I 5 stelle dilagano, Emiliozzi gongola:
«Ora porteremo le Marche a Roma»

CIVITANOVA DOPO IL VOTO - Intervista alla candidata eletta nell'uninominale della Camera dopo una sfida all'ultima scheda con l'assessore leghista Cognigni: «Non penso solo a me, io nel progetto ci credo davvero, sono un'idealista»

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Mirella Emiliozzi

 

di Laura Boccanera

Ieri mattina era un’insegnante, stamattina invece si è svegliata parlamentare, «ma sono ancora un’insegnante, domani andrò a lavorare, è anche un periodo delicato dell’anno», dice Mirella Emiliozzi, civitanovese, eletta alla Camera per il Movimento 5 stelle. L’attivista pentastellata, 49 anni, ancora non è pienamente consapevole di ciò che la attende, ma la gioia per il risultato del Movimento e non solo personale è grande. «Non penso solo a me, io nel progetto ci credo davvero, sono un’idealista – racconta dopo la sbornia di euforia e l’adrenalina che oggi non le ha permesso di dormire e riposare – sono contenta che le nostre proposte siano passate tra la gente, non ho mai fatto una campagna elettorale aggressiva e la gente ha apprezzato». Mirella Emiliozzi, 49 anni, insegnante, sposata (proprio l’anno scorso i fiori d’arancio con l’imprenditore Andrea Pellegrini) ha ottenuto il 37, 18% delle preferenze nell’uninominale della Camera. Un testa a testa che è durato fino all’alba quello che l’ha contrapposta all’altro candidato dato per favorito, Giuseppe Cognigni della Lega, che si è fermato al 35,38%. «E’ stata una notte lunghissima, stamattina solo è arrivato il risultato e sono rimasta alzata ad aspettarlo, poi è stato impossibile dormire, troppa adrenalina, ho ricevuto tanti messaggi di stima e affetto, anche da parti contrapposte e questo mi fa enorme piacere perchè significa che il mio modo di fare campagna elettorale, portando avanti il programma e le proposte, senza acredini di parte è stato ripagato dal rispetto degli avversari».

camera-civitanovaTra i messaggi di buon lavoro anche quello del sindaco che con un post ha fatto un in bocca al lupo alla concittadina: «Congratulazioni a Mirella Emiliozzi per il successo elettorale che ha ottenuto e per il prestigioso incarico che ricoprirà. Essere deputato è un ruolo che poche persone hanno l’onore di rivestire e lei ne è certamente degna. Conosco e stimo Mirella per la sua serietà e la sua integrità morale che ho constatato durante la passata esperienza in Consiglio Comunale, quando abbiamo lavorato insieme tra le fila dell’opposizione. Sono certo che svolgerà ottimamente la sua funzione e che continuerà ad avere a cuore Civitanova e il nostro territorio. Sicuramente, per un obiettivo comune, sarà possibile collaborare e ottenere importanti risultati».

E Cognigni, superato al fotofinish, l’ha sentito?

«No, ma in realtà l’ho conosciuto di persona solo ieri per caso al bar, si è avvicinato lui, mi ha salutata, si è presentato e mi ha fatto un in bocca al lupo che ho ricambiato, l’ho molto apprezzato».

Ora è una deputata, che farà domani?

«Mah, per ora sono e resto un’insegnante, andrò a lavorare, poi cercherò di capire come funziona, ma al momento sono tanto contenta non solo per il risultato personale, ma perché siamo arrivati, andremo in 12 alla Camera, le Marche saranno davvero degnamente rappresentate ora, partiamo massicciamente per fare decollare le Marche a Roma, una regione da sempre sotto stimata, io ci credo che le cose possano davvero cambiare. Non abbiamo la bacchetta magica, ma farò del mio meglio, le capacità ho capito che non mi mancano, credo di poter fare cose buone».

28783099_1714863911938825_8520263789465083831_n-225x400Mirella Emiliozzi è la seconda civitanovese a sedere tra i banchi del Parlamento. Negli anni 80 prima di lei, un’altra donna, Rosella Palmini eletta col Partito comunista, una donna cresciuta nel Pci e che di politica ne masticava parecchia, come si trova a prenderne il testimone?

«Beh testimone con il partito comunista no, però so che è stata una grande donna che ha fatto molto per questo territorio e farò del mio meglio anche io per rappresentarlo».

Tra i temi che saranno affrontati sicuramente Bolkenstein e terremoto. Già con la presenza di Luigi Di Maio i balneari civitanovesi avevano richiesto la posizione del M5s sulla direttiva europea.

«Non abbiamo promesso ai balneari cose che non potevamo mantenere – ha spiegato – io qui ci vivo, non sono una paracadutata e frottole non ne racconto. Sulla Bolkenstein si tratterà di dover modificare tavoli e leggi che sono già chiuse e decise. E’ chiaro che difenderemo ciò che è nostro, ma la questione è complicata, proporremo una proroga».

E poi l’impegno sul terremoto e sulla difesa del territorio.

«La politica deve essere superiore alle lungaggini burocratiche, in questi giorni il mio pensiero era con chi viveva nelle casette sommerse dalla neve, serve un testo unico per le emergenze».

Ma per questo ci sarà tempo, stasera intanto alla sede del Movimento è festa con i militanti e con chi vorrà partecipare. E poi probabilmente ci sarà da posticipare ancora quel viaggio di nozze che la politica ha momentaneamente fatto sfumare. Era previsto all’inizio di gennaio, poi le parlamentarie hanno procrastinato la partenza. Quando sembrava ormai fuori dai giochi, («mi ero candidata, ma avendo svolto sempre attività politica nel mio comune e concentrandomi su Civitanova, nel resto della Regione ero poco conosciuta e non ho ottenuto preferenze sufficienti») la convocazione per l’uninominale e l’elezione e per ora, pare, niente luna di miele. Ma forse è poco male, all’alba per la Emiliozzi le stelle anziché tramontare sono più luminose che mai. 



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