L’enologo Roberto Potentini
di Marco Ribechi
La casa resiste al sisma ma la famiglia viene sfrattata dall’Enel. Un errore di procedura da parte del fornitore elettrico ha costretto l’enologo Roberto Potentini, maceratese residente a Matelica, ad abbandonare la propria abitazione lasciata al buio e senza riscaldamento per l’interruzione della fornitura elettrica. Con lui ad essere sfollati anche la moglie e tre bambini di 4, 5 e 7 anni, di cui uno malato di bronchite. Il disagio arriva a 10 giorni di distanza dal grande blackout che ha colpito la provincia (leggi l’articolo) «L’Enel è peggio del terremoto – spiega Potentini – Non solo ha interrotto senza motivo l’erogazione del servizio in una casa agibile ma nessun dirigente o impiegato è in grado di risolvere un errore dovuto al loro sistema. La soluzione che mi propongono è di rimanere 15 giorni al buio e al freddo e poi fare un nuovo contratto a mie spese. E’ una situazione assurda e incredibile».
(Foto d’archivio)
Il 2 febbraio alle 11.30 circa la famiglia, residente in campagna in vocabolo San Venanzo a Matelica, ha subito l’interruzione della fornitura elettrica. «Sul contatore è apparsa la scritta ‘Cessata’ – spiega Potentini – telefono a Enel distribuzione e mi comunicano che hanno staccato definitivamente la corrente su mandato del mio fornitore di elettricità Eni. Le bollette però sono tutte pagate con addebito automatico in banca. Risulta, dopo 4 ore di numeri verdi, che il distacco è partito su mia richiesta». E una richiesta è stata effettivamente inoltrata ma per un altro appartamento, sempre di proprietà di Potentini. «E’ riferita a un mio appartamentino in centro storico a Matelica, reso inagibile dal terremoto – continua l’enologo – Dopo altre ore di ricerca e una corsa al punto Eni di Fabriano non sono riuscito a risalire al responsabile dell’errore. Analizzando le precedenti bollette credo che l’errore sia stato commesso da Eni». A questo punto però inizia la parte più inverosimile di tutta la vicenda: «Evidenziato l’errore, nessuno, né Eni né Enel distribuzione, riesce a bloccare il processo di distacco – spiega Potentini – Era troppo freddo e abbiamo dovuto abbandonare la casa e trasferirci da parenti a Macerata nonostante la nostra abitazione sia agibile. Avevo addirittura comprato una roulotte che usiamo per precauzione, quando non riusciamo a dormire tranquilli, ma anche quella è inutilizzabile perchè collegata all’elettricità e al riscaldamento della casa».
La recente nevicata a Matelica
A pesare però non è tanto l’errore ma il disinteresse mostrato dall’azienda nei confronti dei propri utenti: «Lo scandalo è che nessun dirigente si è preoccupato di aiutarci – conclude Potentini – Enel Distribuzione ha staccato un contatore corrispondente ad un altro indirizzo e si è assolutamente disinteressato delle conseguenze, anzi sono anche stato trattato con maleducazione. L’Eni invece mi informa ufficialmente che devo rifare un contratto, con relative spese di allaccio, e se ne parla forse tra 15 giorni. Ora siamo accampati da parenti ma siccome siamo in cinque credo che andrò in albergo. Poi lunedì dobbiamo tornare a Matelica perchè i bambini devono andare a scuola, e per giunta uno ha anche una forte bronchite. I miei figli mi dicono che Enel Distribuzione ed Eni sono ancora più cattivi e potenti del terremoto perchè rifiutano aiuto ad una famiglia con tre minorenni lasciando per errore senza corrente una civile abitazione per un periodo indefinito, a fronte di bollette tutte e sempre pagate. Dove non potè il terremoto, poterono Enel Distribuzione ed Eni».
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Sono dei geni!!!
In che paese viviamo, questi dirigenti ENEL dovrebbero vergognarsi essere cacciati a calci in c##o, che vergogna!!!!!!!! mi auguro per questa famiglia che tutto si risolva nel più breve tempo possibile e non deve pagare niente, poveri noi, sempre peggio.
Io invece e tre mesi che li chiamo per stacare la corente non me la stacano
Ma ci stanno con la testa questi dell’ enel o pure gli ha fatto male il terremoto???
roba da matti
Che m**** vergognaaaaaa
Premessa tutta la mia solidarietà a questa famiglia,io con l’Eni, dopo aver lottato per tre anni per un loro errore, ho pagato quanto dovuto e chiuso il contratto.
A distanza di un anno mi hanno chiesto altri soldi,su che base non si sa!!!
Nessuno sa darmi spiegazioni in merito.
Sono una cosa inconcepibile!!
Forse il sig. Potentini non ha usato il PDR come riferimento non equivoco della propria fornitura, tuttavia è pazzesco che l’ENEL non abbia fatto subito retromarcia rimediando all’errore.
Gli sbagli accadono purtroppo, e come si reagisce che fa la differenza
Ci sono ca 300 Trader non solo Enel…e-distribuzione riceve gli ordini di distacco o altro
Sig. Potentini forse con una P38 i tecnici dell’enel e/o eni vedi come corrono per il riallaccio. E’ ora di finirla con “nessuno è responsabile”! Chi sbaglia paga! Io abito a Macerata ed anche al sottoscritto è stata tolta per oltre 20 ore il 18 gennaio scorso l’energia elettrica e la casa era 13°, sono dovuto andare in albergo, avevo anche l’influenza. E’ ovvio che ho telefonato all’enel (3 volte) la prima hanno risposto da Venezia la seconda ancora da Venezia la terza da Bari (posso fornire i ticket relativi) La quarta telefonata non l’ho fatta perchè molto semplicemente li ho minacciati. Questa è l’Italia. Una nazione volta al solo interesse finanziario sia privato (ENEL, ANAS, FF.S., ENI, BANCHE ) che pubblico con tutte le partecipate degli Enti pubblici e servizi in “outsourcing”, così a rimetterci è il povero cittadino magari abbindolato dalle continue telefonate per migrare da questo o quest’altro fornitore di turno. Sig. Potentini tutta la mia solidarietà, alzi la voce, perchè solo così, oggi forse, si può ottenere ciò che un tempo era la normalità.
A me hanno staccato un’utenza aziendale pagata.Sono andata per tre giorni al punto Eni di Piediripa senza successo e incontrando impiegate “maestrine” o sgarbate. Ho cambiato subito gestore, quello che sta a Muccia, vicino al metano dove c’è un’impiegata, Patrizia, gentilissima, disponibilissima e non ho avuto più problemi.
d’accordissimo con il signor claudo fabbrizio p38 e 10 caricatori di ricambio