di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
Stop dei lavori al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata. A lanciare l’allarme è il sindaco Romano Carancini dopo un blitz al cantiere dell’ala nuova per verificare lo stato di avanzamento dei lavori rimasti fermi purtroppo all’ultima ricognizione fatta dal primo cittadino con l’ex direttore di Area Vasta Pierluigi Gigliucci lo scorso 19 marzo (leggi l’articolo). La nuova ala di 600 metri quadrati (più altri 300 ricavati dagli spazi dell’attuale Cup) dovrebbe accogliere 16 nuovi posti letto, la medicina d’urgenza, l’osservazione breve e gli ambulatori. Consegna prevista dei lavori: fine 2016. Nel frattempo però la situazione all’interno dell’ala vecchia rimane critica: barelle lasciate in corsia, pazienti in attesa per ore in ambienti stretti e poco arieggiati, organico in deficit rispetto al flusso di utenza giornaliero.
«E’ uno schiaffo alla storia dell’ospedale di Macerata – ha tuonato Carancini davanti al cantiere abbandonato – I lavori sono fermi a 4 mesi fa e da allora non è stato fatto praticamente nulla. E’ desolante ritrovare la situazione di allora. Sarebbe stata gradita almeno una comunicazione ufficiale da parte dell’Area vasta ma invece non ci è stato detto nulla. Quello che mi dispiace e soprattutto rammarica i maceratesi è essere presi in giro riguardo alle sorti dell’ospedale. Non tollereremo più ulteriori ritardi». All’interno dell’ala nuova i lavori sono in alto mare. Non ci sono ancora infissi gli impianti rimangono scoperti, non c’è massetto nè pavimento e di operai non c’è traccia. «Ho chiamato il geometra responsabile dei lavori e mi ha detto che il cantiere è fermo, senza sapere da quanto tempo, per degli adeguamenti all’impianto antincendio. Tutto questo è il simbolo del decadimento delle scelte fatte per l’ospedale di Macerata che è il secondo per estensione di area vasta della Regione. Evidentemente i problemi derivano dal fatto che la struttura è considerata marginale dalla dirigenza sanitaria regionale».
La questione, insieme a molte altre riguardanti l’ospedale, finirà sul piatto dell’incontro che il sindaco avrà domani con il direttore Asur, Alessandro Marini e quello di Area Vasta Alessandro Maccioni (dei quali aveva contestato la nomina) e all’assemblea dei sindaci prevista per il 25 agosto. «Continuerò a sollecitare gli interventi sull’ospedale di Macerata – dice Carancini – e pretenderò scadenze e responsabilità precise. Mi sento solo di fare quello che qualsiasi maceratese avrebbe fatto nei panni del sindaco vedendo ciò che attualmente succede nel pronto soccorso con persone in attesa ridotte ai minimi termini della dignità umana. Ma le questioni sul tappeto sono anche altre a partire dalla nomina e sostituzione dei primari che andranno in pensione. Tra questi il professor Ivo Patrizi dirigente di Chirurgia e il professsor Alberto Tubaldi di Pneumologia. Con loro perdiamo due cardini della sanità sovraregionale. Sono pronti i sostituti oppure dovremo ancora affidarci ai facenti funzione? Oltre a questo ci sono i problemi di ostetricia-ginecologia, del completamento dell’emodinamica, dell’assenza della stroke unit, del personale insufficiente e in affanno rispetto alla capacità di utenza dell’ospedale. Occorre ridiscutere completamente la gestione delle strutture di area vasta dove continuiamo a spendere soldi per moltiplicare strutture senza aver mati fatto la tanto annunciata razionalizzazione».
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Bravo Sindaco! L’augurio è che alzando la voce si possano ottenere i giusti tempi e lavori a regola d’arte. La Sanità è un aspetto cardine della vita dei cittadini e del vivere civile. Se c’è un ambito in cui puntare i piedi e farsi valere è questo!
All’inaugurazione?
Presente!
Alla messa con i pupi dell’orologio di palstica?
Presente!!
Alla conferneza stampa?
Presente!!!
Alla piazzola camper?
Presente!!!!
All controllo dei lavori dell’ospedale?
Presente!!!!!!!
Manca solo la foto, a torso nudo, con in mano la balla di fieno e poi l’iconografia sarà completa…
Ma sig. Sindaco le sue proteste non contano nulla tanto la sanità’ regionale e il presidente della regione marche devolvono gli investimenti per il nuovo ospedale di fermo e Macerata rimane al palo come sempre da 20 anni
Stavolta ha ragione Carancini.
Doveva inziare a fare cose del genere 4/5 anni fa.
Come si dice? non è mai troppo tardi.
Bravo Carancini invece: va di persona e si indigna , lui ci prova a protestare invece leggo che altri sindaci si comportano diversamente verso i “loro” ospedali
Dai ragazzi dobbiamo portare avanti questo grande ospedale !!!
Nullafacente criticone presente!
Ha fatto bene il Sindaco a recarsi personalmente all’ ospedale. Sarebbe importante, anche, nei limiti delle compatibilità un consiglio comunale aperto. Diventa importante e centrale fare i nomi e i cognomi di chi, da ancona, muove i pupi, non solo quelli dell orologio. Il consiglio comunale aperto alla cittadinanza può generare anche un supporto all azione politica dello stesso organo consiliare. Ovvero i cittadini possono prendere la parola ben oltre il teatro pirandelliano della falsa differenza tra le parti, e la pesante retorica che abbonda tra gli scranni.
La rivoluzione francese, per dirne una, non l’ha fatta il re, ma il popolo. Questa stupida chiassata la poteva già fare da un pezzo come da un pezzo poteva dargli seguito con altre chiassate dove non ti presenti da solo per avere visibilità e non ottenere niente, ma con un seguito di gente incazzata nera da portare sotto la finestra di quel buffone di Ceriscioli che ha già delineato quale sarà il futuro della sanità sia a Macerata che a Civitanova. Mi sembra, che un sindaco dell’entroterra maceratese, tempo fa sia andato sotto la finestra del peggio ancor sostituito Sig. Spacca a protestare. Le proteste si fanno dove sono obbligati a sentirti e dove magari prima di uscire dal Palazzo chiamano un centinaio di celerini a protezione.
Consiglio comunale aperto con Direttore di Area Vasta e Presidente della regione presenti. Se non si presentano ci presentiamo noi ad Ancona, semplice no ?!?!