Ave Maria a lezione (video-interviste)
gli studenti bocciano la prof:
“Siamo un’università laica”

MACERATA - Dopo il caso della preghiera della professoressa Clara Ferranti, ecco le reazioni dei ragazzi di Unimc davanti ai nostri microfoni: la maggior parte condanna la scelta, considerata quantomeno inopportuna: "Ha fatto bene il rettore a chiedere scusa a nome di tutti". Eleonora Ciccola era presente venerdì pomeriggio in quell'aula: "Non l'ha imposta. Sì certo non era il luogo adatto e qualcuno si è sentito offeso ma la risposta è stata un po' esagerata"

- caricamento letture
Le reazioni degli studenti al caso dell'Ave Maria
Eleonora-Ciccola

Eleonora Ciccola

 

 

(video di Gabriele Censi, di Marco Cencioni)

Una condanna, senza appello. Una scelta inadeguata e inopportuna. Le reazioni degli studenti sul caso della professoressa Clara Ferranti che ha invitato ad un momento di preghiera durante la sua lezione in un’aula universitaria (leggi) vertono su un punto chiaro: ha sbagliato. Certo, forse alcune reazioni sono state spropositate e eccessive, in fondo si è trattato solo di 20 secondi di Ave Maria. Ma chi vive Unimc tutti i giorni non ha dubbi: è un luogo laico e tale deve rimanere. Cm Tv ha raccolto diverse testimonianze tra gli studenti, cattolici e non, a partire di chi venerdì pomeriggio era presente in aula. Eleonora Ciccola racconta come è andata, mentre prende appunti nel cortile di Palazzo Ugolini, “Cortile della Costituzione” si legge nella scritta sopra la fontana. La Costituzione evocata a difesa della laicità dagli studenti che hanno sollevato il caso. “La professoressa è vero che ha chiesto questa preghiera ma non l’ha imposta – ricorda la studentessa –  ha detto ‘chi non è credente si limiti a stare in silenzio per rispetto di chi ci crede’. Non ha detto per forza tutti dobbiamo pregare insieme, alla fine qualcuno si è sentito libero di andarsene ma non è vero che lei li ha guardati male come qualcuno ha scritto. Sì certo non era il luogo adatto e qualcuno si è sentito offeso ma la risposta è stata un po’ esagerata. A me non ha dato fastidio, sono credente ma è una cosa personale”.

 

ave-maria-studenti-2-650x433

Gli studenti intervistati

 

E così mentre la città sembra divisa, ieri è stato il rettore in persona a riprendere la prof, parlando di un “atteggiamento improprio e censurabile”, oggi il vescovo Nazzareno Marconi ha ringraziando chi ha protestato per aver ricordato la potenza di una preghiera (leggi l’articolo), gli studenti sembrano compatti: un episodio da non ripetere.  “Ci ha lasciato allibiti,  sono d’accordo con la posizione del rettore e aspettiamo le scuse anche della professoressa” dice Ludovica Connicella. Laura Pietrella: “Non mi sembra un gesto che possa ferire così tanto la sensibilità di una persona”. “Credo che non si debba fare in un università pubblica” dice Marta Pallocchini. “Non è il luogo più adatto” ribadisce Fabio Pietrella. Giovanni Chiodi: “Io pregavo quando frequentavo il seminario, era essenziale ma era un altro contesto”. Federica Di Cecco: “Non si sarei unita alla preghiera, non perché non credo ma per il luogo”.

La prof inciampa sull’Ave Maria, bufera sulla preghiera in aula Il rettore: “Chiedo scusa”

Ave Maria a lezione, il vescovo: “Grazie a chi ha protestato, ci ha ricordato la forza della preghiera”



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
Podcast
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X