“L’esposto sul bando della piscina
per ottenere chiarezza:
avevamo proposto costi più bassi”

MACERATA - Ad andare in procura per la gestione dell'impianto comunale di viale Don Bosco il presidente della Asd Multisport Marche e il consigliere del Movimento 5 Stelle, Roberto Cherubini: "Per noi la gara di affidamento è stata poco limpida". Un'altra ditta esclusa chiederà chiarimenti agli uffici comunali

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La piscina di viale don Bosco

La piscina di viale don Bosco

 

di Federica Nardi

«Secondo noi questa gara non è stata limpida come dovrebbe essere, e le prese di posizione di vari operatori esclusi lo dimostrano». Così Roberto Cherubini, consigliere comunale del Movimento 5 stelle di Macerata, che esce allo scoperto sulla segnalazione fatta in procura relativa alla gara per l’affidamento della piscina comunale in viale Don Bosco. Come anticipato ieri da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo) ci sono già due esposti depositati in Procura. Uno è del Movimento 5 stelle, l’altro è della Asd Multisport Marche, l’associazione che aveva partecipato su invito diretto del Comune all’ultimo bando di maggio insieme ad altre due: la Centro nuoto Macerata e la Centro nuoto Fiuggi, che, a titolo diverso, già gestivano o avevano gestito la piscina. Ad aggiudicarsi la gara la Centro nuoto Macerata. Anche altre due associazioni escluse dalla chiamata per la gara (che nel 2014, al penultimo bando, erano seconda e terza classificata) hanno intenzione di prendere provvedimenti: la Virtus Buonconvento si rivolgerà all’Anac mentre la Asd Aqualudos chiederà prima chiarimenti agli Uffici comunali.

Roberto Cherubini

Roberto Cherubini

GLI ESPOSTI – «Quando feci l’accesso agli atti sulla gara delle piscine di viale Don Bosco notai subito la leggerezza con la quale l’operazione fu effettuata – dice Cherubini – Dopo il sollecito di un operatore furono mandate le richieste di offerta a 3 operatori (perché solo a quei 3?), ma le loro offerte non furono aperte in loro presenza. Una commissione assegnò i punti ma nessuno ha specificato su che base sarebbero stati assegnati. Se cioè ricevo un punteggio di 27/30 è ovvio che devo sapere come è stato sviluppato, altrimenti il punteggio è soggettivo della commissione e non ha nessun valore. A me importa poco se sono stati commessi reati perché è comunque evidente che questa gara non è stata limpida come dovrebbe essere, e le prese di posizione di vari operatori esclusi lo dimostrano. La gestione del bando sulle piscine è lo specchio di Macerata. Il nostro sogno è che tutti possano avere pari opportunità di collaborare con l’amministrazione pubblica ma la quotidianità ci dice il contrario». A spiegare le ragioni dell’altro esposto è il presidente dell’Asd Multisport Marche, Massimo Ramundo: «Ho presentato l’esposto perché voglio sapere se è stato tutto regolare – dice – Siamo stati invitati con una lettera dove il Comune ci chiedeva un progetto per la gestione. Il nostro comprendeva anche una prospettiva futura per Fontescodella (l’impianto Don Bosco, da contratto, dovrà chiudere all’apertura del nuovo polo natatorio, ndr), con prezzi più bassi rispetto a quelli poi aggiudicati e un’offerta anche di fitness in modo da fidelizzare la clientela e abituarla a uno sviluppo futuro nel polo di Fontescodella». Da qui i problemi di comunicazione con l’ente: «Non ci è stata comunicata la commissione giudicatrice che poi si è rivelata composta da due impiegati comunali e dal dirigente Puliti – dice Ramundo -. La scadenza per l’invio della proposta era fine maggio, già all’inizio di giugno la nostra era stata bocciata senza possibilità di replica». Ramundo solleva dubbi anche sui lavori per il nuovo impianto termico, aggiudicati alla stessa ditta che ha vinto il bando: «Perché andare a spendere proprio ora 23mila euro per un impianto che so che devo chiudere? A meno che non sappiano già che Fontescodella non si farà mai. Altrimenti, per evitare che le bollette dell’intero complesso ricadessero sul gestore della piscina, com’è accaduto in passato, potevano istallare contatori diversi».

La graduatoria finale per il bando della piscina Don Bosco del 2014

La graduatoria finale per il bando della piscina Don Bosco del 2014

GLI ESCLUSI ECCELLENTI – A lamentarsi del mancato invito a partecipare alla gara, dopo Gianluca Valeri della Virtus Buonconvento, che presenterà la settimana prossima un esposto all’Anac, anche Alessandro Dignani dell’Asd Aqualudos di Tolentino. Un’associazione sportiva che si occupa di nuoto, «con collaborazioni – dice Dignani – con atleti già vincitori di olimpiadi come Deni Lusic e Francesca Pomeri, fresca medaglia d’argento nella pallanuoto femminile a Rio». E racconta: «La nostra associazione ha partecipato al penultimo bando (risalente al 2014, ndr) per la gestione dell’impianto “Don Bosco”, presentando il miglior progetto di gestione a giudizio della commissione esaminatrice, totalizzando 67 punti su 70, staccando di 5 punti la seconda classificata, finendo poi terza nella graduatoria finale, a causa dei pochi punti raccolti nella parte riguardante il ribasso sull’offerta base di 200mila euro. La gara fu aggiudicata ad una società di Fiuggi che ha ceduto la gestione al Centro Nuoto Macerata». Da qui i dubbi: «La prima domanda che mi posi nel 2014 – dice Dignani – fu questa: può l’amministrazione comunale accettare lo stravolgimento di una gara di gestione di un impianto sportivo senza proferire parola? Siamo sicuri che l’interesse generale della cittadinanza di Macerata sia stato effettivamente tutelato lasciando che a gestire l’impianto sia una società diversa dall’aggiudicatario?». E sulla nuova aggiudicazione, gestita con gara a invito: «l’ente si appella alla discrezionalità con cui può scegliere i destinatari degli inviti, valutando quelle associazioni che vengono considerate “affidabili e idonee”. La mia perplessità riguarda l’esclusione del secondo e terzo classificato al bando precedente, ammettendo però il Centro nuoto Macerata e Marche Multisport, quest’ultima finita ai margini della graduatoria (era quinta classificata, ndr). In termini calcistici è come se per la fase a gironi della Champions league venissero ammesse la prima e la quinta escludendo la seconda e la terza. Sarà mia cura nei prossimi giorni contattare l’ufficio Servizi alla persona per chiedere attraverso una nota ufficiale quale siano stati i parametri valutati per l’invio degli inviti. La risposta sarà valutata dai nostri legali, con i quali deciderò quali passi intraprendere per tutelare reputazione e interessi del sodalizio che rappresento».



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