Il rettore Luigi Lacchè con Massimo D’Alema
di Maurizio Verdenelli
(foto di Lucrezia Benfatto)
Sgrana gli occhi sotto la lapide di Ageo Arcangeli, giurista treiese lungo il corridoio che porta all’Aula Magna dell’Università, l’on. Massimo D’Alema quando intruppato tra i cronisti e il nutrito staff Rai ‘patrono’ dell’evento che l’attendono al varco, gli chiedo del ‘Laboratorio Marche’. Un attimo di circospezione e meraviglia: “Lo ricordo bene, eccome! Nel 2011 venni più volte a Macerata, Tolentino e Civitanova per sostenere il candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia, che era il segretario regionale dell’Udc. Come si è comportato….?”. ‘Benino, diciamo così… ma lei rifarebbe l’esperienza? “Perché no? Perché no, in fondo?”. Poi velocemente, con un plauso all’Austria che ha smesso i lavori della barriera antimigranti all’estero, l’ex premier raggiunge l’Aula Magna dove l’attendono in tanti, a cominciare dall’ex sottosegretario Valerio Calzolaio, lo zoccolo duro e nostalgico del Pci e pure del Psi ‘che fu’. Del governo regionale nessuno, dell’amministrazione comunale, a titolo personale s’intende, Alferio Canesin. E già seduto al tavolo, D’Alema insieme con l’intervistatrice, la collega Chiara Paduano del Tg3 (che nonostante lo zelo non riuscirà per tutto il tempo a contrastare il dilagante monologo del presidente) quando arriva l’on.Irene Manzi. Il professor Adornato l’invita al tavolo con il rettore Lacchè e Gianluca Busilacchi che organizzano l’evento: “Immigrazione, integrazione, sicurezza: Le nuove sfide dell’Europa”, ma lei dice di no accettando una poltrona ‘a latere’.
E’ in gran forma, D’Alema, appare inoltre ringiovanito: con Adornato e gli altri della facoltà di Scienze Politiche (e la scorta) ha fatto un giro di corso così come a Civitanova, cinque anni fa, a conclusione della conferenza stampa, alla ‘Romana’ con Pierferdinando Casini e l’allora governatore Gian Mario Spacca, quando raggiunse il litorale dopo un lungo percorso tra la gente. Fu l’ultimo incontro per il lancio della candidatura di Antonio Pettinari. Un nome che forse non ricorda più e che in ogni caso non cita ‘a memoria’ di quella sua ‘campagna maceratese’ per il Laboratorio Marche, messo subito in cantina da Casini.
Un altro nome che non cita, D’Alema è quello di Matteo Renzi, e questo non perché gli difetti la memoria. Anche se ci scherza, amaramente, un po’ quando ad un certo punto rammentando la sua proposta di un otto per mille da destinare alla comunità islamica e l’attacco della Lega (“D’Alema è complice dell’Isis o è pazzo”), dichiara: “Per fortuna Salvini mi ha offerto una via di fuga… tuttavia mi sarei aspettato una difesa da parte del mio partito. Che non è venuta, senza però stupirmi troppo”. Riscuotendo, questa sera, però l’applauso solidale della sinistra ‘dura e pura’ maceratese.
L’ex presidente del Copasir (“I nostri Servizi segreti sono efficienti”) parla anche della guerra del Kosovo “quando emisi un decreto che istituiva un diritto d’asilo collettivo: salvammo così 350.000 profughi. Centomila nella stessa Albania, gli altri trasferendoli in Italia (requisendo l’ex quartiere generale Usa a Comiso) in Austria e Germania. Senza problemi, e soprattutto senza che nessuno morisse in Adriatico. Le nostre navi militari raccolsero in Kosovo chi scappava da quella orrenda guerra”. Poi l’attacco ad Alfano: “Non eliminare il reato di immigrazione clandestina come chiedeva magistratura e forze di sicurezza è stato davvero uno sbaglio, reso ancora più grave dal fatto che quella ‘cosa lì’ non si faceva perché gli italiani non l’avrebbero capita. Questo è il messaggio che emerso dall’intera operazione…”.
Appassionato l’elogio a Francesco. “Mentre in Italia la distanza tra realtà e percezione popolare è abissale, il papa vero protagonista sulla scena mondiale ha compreso appieno il valore della sfida che si apre per l’Europa sulla frontiera della migrazione. Ed ha parlato di terza guerra mondiale a pezzi, lanciando l’allarme. Non lasciamolo solo”.
Massimo D’Alema e Francesco Adornato, unico candidato rettore dell’Università di Macerata. Sullo sfondo la lapide di Ageo Arcangeli
Sullo scenario dei popoli in fuga, l’ex ministro degli esteri non ha utilizzato veli. “L’emergenza è al massimo grado, a causa delle guerre in Siria, Libia e Corno d’Africa. Guerre la cui origine è spesso stata causata dall’Europa: che dunque non può fare finta di niente. Non è una folgore all’improvviso. Il terrorismo non è alimentato dalla emigrazione. Che è un fenomeno da tutti ‘sospettato’ perché visibilissimo. Ed allora che dire dell’emigrazione cinese, molto più elevato nei numeri ma che resta perfettamente invisibile perché autogestito?”. Ed ancora: “Contro questa nuova barbarie che vede le nazioni respingere bambini, donne e uomini in fuga la sinistra non può tacere (applausi ndr), la Fortezza Europa è solo un’illusione”. Sui migranti che lavorano: “Rappresentano l’11% di chi paga tasse e contributi: senza di loro sarebbe la catastrofe, e a sentirla sulla propria pelle, per i primi, sarebbero i pensionati, la popolazione più debole. Non capisco dunque perché non si voglia concedere la cittadinanza a chi vive da anni su questo suolo, paga le tasse, lavora e, sia detto, per inciso, delinque la metà di meno dei ‘buoni italiani’”. E chi predica contro? “Sciocco, violento, pericoloso”.
Per D’Alema una ‘buona giornata’ maceratese. L’uomo dell’Europa (“Dovrebbero non essere multati ma cacciati gli Stati membri che non rispettano le regole, molte delle quali come il diritto d’asilo ormai anacronistiche”) riceve affetto, applausi, solidarietà.
“E’ stato l’ultimo a dare soldi per i terremotati di Marche ed Umbria, come presidente del Consiglio” sottolinea Venanzo Ronchetti, già primo cittadino di Serravalle di Chienti (“Sindaco non mi scriva più: già mi è costato tremila miliardi in più” gli disse D’Alema). Ronchetti ricorda l’episodio a D’Alema che ricorda (ancora) e sorride ed accetta di buon grado il libro che lui ha voluto ‘a memoria futura’ di quell’evento epocale che divise due millenni nel 1997: “Il ragazzo e l’altopiano” (Ilari Editore). “Manca ancora il 10% perché la ricostruzione post sisma possa dirsi conclusa, ma D’Alema fece fino in fondo il suo dovere” sottolinea Ronchetti in un improvvisato uditorio intorno a lui, in un angolo di Università, in piazza ‘grande’ a Macerata, questa sera apparsa un po’ meno renziana.
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La catastrofe e’ se rimangono.
Ora gli va bene Francesco, presumo che parli del Santo Padre, l”età fa’questi scherzi.
La vera carastrofe è la gente come issu
Infatti tu e il Papa…ne siete due di falsi.
La catastrofe sono i dinosauri della prima repubblica come lui.
Ora usano il Santo Padre per riemergere, continuate a dormire così non fate più danni.
Difronte alla sinistra “dura e pura”, appassionato elogio a Francesco?
Quando fa comodo salta fuori la tipica ipocrisia di sinistra.
Ora sono i migranti che pagano le tasse e che sostengono gli italiani, se fosse vero sarebbe da preoccuparsi seriamente.
La storiella però non è affatto convincente, dato che a rischiare di chiudere i battenti sono principalmente ditte e imprese italiane, che per decenni hanno pagato le tasse ed ora sono schiacciate dal fisco.
Forse i migranti saranno dei geni nella conduzione delle imprese?
Per fortuna che di duri e puri ne sono rimasti pochi.
@ Leonardo Zippilli
Più che “dura e pura” mi sembra più Flambé e Purè, visto che non sono neanche stati capaci di correre per il Comune di Roma…http://roma.corriere.it/notizie/politica/16_maggio_13/comunali-roma-tar-conferma-l-esclusione-fassina-da0f556c-193a-11e6-a60e-5fac25fd8ba7.shtml
Per la legge sulle unioni civili non è stato citato. Perché?
Migranti neri dall’Africa e musulmani in genere? Evidentemente D’Alema non sa di chi parla. Né prevede la confusione e magari le rivolte e i morti che comporterà questo “misericordioso” e multiculturale accoglimento di persona di religione in contrasto con la nostra religione e con la nostra civiltà e di popolazioni nere, sevagge, primitive, opportuniste e all’occorrenza sanguinarie.
Pensate che quelli che arrivano sulle nostre coste siano diversi da quelle masse africane che hanno massacrato e massacrano a centinaia di migliaia altri africani in Africa?
Nel 1964 L’Unità! definiva patrioti i Simba del Congo, che poi scoprii di persona essere una masnada di ladri e di assassini sanguinari e cannibali. Fu uno schoc tremendo per me che credovo nel vangelo della Sinistra.
Mentre accogliamo a suon di milioni di euro di costo per il mantenimento presso strutture interessate e a volte speculative, non favoriamo l’incremento della popolazione, in quanto “quando le culle sono vuote la Nazione invecchia e decade”. La Sinistra, oggi pseudo Sinistra, questo concetto “FASCISTA” non lo accetta. Ossia, non favorisce le nostre puerpere e le nostre giovani madri con denaro, assistenza e asili nido gratuiti, o a bassissimo costo… Però ci manda ad un prevedibile disastro con una civiltà multietnica, importando giovani e membruti africani e musulmani.
Questa visione è comprensibile alla luce dei fatti: la pseudo Sinistra vuole pure imporre con LGBT e Gender nelle scuole una società “bianca” invertita, esaltando pederasti e lesbiche, improduttivi di loro perché contronatura, che è stata già distrutta con le droghe. Preferiscono magari una società “colorata” e inferiore che prenda il posto della vecchia società “bianca” più evoluta.
Questo è razzismo? Sì, è RAZZISMO. Nel senso che nessuno può negare che noi Italiani ed Europei siamo 5000 anni avanti agli Africani e qualche secolo avanti ai Musulmani. Dei quali, pur con delle perplessità, apprezzo l’ordine che la loro religione monoteista impone, diversamente dalla confusione mentale che esiste nella Chiesa cattolica, ormai in piena dialettica sui dogmi, definiti obsoleti da una parte del clero.
Siamo allo scisma.
Ancora parla questo fenomeno…..tutti bravi a fare i perbenisti e i moralisti quando guadagni centinaia di migliaia di euro all’anno senza aver mai fatto un c..tutta la vita,facile grattarsi le p…in barca sognando un mondo migliore.
Sei un parassita peggio dei finti migranti,quei giovani che senza moglie e figli vengono qua facendo finta che scappano dalla guerra,tu sei peggio di loro,perchè loro lo fanno per sopravvivere a scrocco,tu per sguazzare con i privilegi assurdi a cui mai rinuncerete,facile parlare di aiuto agli altri quando voi per primi non rinunciate ai vostri scandalosi benefit.
D’Alema chi???
Quello che vuole 30 milioni di immigrati per sostituire gli italiani?
Non credete l’abbia detto?
Guardatelo voi stessi.
https://www.youtube.com/watch?v=rmA4u4lTPyw
La citazione con questo papa, che appoggia questa immigrazione imposta, non è casuale.
Io lo “rottamerei” , a sua scelta, in due modi:
1) se ha ancora la proprietà, da”proletario”, della barca a vela IKARUS II del valore di oltre un milione di euro, metterei al timone uno degli scafisti arrestati in Sicilia che trafficano con esseri umani, e, rotta inversa verso il NORD AFRICA in modo da liberarsi di tutti e due: con una fava due piccioni;
oppure:
2) imbarco sul primo areo disponibile verso un paese islamico, potrebbe essere il PAKISTAN, insieme ai finti profughi così numerosi in provincia e mantenuti a spese dei contribuenti italiani da “associazioni affaristiche” che, dato che chiudono ogni 3 giorni 2 imprese artigiane o commerciali, rappresentano, si fa per dire, il futuro dell’economia italiana. Oltretutto è più facile far integrare l’ex leader MASSIMO in un altro paese che immigrati molto allergici all’integrazione in Italia.
Delinque la metà di meno? Nel 2015 la popolazione carceraria era di 54.000 persone, di cui 36.000 italiani. Se noi siamo 60.000.000, corrisponde a 6 su 10.000 persone. Gli stranieri erano 18.000 e se delinquono la metà, 6 su 20.000, significa che in Italia ci sono esattamente altrettanti 60.000.000 stranieri…parlando di reati penali. Ma li fanno questi i conti prima di sparare certe c……te?
” Chi volete libero, Renzi o D’Alema? “.
….DELINQUE LA META’ DI MENO DEI “BUONI ITALIANI”. E CHI PREDICA CONTRO? SCIOCCO, VIOLENTO, PERICOLOSO”….
Da fonti incontestabili (ISTAT e MINISTERO della GIUSTIZIA), che chiunque può ricercare, espongo i seguenti dati inizio anno 2016:
popolazione residente totale ITALIA = 60.656.000 di cui stranieri 5.054.000 (8,3%) italiani 55.602.000 (91,7%)
popolazione carceraria totale = 53.725 di cui stranieri 18.074 (33,64%) italiani 35.651 (66,36%)
Pertanto, in proporzione, gli stranieri delinquono 4,05 volte in più degli italiani e non la metà come attribuito nell’articolo a MASSIMO D’ALEMA, considerando poi il sovraffollamento delle carceri ed il costo unitario di 150 euro al giorno non sarebbe il caso di rispedirli nelle proprie patrie galere in modo da ottenere due risultati positivi contemporaneamente???
Se i migranti se ne andassero sarebbe una catastrofe per coloro che ci speculano sopra, le cooperative e tanti altri.
Non ci a da fa’ issu…….cia’ da’ fa’ chi lu scorda.
xRapanelli
“Questo è razzismo? Sì, è RAZZISMO. Nel senso che nessuno può negare che noi Italiani ed Europei siamo 5000 anni avanti agli Africani e qualche secolo avanti ai Musulmani”
questo assioma, oltre che ridicolo e falso, non porta a niente. anzi, porta allo stesso scontro di civiltà e di destabilizzazione che l’ONU ha deciso per l’europa.
dobbiamo lottare contro l’immigrazione imposta e non contro le altre civiltà, che non hanno colpa alcuna se non quelle di essere esortate ed invitate ad emigrare da noi (vedi berlusconi con i tunisini, la merkel con i siriani, soros con tutti).
Caro Pantò, ho fatto quella affermazione in quanto da decenni si sente dire (da Kalergi fino ad oggi) che occorre mescolare le razze per la nuova Europa. La Storia ci dice che la mesclanza di razze superiori con quelle inferiori abbassa il livello di consapevolezza delle razze superiori (vedi la mescolanza dei Romani con i barbari).
Che ci mescoliamo sessualmente per creare una razza meticcia, oppure conviviamo dando potere politico ai nuovi arrivati, la nostra civiltà di perderebbe. Solo i cretini credono che sia un vantaggio per noi mescolarci con musulmani e Africani.
Diverso sarebbe se ci mescolassino tra Europei. Attenzione, non parlo del colore della pelle, ma proprio della evoluzione culturale che ci collega mentalmente. Ossia, mescoliamo Verdi, con Mozart. E’ diverso mescolare Verdi col tamtam.