di Laura Boccanera
(Foto di Federico De Marco)
Si è parlato dell’incontro in prefettura, delle misure per la sicurezza e, richiesta dal pubblico, di cosa la prossima amministrazione vuol fare per Civitanova Alta. Nel salone parrocchiale San Paolo ieri sera i candidati sindaci hanno risposto all’invito dell’Anpi per il confronto sulla sicurezza moderato dalla presidente Anita Pantanetti. Assente Fabrizio Ciarapica che invece si trovava alla festa della coalizione al ristorante Officina di Civitanova con tutti i candidati delle sue liste e con l’onorevole Mario Mauro. Un confronto che non ha fornito elementi di novità rispetto al dibattito già sviscerato dai candidati sul tema della sicurezza. Dell’esiguità dell’organico delle forze dell’ordine ha parlato il candidato pentastellato Stefano Mei che ha proposto in caso di vittoria il rafforzamento delle assunzioni con 4 vigili nel primo anno fino ad arrivare al numero stabilito dalla legge di un vigile ogni mille abitanti.
Deluso dall’incontro col prefetto: «ci ha suggerito di mettere grate, allarme e inferriate alle finestre, è il fallimento dello Stato» ha detto. Il sindaco Tommaso Corvatta a giorni fornirà i dati aggiornati sui reati, richiesti alla prefettura, ma ancora non pervenuti. Nel suo intervento si basa su quelli del 2014: «pur di fronte ad una diminuzione dei reati dai numeri ufficiali aumenta il senso di insicurezza e i furti hanno una risonanza mediatica e sociale maggiore a cui si aggiunge la diffidenza verso chi è diverso». Tre gli assi di intervento previsti da Corvatta vigilanza e repressione, bonifica dei luoghi e collaborazione dei cittadini tramite controllo del vicinato. «La sicurezza va affrontata con coraggio – la posizione di Dimitri Papiri – la prima finestra rotta è il mendicante». Ma si è parlato anche di schiamazzi, degrado e pulizia e movida molesta: «la città deve investire sulla pulizia – la posizione del candidato Ghio – Macerata spende più di un milione di euro, Civitanova 300mila. Dobbiamo capire che tutto il centro di Civitanova è un locale all’aperto e che i problemi sono diffusi, occorre vigilanza condivisa fra i vari proprietari dei locali e una maggiore illuminazione pubblica che elimini i coni d’ombra». Più drastico Papiri che chiede di spostare il Donoma. Propone a contrasto degli abusivi telecamere e multe a chi acquista prodotti contraffatti Stefano Mei. Legalità fortemente legata alla questione sicurezza secondo la candidata donna Giovanna Capodarca che ricorda l’intervento di Piercamillo Davigo.
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Ci vuole un bel coraggio a dire che i reati sono in calo, qualunque cosa possano dire documenti provenienti da qualsiasi parte. Poi parlare di vigilanza dopo aver dato prova di assoluta ” cecità ” per cinque anni ha un che di malato, artefatto e per niente affidabile come concetto. Per non parlare dell’uso della parola repressione dopo non aver mai fatto niente. Immagino che vedremo presto nella sciagurata ipotesi di una rielezione, carri armati per le strade tipo Ungheria, Cile, Argentina, Grecia ecc. Tutti gli altri hanno detto cose sensate. Ah, il controllo del vicinato, sarà sicuramente inutile dopo il consiglio di mettere le sbarre alle finestre con magari filo spinato attraversato da qualche migliaia di volts e un paio di cagnacci addestrati e con la bava alla bocca dentro casa. Si consiglia di assicurarsi che le due amabile bestiole non siano sorde, cecate e affamate prima di fare rientro alla magione e d’inverno attenzione ai raffreddori.
L’articolo e i suoi contenuti lasciano trasparire parzialità evidenti.
I miei contenuti espressi come candidato sindaco non sono stati riportati al contrario di quanto accaduto per altri.
Fortunatamente i civitanovesi sanno leggere e potranno confermare quanto dico.
E poi chiamatemi un’altra volta cosa ne penso della differenza di genere.