Da sinistra, il procuratore Giovanni Giorgio e il comandante della squadra mobile Alessandro Albini
di Gianluca Ginella
Passeggiava lungo viale Trieste insieme ad alcuni connazionali, da giugno però la polizia lo stava cercando nell’ambito di una indagine su di un gruppo di nigeriani che spacciava, a Macerata e in provincia, dall’eroina alla cocaina all’hashish. Ieri sera intorno alle 23 si è conclusa la latitanza di un nigeriano ritenuto elemento di spicco del gruppo e che era in procinto di lasciare l’Italia per raggiungere il Nord America. Gli vengono contestate cessioni di eroina e cocaina per 1,5 chili nel solo centro di Macerata. L’operazione è della Squadra mobile di Macerata, diretta dal vice questore aggiunto Alessandro Albini. Il nigeriano è uno degli indagati dell’operazione Revenant e delle successive diramazioni (Revenant 2 e Blake) che hanno posto sotto la lente qualcosa come 11mila cessioni di droga nel centro di Macerata. Un traffico gestito dal gruppo nigeriano che trattava ogni sorta di droga: dall’eroina all’hashish.
Una indagine partita dall’analisi degli spostamenti di consumatori di droga che dalla costa avevano iniziato a muoversi a Macerata. Le indagini hanno poi consentito, nell’operazione detta Revenant 2, di individuare un nigeriano, detto Blake, 34 anni, ritenuto l’uomo che gestiva il traffico di droga i cui telefoni sono stati messi sotto controllo. Da qui era nata una terza operazione, detta proprio Blake, che ha portato all’arresto dell’uomo, trovato in un albergo di Macerata. Le tre operazioni della Mobile di Macerata, coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio e dal sostituto Claudio Rastrelli, hanno portato a iscrivere 18 persone nel registro degli indagati di cui 9 arrestate. All’arresto era però scappato il nigeriano finito in manette questa notte. L’uomo si era spostato da Macerata e aveva vissuto negli scorsi mesi in alcuni comuni del Nord Italia. Questo in base a indagini della Mobile che hanno avuto notizia che il nigeriano da qualche giorno era tornato a Macerata da dove pianificava di partire a breve per il Nord America. Gli uomini della Mobile hanno dato una accelerata alle indagini e con operazioni mirate, finalizzate a far riuscire allo scoperto il nigeriano, sono riusciti a fermarlo. Intorno alle 23 una pattuglia della questura lo ha localizzato in viale Trieste. Era in compagnia di suoi connazionali (risultati estranei ai fatti) e stava andando in una abitazione lì vicino dove avrebbe poi trascorso la notte.
Secondo gli inquirenti l’arresto dell’uomo rappresenta un risultato particolarmente significativo nella lotta alla droga nella zona del Maceratese. L’uomo è considerato dagli inquirenti un elemento di spicco della criminalità nigeriana presente a Macerata. Gli uomini della Mobile nel corso dell’operazione Revenant avevano ricostruito cessioni di droga effettuate dall’uomo ad oltre 40 persone nel solo centro cittadino per un totale di oltre 1,5 chili tra eroina e cocaina.
(Servizio aggiornato alle 15,25)
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Mi viene pensato che fino ad oggi a Macerata non vi era la volonta’ di affrontare il problema droga e prendere determinate decisioni !!
A me viene pensato pure che le forze dell’ordine, con tutte le emergenze rapine, poi con l emergenza terrorismo ora con l emergenza droga (non xkè prima non ci fosse ), hanno dovuto dare delle priorità. Ora è evidente che stanno implementando gli sforzi verso il contrasto dello spaccio. Devo pure dire che a volte vedere fermare persone anziane e controllarle come fossero quasi dei ricercati, oppure accanirsi a fare multe assurde fermando gente normale pure sulle rotonde o sulla superstrada, mi ha fatto quasi pensare ad un assenza di strategia dall alto. Penso,sono quasi sicuro, che legalità e la nostra sicurezza passeranno attraverso investimenti in infrastrutture tecnologiche usufruibili dalle varie forze dell ordine. Però è pure ora,anzi è tardi, che chi va dentro con prove certe per spaccio o rapina o violenza di qualsisi genere, debba avere una sola certezza per anni ed anni: la galera ed il recupero senza alcuno sconto di pena.
La lettura da dare a questa accelerazione contro il crimine legato al mondo della droga è duplice: l’orrendo delitto di Pamela e la preoccupazione della sinistra di governo di prendere una “legnata” in termini di consensi elettorali, altrimenti perché si è lasciata incancrenire la situazione della nostra provincia sminuendo e facendo finta di non vedere ? Inoltre ci sono diverse forze politiche tutte di sinistra che hanno nei loro programmi la legalizzazione delle cosiddette droghe “leggere” e conseguente depenalizzazione, quanto di più sbagliato!!! Per rendere stabile e non episodica la lotta contro la droga bisogna cambiare il manico politico di chi governa il paese !!!
Carabinieri e polizia sanno far bene il loro mestiere basta che li si lascino fare senza arrestare o colpevolizzare loro invece che i criminali
Sig. Castellucci ma la droga è arrivata in Italia solo negli ultimi cinque anni?
Quando c’era Berlusconi al governo non esisteva?
Non facciamo di ogni articolo una diatriba politica perché io la droga me la ricordo da sempre e non c’ho più vent’anni!!!
Che sia un problema serio e non sia facile combatterlo siamo d’accordo ma che sia colpa di uno o di un altro partito quella che ce ora non credo proprio.
Piuttosto è ora che TUTTA la politica affronti il problema con quattro mani perché siamo arrivati a dimensioni non più sopportabili.
Fino a qualche tempo fa Polizia e Carabinieri avevano per l’emergenza due numeri distinti, 112 e 113. Ora ce n’è solo uno, il 112 (che serve anche per i vigili del fuoco e per le emergenze mediche). Sarebbe un vantaggio per la sicurezza il fatto che l’unificazione ma, si fermasse al numero di telefono, ma, come c’è già in Francia e in Germania, si estendesse alla ‘divisa’, quella delle “Forze dell’Ordine”.
Ma se al Nigeriano macellaio di Pamela avevano dato 4 mesi poi ridotti a due per spaccio a questa brava persona quanti giorni danno di galera?
pure questo era del gus?
Si vero LA droga è sempre esistita..ma Prima Veniva soprattutto cinsumata da chi aveva soldi perchè costava 10 volte di piu..ora può permettersela anche un 14enne con il rischio che è tagliata male.
Adesso le forze dell’ordine hanno le mani più libere. Speriamo che non sia un fuoco di paglia e che tutto finisca a dopo le elezioni…
Attenzione, cari politici, o le cose si fanno seriamente per risolverle, o ci ritroveremo sempre con nuovi Traini, meno impulsivi e più efficaci…
Quindi le forze dell ordine stanno facendo il gioco della sinistra? Stanno contrastando criminalità e spaccio sennò la sinistra prende una batosta elettorale? Io penso che non sia così : la sinistra questo giro prenderà una batosta pure se venissero arrestati tutti gli spacciatori domattina e penso che chi la pensa così stia insultando le forze dell ordine. Penso anche che la legalizzazione delle droghe leggere, sia un primo passo serio per controllare questo fenomeno. Molti sono convinti che non essendoci una regolamentazione, il fenomeno sia meglio sotto controllo. I fatti smentiscono questa impostazione. Sarebbe come dire che in Italia non cè la prostituzione perché non cè una regolamentazione: in Italia cè eccome la prostituzione. La non regolamentazione di droghe e prostituzione è un contentino,mi dispiace dirlo,ad ambienti “rigidamente cattolici e rigidamente ideologizzati…” per fare in modo di saziare questi impulsi di una parte della società che non ha mai messo in discussione il modo di pensare e di vedere la società. Ci sarà sempre la droga, la prostituzione e il clandestino o immigrato: lo stato dovrà fornire sicurezza e una efficace gestione di questi fenomeni. Faccio una piccola battuta: per la prostituzione intellettuale lo stato non potrà fare nulla.
Se il nigeriano era latitante da un anno evidentemente aveva una rete di amici che lo nascondevano. Oggi sono detti ‘ estranei ai fatti” una volta si sarebbe verificato se fossero imputabili per favoreggiamento.Temo che questo tipo di criminalità abbia fatto un passo ulteriore che facciamo fatica a riconoscere.
Per Rapanelli. Forse bisognerà convincere i politici a non avere più paura delle forze dell’ordine e a rivedere la norma che regola l’immunità parlamentare.
Lancio una provocazione
E se la si liberalizzasse ??????
Per Brunetti. Oltre alla domanda dovrebbe farsi la risposta.
@ iacobini la prima risposta che mi viene in mente così su due piedi è che forse avremmo lo stesso numero di drogati ma anche meno morti e sicuramente nessun spacciatore.. Ma so che la cosa è irrealizzabile.. troppi interessi di troppe persone …La chiudo qui perchè la tematica richiederebbe altre sedi di confronto..
@Brunetti. Faccio l’esempio del servizio taxi. Non c’è dubbio che i tassisti svolgono un lavoro perfettamente legale. Eppure ci sono, peraltro fianco a fianco, privati (= conducenti senza licenza) che, a prezzi tutt’altro che convenienti, svolgono indisturbati quel medesimo lavoro.