Chiuso il centro di Cingoli,
battesimo tra le scosse ad Apiro

Il crollo del tetto della chiesa di San Salvatore in località Valcarecce di Cingoli

Abitazione inagibile a Cingoli

di Leonardo Giorgi

Il terremoto non piega Cingoli e Apiro. Nonostante la forte scossa di questa mattina, i territori dei due comuni sono stati solo parzialmente colpiti dal sisma. Danni pesanti, ma non comparabili con le situazioni dei vicini Camerino, Tolentino e San Severino. A Cingoli il centro storico è stato chiuso al transito dei veicoli ed è stato dichiarato inagibile il secondo piano del municipio. Transennato il centro della frazione di Villa Pozzo. Inagibilità anche per una ventina di abitazioni. Lesioni gravi al patrimonio artistico del territorio. Da sottolineare il crollo della chiesa medievale di San Salvatore in località Valcarecce. Il cedimento del tetto (già lesionato durante tutto lo sciame sismico) ha interessato la casa canonica della struttura, momentaneamente disabitata perché la famiglia lì residente ha passato la notte in agriturismo. Demolite dalle scosse anche la chiesa di San Flaviano e la canonica della località Castel Sant’Angelo. Danni anche alla chiesa di Santa Caterina vicino l’ospedale, al campanile di Sant’Anastasio e la chiesa di villa Torre. Stasera dormiranno almeno un centinaio di persone nei punti di accoglienza allestiti nella scuola materna di Cingoli, nel circolo Victoria di Villa Strada, nella scuola elementare di Grottaccia e nei container allestiti a Moscosi. Domani, alle 10 su Rai 1, il sindaco Filippo Saltamartini sarà proprio in diretta dal viadotto di Castreccioni tra Cingoli e la frazione di Moscosi per parlare della situazione del ponte, momentaneamente chiuso al traffico in via precauzionale.

Il battesimo di questa mattina ad Apiro

Apiro continua la conta dei danni, ma da oggi con un supporto in più. Dopo l‘appello del sindaco Ubaldo Scuppa sulle pagine di Cronache Maceratesi, oggi sono arrivati sul territorio gli uomini della Protezione civile nazionale ed è arrivato anche l’ok dalla centrale dei vigili del fuoco per permettere ai pompieri volontari del posto di dare una mano. Come sottolineato dal primo cittadino, «con la fortuna che tante strutture sono state rifatte dopo il terremoto del ’97 non ci sono stati gravi crolli. Ci sono state comunque una marea di nuove richieste di sopralluogo». Nella giornata di oggi, oltre ai danni alle case e al crollo dell’antica chiesa di San Francesco, c’è stata preoccupazione per la casa di riposo. Dai risultati dei primi rilievi non è stato necessario emettere l’ordinanza di evacuazione, ma la protezione civile effettuerà ulteriori controlli nelle prossime ore.

In entrambi i comuni c’è la forte intenzione di andare avanti, anche tramite piccoli gesti. A Cingoli è stata confermata la fiera del 2 novembre che, per ragioni di sicurezza, si svolgerà lungo parte della strada provinciale (che sarà chiusa al traffico) tra la stessa Cingoli e San Severino. Ad Apiro, questa mattina, data la totale assenza di chiese agibili, il parroco don Giovanni Staffolani ha celebrato due partecipatissime messe sotto il sole, sulla pista di pattinaggio del centro. Nella mattinata, don Giovanni ha battezzato un neonato del posto.

L’affollata messa di questa mattina alla pista di pattinaggio di Apiro