di Claudio Ricci
Macerata dovrà attendere almeno per il momento i 12 milioni del governo per il progetto Orti (Occupazione, rigenerazione, territorio, innovazione), per la riqualificazione del centro fiere di Villa Potenza (leggi l’articolo). Nella prima tranche di 24 città tra capoluoghi e metropolitane che hanno avuito accesso ai fondi non c’è il capoluogo che comunque dovrebbe ottenere il finanziamento richiesto, da 12 milioni nel secondo stralcio essendo 45esimo in graduatoria.
“E’ un risultato che in realtà ci premia – commenta l’assessore all’Urbanistica Paola Casoni – sono stati finanziati solo i primi 24 progetti perché la dotazione iniziale era di 500 milioni e il bando era tarato su aree metropolitane per arre molto grandi. Gli interventi finanziati sono per la maggior parte molto grande sui 40 milioni. Il fatto di rientrare nei primi 24 era un’impresa rdua. Ma tutti i 120 progetti verranno tutti i 120 finanziati. I primi 500 milioni partono subito ma la dotazione totale 2,1miliardi è stata già messa in finanziaria ed essendo noi 45esimi saremo nella seconda tranche. Ci aspettiamo un finanziamento che verrà destinato il prima possibile, auspichiamo entro il 2017. Il progetto non subirà variazioni. Ci hanno dato tutto quello che avevano richiesto il resto veniva in parte da fondi comunali e din parte da privati”. Per il momento il capoluogo rimane dunque escluso dal bando del governo per cui era stato presentato un progetto da 12 milioni di euro a fronte dei 16 milioni complessivi (da implementare in parte con fondi comunali e in parte con la partecipazione dei privati).
Su 120 progetti presentati solo i primi 24 sono stati ammessi ad interventi. Tra i capoluoghi marchigiani meglio di Macerata, arrivata 45esima in graduatoria, hanno fatto solo Ascoli, che in 18esima posizione ha ottenuto il finanziamento richiesto di circa 18 milioni di euro. Solo 69esima Ancona, ultima Urbino. Il Costo complessivo del progetto presentato da Macerata è di oltre 16,6 milioni dei quali circa 12,4 richiesti come contributo statale. La proposta prevede la riqualificazione degli attuali due padiglioni centrali potenziati per accessibilità, sicurezza, funzionalità e igiene. In particolare, accanto alla bonifica delle coperture in amianto, dovrebbe essere data una nuova veste architettonica con rivestimento in vetro e acciaio, mentre tutta l’area verrà dotata di servizi di connettività avanzati. I due padiglioni saranno collegati tra loro, e con un terzo spazio contenente uffici, aule seminariali e didattiche.Al bando che prevede la partecipazioni di partner e coinvestitori esterni parteciperà il cluster Agrifood Marche, e l’Ircr, proprietaria delle due aree agricole limitrofe alla zona del Centro Fiere, che aderisce al progetto mettendo a disposizione l’utilizzo di parte dei propri terreni per i programmi di agricoltura sociale e innovativa.
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