di Marco Ribechi
(foto di Federico De Marco)
Il sottopasso di via Carducci si appresta a diventare uno dei temi caldi della politica civitanovese. A testimoniarlo la grande affluenza all’assemblea organizzata ieri sera nel centro civico del quartiere Risorgimento (leggi l’articolo), a cui hanno partecipato oltre 100 persone. Un risultato che ha sorpreso sia il comitato “No al sottopasso” sia i membri dell’amministrazione comunale e che ha dimostrato l’interesse che suscita il dibattito. Tra i sostenitori dell’opera il sindaco Claudio Corvatta, il vice sindaco Giulio Silenzi, l’assessore ai lavori pubblici Marco Poeta, il presidente del consiglio comunale Ivo Costamagna, l’assessore all’ambiente Cristiana Cecchetti e l’autore del progetto Stefano Stefoni. Composto soprattutto da residenti e semplici cittadini invece il gruppo di oppositori, tra cui anche Tarcisio Tordini, membro del direttivo Pd cittadino anche lui fortemente critico nei confronti del progetto.
«Abbiamo spiegato le ragioni oggettive che rendono necessaria l’opera – ha detto Ivo Costamagna – tutte le alternative non sono fattibili. Inoltre il progetto è legato alla Quadrilatero e i finanziamenti non sono forniti direttamente dal comune di Civitanova (leggi l’articolo). La metro di superficie resta uno dei nostri obiettivi ma al momento dobbiamo realizzare il sottopasso. Quando finiranno i lavori della Quadrilatero il traffico in entrata a Civitanova aumenterà notevolmente e non possiamo permettere che la ferrovia faccia da tappo al fluire delle auto». Su tutt’altra lunghezza d’onda il comitato “No sottopasso” che non vede nella realizzazione dell’opera una soluzione: «Noi viviamo in quest’area, sappiamo bene che il passaggio a livello è un grandissimo problema per tutta la città – spiega Eros Melappioni che si oppone all’intervento – ma la soluzione non è il sottopasso. Siamo dispiaciuti perché il sindaco ci ha subito criticato per essere stati assenti alle precedenti riunioni, salvo poi affermare lui stesso che forse non erano state abbastanza pubblicizzate. Vogliono costruirmi un tunnel sotto casa, figuriamoci se non sono interessato. Evidentemente c’è un intoppo nella democrazia partecipativa anche perché ora vengono a dirci che è troppo tardi e non si può più tornare indietro. Quindi siamo costretti ad accettare una soluzione di 50 anni fa per una mera questione burocratica». Gli oppositori criticano duramente la posizione delle Ferrovie dello Stato che non tengono abbastanza in considerazione la stazione di Civitanova:
«La prima cosa che chiediamo all’amministrazione è di strigliare per bene le Fs che rifiutano il dialogo su qualsiasi soluzione alternativa e si arroccano su una posizione dannosa per i cittadini e molto dispendiosa – spiega Piergiovanni Castellucci – a causa dell’assenza di un capostazione il passaggio a livello è gestito da Bari. Possibile che quello che decidono sia legge? I nostri politici hanno fatto le giuste richieste oppure semplicemente accettano ogni dictat? Vogliamo un incontro con le ferrovie perché il modo in cui viene gestito il passaggio è a dir poco incredibile». Su suggerimento di Vittorio De Seriis, ultimo capostazione di Civitanova, c’è una soluzione molto economica: «Il vero problema non è il passaggio del treno, ma quando il treno non passa – spiega De Seriis – infatti le sbarre si abbassano ad un orario prestabilito e si rialzano con un sensore dopo il transito delle vetture. Se però il treno è fermo in stazione per un ritardo o un guasto il sensore non si attiva e le sbarre, che sono azionate da Bari, non si sollevano. Per questo a volte il traffico è bloccato anche per più di 10, 15 minuti. Serve un sensore che venga azionato direttamente dal treno al momento della partenza e tutto si risolverebbe in circa 2 minuti». Questa soluzione non sarebbe possibile perché contrasta con le norme di sicurezza delle Fs: «Siamo sicuri che spiegando bene quanto accade, cosa che i nostri politici non hanno fatto, le Fs possono trovare una soluzione che tra l’altro noi già abbiamo ipotizzato – continua Castellucci – bisogna imporsi prima di fare un’opera impattante da 6 milioni di euro. Inoltre se un giorno sarà necessario un altro intervento cosa ci facciamo con questo sottopasso, lo richiudiamo? Con 6 milioni di euro possiamo pagare due capostazione che azionano le sbarre premendo un pulsante per i prossimi 120 anni, e creiamo anche occupazione, alla faccia dei lavori».
Un’altra proposta è stata quella di interrare il treno, come per una metropolitana. «Sembra che il treno non possa essere interrato sempre per l’opposizione delle Fs – continua Castellucci – per questo i cittadini civitanovesi devono subire un danno di un’opera così impattante. Consideriamo anche che tutte le case e le attività commerciali dell’area, oltre a inevitabili danni strutturali alle fondamenta, subiranno anche un deprezzamento. E’ giusto che per colpa delle Fs, che sono un’azienda pubblica, siano i cittadini a rimetterci? Che facciano il tunnel al treno». Tra i presenti all’assemblea anche un’altra voce si è levata quella di Aldo Mandolesi con una proposta complessa ma molto interessante: «Sopraeleviamo il treno, come avviene in tante città europee. E’ una soluzione più moderna, permetterebbe di connettere San Marone e Risorgimento rendendo possibile anche l’accesso pedonale al parco pubblico in zona ex Cecchetti. Ora invece tutte queste strade sono bloccate dai binari. Sarebbe come fare un sottopasso continuo e migliorerebbe in modo drastico il traffico e la mobilità cittadina in tutto il centro, non in uno solo tratto di strada. Pensiamo in maniera moderna non cerchiamo le stesse soluzioni di mezzo secolo fa. Queste idee esistono in Europa ma qui invece neanche le hanno prese in considerazione. Hanno deciso che deve essere un sottopasso e così sarà, ma noi ci opporremo fino alla fine».
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ma se invece del treno si facesse uso delle corriere che da civitanova arriva a fabriano con un orario adatto alle persone non sarebbe meglio sai quanti soldi si risparmierebbe e come si velocizza il traffico e si libera la citta’ da tutti gli ingorghi che causa la ferrovia oppure non si puo’ fare per poblemi politici
Questa è gente allo sbaraglio, con l’assoluta certezza di essere invisa a tutta Civitanova, escluso qualche amico benedetto o ancora da benedire. Devono farlo nel poco tempo rimasto perché poi spariranno per sempre dalla scena politica. Inutile farsi amici su ” facebuk “, le persone saranno un po’ matte ma non sceme. Sparano le ultime cartucce con progetti faraonici, come il ” Bruciatore biologico ” che si chiama con un altro nome ma sinceramente mi fa un po’ senso chiamarcelo; oppure con tunnel sotterranei da 850000 euro per far transitare qualche persona dalla statale super intasata da parcheggiatori che vanno al mare e di cui non si capisce bene l’effettiva utilità, visto che altri tunnel collegano di già statale e lungomare. Veramente non si capisce bene neanche l’utilità di un treno completamente inutile per la tratta Civitanova/ Macerata, che viene percorsa da numerose corriere che non ti lasciano a qualche chilometro dalla destinazione. Sapete dove sono sistemate le stazioni? Se non lo sapete fatevi un bel viaggio tra campi, abbazie e boschi. Da Macerata a Fabriano, vista la difficoltà per mancanza di sufficienti Bus per raggiungere le località interne il treno ha un senso, non per altro perché le fermate se ricordo bene sono abbastanza centrali. Ma poi se qualcuno vuole prendere il treno perché da Civitanova deve andare oltre Macerata, sennò non avrebbe nessuna inutilità, potrebbe prenderlo a partire dalla zona industriale magari adattando a stazione un capannone abbandonato per la crisi. Del resto i signori di cui sopra non parlavano di metropolitana di superficie, beh allora che la facciano o rottamino quei 2-3 km di binari. Sarà perché ho molta fiducia nei nostri politici, sia nostrani che metropolitani che non mi verrebbe mai di scrivere o solamente di pensare : ” Piatto ricco mi ci ficco “. Ma poi vedrete che troverete un opposizione drastica, che per un po’ vi fa parlare e poi vi dirà ” questo si fa e basta “. L’unico comitato ad avere avuto successo è stato il famoso ” No al Cavalcavia “, perché il progetto non esisteva ma è stato talmente ben cavalcato dalla Cecchetti che ci ha guadagnato un assessorato e dalla” Silenzi e &, Premiata ditta dal 1973 ” o giù di lì che ci ha vinto le elezione. Non è la prima volta che posto questa notizia, ma come diceva Andreotti ” Chi deve sapere sa, chi sa tace ” Si è fatto giorno, metto la museruola a Giustino, l’alligatore che ho trovato sotto le lenzuola, ( chissà chi me l’ha regalato? ) e lo porto a fare i bisognini. Buona Domenica. Oggi ci sono castagnate dappertutto, andate a divertirvi che domani si ricomincia.
Ma stiamo scherzando?!? L’oggetto del problema è il P.L. inteso come attraversamento sulla SS16 che nel 2015 non è tollerabile esista ancora sia che rimanga chiuso 3 minuti sia 6. Ora bisogna trovare una soluzione che salvaguardi l’interesse della ferrovia (e delle ferrovie, ci mancherebbe altro visto che è in concessione loro!), della città, e possibilmente sia meno impattante per i residenti e le zone circostanti. Durante l’incontro è stato semplicemente risposto ciò che si sapeva da tempo ma che evidentemente i contrari non vogliono sentire. Proposte surreali che vanno dal casellante (così saremo certi che il P.L. rimanga costantemente chiuso per 10-15 minuti visto che c’è un regolamento anche per quello e non è semplicistico come si pensa, ma soprattutto oggi è irreale pensare che sia possibile tornare a quel sistema) così come per i sensori per cui è da tempo che si chiede la possibilità di automatizzare il P.L. secondo voi non lo avrebbero già fatto?! ma anche fosse queste cose non risolverebbero nulla perchè il P.L. dobbiamo eliminarlo. La proposta di sopraelevare la ferrovia è improponibile tanto quella di interrarla, per ovvi motivi tra cui i costi mentre se si intende realizzare un people mover sopraelevato (come nella foto dell’articolo) tra santa maria apparente e la stazione non avete idea di quello che può significare economicamente in realizzazione e gestione, ricadendo inoltre nella discussa ipotesi di chiusura della linea alla zona commerciale; oltre ad essere state escluse anch’esse da ANNI avrebbero dei costi ben più elevati del sottopasso! In tutta Europa si realizzano sottopassi o sovrappassi, e in questo specifico caso la soluzione è la più semplice di tutti e la più ovvia, è inutile utilizzare paroloni senzazionalistici che ricordano tanto vecchie opposizioni riguardo opere pubbliche: un maxibuco, una separazione sociale, si millantano danni certi alle abitazioni. Avete visto il progetto: due semplici rampe che occupano i tratti che adesso conducono al passaggio livello. viabilità circostante al sottopasso per i residenti con annessi parcheggi, e l’unica via che viene interessata, via cavallotti, ci guadagnerà soltanto, perchè oggi è obiettivamente penosa senza marciapiedi, con auto parcheggiate e un doppio senso al limite del rischio, questa non è separazione sociale? e La ss16 oggi in quel tratto non è altro che strisce d’asfalto con banchine di brecciolino, con traffico perennemente in sosta, umiliante per chi passa a piedi o in bici, questa non è separazione sociale? Lo è molto di più di un sottopasso che rispettando tutte le normative del caso si inserisce perfettamente in quel punto trovando il giusto equilibrio agli interessi di tutti, anche dei residenti che non vedranno più auto perennemente in sosta a suonare il clacson ed emettere fumi, rumori del P.L. in chiusura, e viabilità riservata così anche i commercianti beneficeranno della scomparsa di un ostacolo in quel tratto che oggi fa sì che molti non ci passino per nulla ed in generale si troveranno una completa riorganizzazione e riqualificazione del tratto in questione. E per finire un appunto sul costo, 6 milioni, che sia in linea o meno (ma lo è per l’opera in questione) sono sì soldi di tutta italia e nostri ma se non verranno spesi per quest’opera non è che ci si farà nient’altro, ritorneranno nel calderone romano e potremmo dirgli tanti saluti!
Attualmente la linea è in parte servita da pulmann. Si potrebbe farla servire completamente con i pulmann, anche se i tempi di percorrenza aumentano (la percorrenza dell’intera tratta, Civitanova-Macerata, passerebbe da 35 a 50 minuti).
Comitato ok !i
A noi del comitato “NO al Sottopasso” ci accusano di essere dei moderni Don Chisciotte… Ci sta bene, molto bene se questo significa non voler sottostare a certe imposizioni. Non accettiamo che ora ci dicano che è troppo tardi per tornare indietro, dal momento che proprio a detta del Sindaco Dott. Corvatta la colpa è loro di non aver fatto una buona comunicazione ai cittadini in merito alla questione, così da non averci dato prima la possibilità di sottoporre i nostri dubbi. L’assemblea di Venerdì è stato un chiaro esempio di quello che significa davvero “Democrazia Partecipata”. Siamo orgogliosi di averla organizzata e ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato per la civiltà degli interventi nonostante le provocazioni di alcuni che ci tenevano a buttare tutto in gazzarra. Un semplice cittadino sollevando l’ipotesi di “sopraelevare la ferrovia” invece di squarciare la città, ha riassunto tutte le lacune sulla gestione del progetto del sottopasso. Se ha detta dello stesso ingegnere che ha fatto il progetto questa ipotesi non è fantasiosa, ma sarebbe valsa la pena di valutarla, io mi domando come ora abbiano il coraggio di dire che il sottopasso è l’unica soluzione possibile… Citando Roosevelt “ Il solo limite alle nostre realizzazioni di domani saranno i nostri dubbi di oggi”. Comunque noi del comitato non ci fermeremo finchè non avremo ben chiara tutta la situazione, perché oramai questa questione va ben oltre i semplici interessi personali.
Forse è ora di menare ( condurre ) la nostra amministrazione.ad altre scelte che non siano sempre le loro.
Il sottopassaggio sulla SS16 che dividerà per sempre la cittàe le alternative non cercate.
Siamo alle solite.Il Sindaco Corvatta,L’assessore Poeta e il Presidente del Consiglio Comunale Costamagna mette la città davanti al fatto compiuto.
Questa volta non è l’antenna Vodafone a Santa Maria Apparente , il Forno Crematorio,Area Turistica 3 Case ma il Sottopassaggio Ferroviario per cancellare il Passaggio a Livello sulla SS16.
Da sempre quel passaggio a livello crea difficoltà al traffico,e perpetua la separazione fisica e sociale di una parte della città relegandola a periferia. Certo che occorre eliminare quel Passaggio a Livello ed è grave che le F.S. lo abbiano mantenuto munnificandolo senza provvedere ad un’opera sostitutiva mentre tutto attorno la Città cresceva ma come eliminarlo senza confronti fra idee e progetti.
Oggi nel terzo millennio quando le tecnologie della mobilità offrono soluzioni ecosostenibili relativamente impattanti specie quando si interviene in luoghi urbani fortemente antropizzati l’amministrazione Corvatta propone un Sottopassaggio sulla SS16 che elimina si il Passaggio a Livello ma aggrava in modo irreversibile la “frattura” urbana e sociale della città.
Oggi questo sottopassaggio viene presentato come l’ultima spiaggia pena perdere i finanziamenti. Ma in tre anni di governo Sindaco e assessori quali alternative hanno elaborato magari a livello di Progetti di massima ,magari attraverso Concorsi di Idee? Nessuno.
Oggi si presentano con discorsi mirabolanti presentando il Sottopassaggio come un “tassello” di un progetto di infrastrutture dalle qualità sovra comunali.
Ma allora c’è da chiedersi perchè non c’è un Masterplan? dove sta lo studio dei flussi di traffico ?.dove sono le verifiche ambientali , con quali alternative si è confrontato il progetto redatto dall’ufficio tecnico comunale?
Il Programma con il quale Sindaco e i partiti di centro sinistra hanno chiesto e ricevuto il consenso dei Civitanovesi non prendeva in esame un sottopassaggio sulla SS16 per la soppressione del P.L. E ma una serie di INIZIATIVE come la Rotatoria in uscita dalla Superstrada , la VARIANTE alla SS.16,ecc.
Perche visto che è Sindaco e Giunta hanno maturato la certezza che il Sottopassaggio sulla SS16 è la soluzione , l’unica soluzione , non si è confrontato prima anche nella consultazione cittadina con altre ipotesi alternative offrendo ai cittadini strumenti di valutazioni che non sia solo un progetto discusso in poco più di un’ora di assemblea ?
Sbaglia chi considera che le critiche al progetto siano animate da interessi corporativi. Questa lettura è una lettura politica sbagliata ,superficiale. Al fondo c’è la voglia dei cittadini di essere ascoltati,di confrontarsi.Il problema non sono i progetti “alternativi” che faticosamente i cittadini mettono sul tappeto sui quali si può discuteresenza demonizzare.
In questo quadro c’è da chiedersi: quale è stato il ruolo del PD e del Vice Sindaco Giulio Silenzi. Nel passato recente quando sostenevano la Metro di Superficie coinvolgendo importanti istituzioni Provinciali e per il quale era stato realizzato dal Prof.Calafati un progetto qualificato vi era consenso in una visione strategica lungimirante della città oggi tutto è annebbiato e dal sapore di subalternità politica e culturale.
Sottopassaggio e F.S. : mentre le FS mettono in campo nuove e moderne Motrici ,si approva un’opera costosa e invasiva che di fatto accantona il Progetto di Metro di Superficie assumendo una posizione defilata e culturalmente incomprensibile.
In questo complesso di infrastrutture non secondario è il ruolo della Quadrilatero e del ministero delle infrastrutturee si prende atto della contraddizione politica del Sindaco il quale mentre firma gli OTTO Referendum proposti dall’On.Pippo Civati, uno dei quali proponeva l’eliminazione della “Legge Obbiettivo” ma affida alla la Quadrilatero(oggi inglobata da anas) un’opera che opererà sulla base della stessa legge obiettivo.
Non è la critica fine a se stessa ma delle constatazioni .Questa era una grande occasione per piegare in modo ecosostenibile idee e pratiche superate .In questo caso Sindaco e Giunta non hanno saputo cogliere l’occasione e ripropongono antiche soluzioni ,
L’approccio al problema certamente complessoma è stato debole .Era indispensabile un vero confronto preventivo , confronto fra più progetti ,Concorso di Idee .Oggi è tempo che le infrastrutture siano certamente utili ma anche occasione per ricucire il tessuto urbano e di attenzione ambientale . Il sottopassaggio da 6 milioni di € ripropone una cultura da ” ricostruzione post bellica”che se attuata marcherà in modo irreversibile la separazione e cristallizzerà un destino da periferia di una parte importante della città.
Cittaverde
Se poi andiamo a considerare che gli altri tasselli di questa GRANDE SVOLTA URBANISTICA per Civitanova riguardano la costruzione di altri 2 sottopassi (via del Casone e Via Enaudi) c’è da raggelarsi!!!!
Che PIONIERI….!!!!!!!
Ma si… Sopraeleviamo e magari facciamoci pure il maglev cosi ce sembra di essere a tokyo e in 2 minuti stiamo a macerata e visto che ci siamo arriviamo pure a roma… Poi dietro la stazione ci facciamo quel bel palazzo di 25 piani che qualcuno aveva in mente di fare. A venezia fare la sopraelevata 900m di lunghezza é costata 20 milioni forse non vi rendete conto…
Giusto! Un passaggio a livello controllato da Bari x mancanza di un capostazione!
BASTA UN PASSAGGIO A LIVELLO AUTOMATICO VELOCE……
Come si possa dire nel Terzo Millennio che non esiste alternative meno impattanti probabilmente meno costose di un Maxi Buco è tecnicamente e scientificamente insostenibile o meglio l’indicazine data al tecnico è stata quella,l’unica.La consultazione vera dei cittadini non è quella del “si sapeva da tempo” ma confrontarsi preventivamente con i cittadini prima di decidere. E su quale opzioni di progetti sono stati chiamati i cittadini? su nessuno.E’ questa la pesante responsabilità politica e amministrativa di chi non ha pensato e confrontato più proposte.Di fatto Sibndaco e Giunta hanno deciso ,deliberato fatto accordi con enti e poi ascoltati con modalità niente affatto strutturate i cittadini.E’ vero che quel tratto di SS16 fortemente urbanizzata è priva da sempre di marcipiaedi,ecc .Partecipazione attiva, Lavori pubblici importanti e invasivi nei centri urbani occasione per ricucire il tessuto urbano antropizzato non sono “paroloini da opposizione” ma la visione moderna scientifica e sociale con le quali sono impegnate le università,i grandi studi di progettazione moderni.Ma chi ha impedito ai nostri amministratori di ieri e di oggi di sistermarli?E’ sbagliato affermare che se i 6 milioni non verranno usati finiranno nel calderone.E’ invece giusto dire che quei soldi se verranno spesi è perchè SOLO il progetto del MAXI BUCO è stato valutato e sottoposto alla valutazione.
Il MAXI BUCO sulla SS.16.Ho partecipato a quella assemblea e quello che mi ha impressionato e che fa toccare con mano la distanza fra la politica intesa come esercizio del potere e il buon senso,la freschezza dell’approccio al problema da parte di chi propone alternative.Altro aspetto sono state le non risposte declinate pomposamente come fosse Vangelo.Perchè in questi tre anni che come ha detto il Sindaco ,l’assessore Poet il PResidente del Consisglio Comunale Costamagna passati a pensaresoluzioni,confrontarsi con i vari enti,ecc non hanno proposto per superare il P.L. un “Concorso di idee” per confrontare varie proposte?Come mai il Sindaco che ha firmato gli 8 Referendum Civati fra i quali abiolire la Legge Obbiettivo quella che usa la Quadrilatero per fare “grandi opere”,che baipassa alcune procedimenti propri dei Comuni e dei cittadini fra i quali la Valutazione di Impatto Ambientale ,i PRG,ecc OGGI la usa con orgoglio?Perchè in tre anni non hanno trovato il tempo per proporre PREVENTIVAMENTE alla DELIBERAZIONE una VERA consultazione cittadina? ecc,ecc. La proposta del BUCO sulla SS16 tale è. Saranno ricordati,se realizzeranno quel MAXI BUCO come gli amministratori che hanno PEPETUATO la SEPARAZIONE URBANISTICA e SOCIALE della CITTA’.Saranno ricordati come quelli che hanno fatto per superare un P.L. urbano una scelta nel Terzo Millennio tipica ragionevole in un tempo Post Bellico. Tutte le proposte alternative al MAXI BUCO sono migliori.
riguardo i costi non sono un tecnico esperto in materia quindi non posso dire se siano adeguati, se siano esagerati o se siano bassi.
una domanda però mi viene da farla: il sottopasso di via b.buozzi ed il sottopasso tra corso v.emanuele e via indipendenza, che problemi hanno creato alla vita dei residenti ed alle attività commerciali che si trovani nei pressi?
Non so quali problemi hanno creato certo alcune ripercussioni genative quello in via Buozzi le ha create. Qua però stiamo parlando di altra cosa.
No no…io penso che stiamo parlando proprio di questo considerato che si ipotizzano gravissimi problemi che un eventuale sottopasso causerebbe a residenti e commercianti. Sicuramente ci potranno essere anche soluzioni diverse da quella del sottopasso e tutte degne di attenzione. Ma quali sarebbero questi problemi, anche guardando ad altri sottopassi in giro per Civitanova, non riesco a comprenderlo.
No non funziona così.Su quel programma elettorale il centro sinistra sindaco corvatta ha chiesto fiducia e voti.Fra i tanti voti ci sono anche quelli di chi oggi dissente.
No no io penso che il problema sia diverso e in questo caso del sottopassaggio sulla SS15 sia stato posto da chi lo contesta non solo in modo corretto,democratico ma che verso la soluzione decisa erano possibili altre soluzioni.Il problema è che chi amministra non solo nel programma elettorale(la foto) non aveva previsto quel sottopasso ma altre soluzioni.Il problema di fondo è che certamente potevano esserci altre soluzioni magari anche meno costose ma il Sindaco e la Giunta con quella scelta hanno bloccato ogni confronto sulle alternative.
I programmi elettorali… ormai hanno il medesimo valore della carta straccia per chiunque ne presenti uno.
Sig. Zucchini le deve confrontarsi ,venire alle riunione del CDQ,ecc ma evidentemente ha paura di confrontarsi. Insiste nelle sue proposte ma è vago, non offre elementi di confronto ha proprio la testa dura o fa finta di non capire.Penso entrambe .
Sig Amedeo Regini je l ho spiegato oggi i perche le vostre proposte sn irrealizzabili…..e ancora insistete…..duri de coccio eeee!!!
Il problema esiste ed é evidente . Io ero giunto alle seguenti conclusioni da condividere ed eventualmente modificare.
1) innanzitutto è impensabile fare i lavori senza via alternativa per cui ho richiesto fondi europei ( ottenuti ) per fare un sottopasso a 4 corsie in via Einaudi ( per sopportare il traffico deviato ) e fare stazione in zona fiera / palazzetto .” Purtroppo Corvatta ha rifiutato il contributo ( piu di un milione di euro che copriva l’opera al 90%) e la conseguente stazione. ”
A questo punto ( fatto sottopasso via Einaudi e stazione ) 2ipotesi
A) ottimale : fermare il treno nella nuova stazione a SMA e garantire noi il collegamento con la stazione centrale con un semplice tram( metropolitana leggera di superficie ) economica e che con semplice semaforo garantisce l ‘intersezione con la statale.
B) subordinata :fare il sottopasso ma a 4 corsie 2 centrali interrate e 2 ai lati a raso ( per le vie a raso resterebbe tutto come prima).
costruiscono i parchi con giochi per bambini e con verde per renderlo accessibile solo passando dalla SS. Si pensa alle grandi opere ma niente si discute sul fatto che i residenti di Via Indipendenza e vie laterali per arrivare nel parco dietro la Coal devono immergersi nel traffico della SS, traffico che, a detta dell’amministrazione, subirà entro breve tempo un incremento notevole. I bimbi guardano il verde del parco posto dietro la Coal dalla fine delle vie laterali di Via Indipendenza e sanno che per loro è impossibile accedervi se non andando a respirare l’aria inquinata della SS. Grandi opere a metà, opere che nulla fanno per i polmoni di chi si troverà ancora imprigionato tra binari e traffico veicolare perchè non sarò di certo un “buco” a salvaguardare l’ambiente.
Ho letto con molto interesse gli articoli e i commenti riguardanti il sottopasso sulla statale e, essendo stato in passato per parecchi anni membro della commissione edilizia del Comune di Civitanova, mi sono sempre adoperato per proporre sovrappassi o passaggi a raso delle linee ferroviarie, sia per quella per Macerata, sia per quella adriatica, in quanto nel caso di emergenze derivanti da alluvioni (sempre pià frequenti in Italia) o da altri eventi di varia natura, i quartieri del centro si sarebbero trovati isolati e una possibile evacuazione sarebbe risultata difficile o addirittura impossibile; tutti ricorderemo infatti gli allagamenti dei sottopassi in varie occasioni con rischio addirittura per la vita degli automobilisti di passaggio. A suo tempo si era visto di buon occhio il cavalcavia dalla superstrada allo stadio proprio per questo necessario motivo e solo la demagogia di una certa schiera politica e la debolezza della giunta di allora bloccò questa importantissima infrastruttura i cui fondi erano già stati stanziati dal “Quadrilatero”.
Ora a distanza di anni la stessa schiera di politicanti demagoghi decide di far costruire un sottopasso sulla statale , che potrebbe aumentare i problemi di movimentazione del traffico in caso di forti precipitazioni e durante la costruzione, per la durata prevista di un anno (se non ci saranno i soliti ritardi per gli scavi), in concomitanza con la rotatoria, potrebbe provocare ingorghi pazzeschi, nel caso di chiusure del traffico in autostrada.
Ora è vero che siamo in tempo di crisi e bisogna spendere quei pochi soldi, che lo stato ci concede prima che qualcuno ci ripensi, ma una giunta democratica e non demagoga avrebbe dovuto studiare prima l’opera e avrebbe dovuto cautelarsi dalle eventuali ripercussioni derivanti da un’opera così fortemente impattante!
Una volta per il cavalcavia si disse che le polveri sottili avrebbero nociuto all’incolumità del quartiere come se il vento non avesse potuto provvedere alla loro dispersione e ora per un sottopasso lungo la statale non si ha timore di:
– scavi bloccati per possibili ritrovamenti e/o inconvenienti (vedi Via Buozzi e ESSO)
– allagamenti in caso di forti piogge e malfunzionamenti delle idrovore
– prolungati blocchi del traffico durante la realizzazione dell’opera con incremento dell’inquinamento acustico e dell’aria.
A questo punto converrebbe riadottare il piano della giunta Mobili con tram dal centro commerciale e semaforo sul passaggio della statale e di Via del Casone, sicuramente meno impattante anche se aumenterebbero i disagi per i pendolari costretti a scendere e salire per altre due volte o meglio l’adozione di un progetto della sovraelevazione ferroviaria, ma qui ci vogliono giunte con le palle e purtroppo…………