato a screditare gli uomini in quanto non sufficientemente aderenti al credo e nel prospettarsi, avvalendosi del suo carisma, come supporto e punto di riferimento delle donne e nel richiedere “massaggi” a domicilio e prestazioni sessuali affinché potessero acquisire la sua energia positiva». Poi ci sono una serie di cose che avvicinavano più o meno al maestro. Le cose inopportune erano: andare a ballare, ascoltare musica, usare internet, usare smartphone, ridere troppo o a voce troppo alta, usare vestiti di colore viola, verde o rosa. Per le donne indossare gonne corte, stivali o tacchi alti, tingersi i capelli, truccarsi, lavarsi nel periodo mestruale. Per gli uomini tenere barba, baffi, capelli lunghi. Poi andare in palestra. Imprescindibili invece i versamenti di denaro all’associazione o al maestro. Infine a Pianesi, Volpi e a Giovanni Bargnesi, formale titolare dell’associazione e componente della segreteria, viene contestata l’evasione dell’Ires per il 2013 (90mila euro) e di 78mila euro per il 2015.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Quello che sta accadendo sembra solo la punta di un iceberg di proporzioni gigantesche con intrecci ancora tutti da scoprire sia a livello nazionale che internazionale.
Ecco, la ciliegina sulla torta!
Riflettete gente su l’effetto “ Papillon “, quello che se in mezzo all’atlantico passa una farfalla e sfiora con un battito d’ali facendo una piccola increspatura sull’ oceano liscio come l’olio, qualche tempo dopo, c’è un tornado che si abbatte sui Caraibi.
il 16 giugno 2016 alle 20:05
Fallimento ? ma di che parli, Rapanelli? Devo aspettare che cambi idea come spesso cambi, o devo risponderti subito, adesso? Se preferisci ti rispondo subito. Io mangio a casa mia, come mi pare e piace,. tu mangia dove ti pare e piace, basta che tu sia onsapevole di incrementere “l’imbrolliccamento” di chi si arricchisce sulla pelle di chi non sta bene di salute psico-fiisica. Cia a te e a tutta all’associazione UPM.
il 17 giugno 2016 alle 17:07
Se non perdo tempo a raccontare la mia esperienza disinteressata e non richiesta (probabilmente a differenza dei testimoni qui sopra) su quello che ho visto, sentito e vissuto all’interno di questo cosiddetto movimento per 10 anni è perché facendo due conti, ho già speso 2 minuti per scrivere questo, e sono già questi immeritati. Auguro a tutti i commentatori di proseguire ognuno per la loro strada fino alla fine dei giorni, siete su quella che fa per voi. Curioso però che testimonianze di persone diverse sembrino scritte in maniera analoga, stesso modus operandi: problemi che avevo nel lontano 19xx – la mia opinione dell’epoca – la cura disinteressata – il lieto fine in stile Studio Aperto e un bel “Grazie Mario” con uno o due punti esclamativi. Straordinari.
il 17 giugno 2016 alle 18:31
Per Roberto. Ho capito il tuo commento. Talaltro ho conosciuto qualcuno che ha avuto le stesse esperienze al suo interno.
chi ha deliri di onnipotenza usa il sesso come mezzo per…il volto del guru parla chiaro.
WORKING IN PROGRESS: ovvero inchiesta della procura in costante peggioramento con altre ipotesi di accuse come dal titolo dell’articolo.
Per Ciccarelli. Infatti l’uomo che non riesce a contattare le donne va a fare un guru. Tuttavia Pianesi è una brava persona.
Micucci, parli chiaro, per favore.
Iacopini sempre tardo. Sotto la cenere qualcosa già covava. Leggi i commenti, pro e discordi.
https://www.cronachemaceratesi.it/2016/06/14/a-san-ginesio-convegno-sulletichetta-di-mario-pianesi/820486/
iacobini, che pianesi sia una brava persona e’ fuori di dubbio: se lo dice lei!
Se pianesi e’ innocente lo decidera’ la magistratura e in secondo luogo direi che le accuse cominciano ad essere gravi e numerose non vorrei che ci fosse un fondo di verita. Come sempre nel nostro bel paese tutto si risolvera a tarallucci e vino grazie alla bravura degli avvocati che chiaramente saranno di un certo livello visto il “prestigio” e credo le “disponibilita” di chi li ingaggia
brava persona non significa niente, le indagini chiariranno le accuse mosse contro questa piramide piena di aree grigie