La rivoluzione di #CMettolafaccia entra nel vivo. La certificazione dei commentatori è stata avviata e sono già tanti gli opinionisti che hanno deciso di aderire alla campagna di trasparenza e partecipazione responsabile avviata da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo).
PREMIO MENSILE – Nel corso dell’anno gli opinionisti saranno coinvolti con iniziative a loro rivolte. Tra queste il contest mensile: tra i commenti postati, la redazione sceglierà ogni mese il migliore che sarà premiato.
NESSUNA CENSURA – Non sono mancati lettori, soprattutto anonimi, che hanno espresso dubbi sull’iniziativa che ha lo scopo di rendere ancora più importante il ruolo di chi partecipa al dibattito, arricchendolo. C’è anche chi ha gridato alla censura.
In realtà #CMettolafaccia è esattamente il contrario: nasce per esaltare la libertà di ognuno di esprimere la propria opinione. Da lunedì 30 marzo infatti non saranno più ammessi i nickname ma i commenti che saranno postati dagli opinionisti certificati saranno pubblicati in tempo reale, senza alcuna moderazione. Quindi potrete vedere immediatamente la vostra opinione online, dunque anche il dibattito, oltre all’informazione, sarà in tempo reale. L’unico filtro applicato sarà quello automatico e già in atto che lascia in moderazione quei commenti in cui sono presenti parole volgari. Avranno spazio minore e passeranno in moderazione tutti i commenti postati sulla pagina facebook di Cronache Maceratesi.
LIBERI DI COMMENTARE – Non abbiamo licenziato i moderatori come ha scritto qualcuno. Noi siamo giornalisti, grafici e fotografi e non abbiamo la voglia, né i titoli per diventare guardiani della morale pubblica. «Libertà di commentare – scriveva qualche mese fa Beppe Severgnini sul Corriere della Sera che ha scelto di eliminare i commenti in alcune sezioni – non è libertà di offendere, ferire, diffamare. Non è neppure grafomania, logorrea, isterismo. I siti d’informazione – in Italia, in Europa, negli Usa – non hanno né la voglia né i titoli per diventare guardiani della morale pubblica. E neppure le risorse per pagare schiere di controllori che impediscono al pattume verbale di arrivare sul web. Il Guardian riceve un milione di commenti al mese. Per gestirli impegna uno staff di dipendenti e freelance che sorveglia la sezione, 24 ore al giorno. Non tutti possono permetterselo. Forse neppure il Guardian».
Così anche Cronache Maceratesi che ha ricevuto finora circa 10 mila commenti al mese. Un patrimonio importante che ci onora ma tutt’altro che semplice da gestire. Vi spieghiamo perché sempre con le parole di Severgnini: «La cosiddetta «moderazione» – un commento per essere pubblicato deve soddisfare alcuni requisiti minimi (legali, logici) – costa. Quando abbiamo aperto i commenti a «Italians» – nel 2011 – ci siamo accorti che occorrevano cinque persone per gestirli. Trenta scalmanati approfittavano della nuova vetrina per inveire, diffamare, pubblicare insulti sessisti o razzisti. Sapevano di rovinare il piacere della discussione a migliaia di lettori perbene? Certo. Non gliene importava nulla. Il più molesto usava dodici identità diverse, di cui due femminili. Ce ne siamo accorti perché tutti quei (pessimi) commenti arrivano dallo stesso indirizzo Ip. Ovviamente, appena chiusa la sezione, lui e quelli come lui hanno cominciato a gridare: «Censura!». Troppo sciocchi per capire che la nostra libertà si ferma dove comincia quella degli altri. Il mondo oggi fornisce troppe notizie terribili per giocarci sopra con cinismo saccente».
Per quanto riguarda tutti coloro i quali temono che esprimere un’opinione con nome e cognome possa dare origine a ritorsioni, minacce e quant’altro, Cronache Maceratesi si mette a vostra disposizione. I nostri giornalisti sono pronti a raccogliere segnalazioni e testimonianze tutelando le fonti, come detta l’etica professionale e come sempre abbiamo fatto.
COME CERTIFICARSI – Vi ricordiamo che è possibile certificarsi seguendo una di queste tre procedure:
– certificazione tramite apposita pagina web,
– invio tramite indirizzo pec [email protected] del documento d’identità e del modulo che trovate a questo link compilato e firmato,
– consegna e firma dei vostri documenti in redazione con sede in Galleria del Commercio 6 a Macerata, dalle 10 alle 17 (orario continuato).
Da lunedì 30 marzo potranno intervenire direttamente solo gli utenti certificati. Consigliamo di inserire anche un’immagine nel profilo.
La certificazione è già necessaria per commentare questo articolo.
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Fatto 🙂
ho appena letto che con la certificazione sparisce la moderazione di CM.
prima non avevo capito bene, pensando alla coesistenza di certificazione e moderazione!
quindi, visto che la moderazione creava, sicuramente involontariamente (causa enorme mole di commentatori), inopportune discriminazioni tra commenti innocui ed insulti veri e propri, auspico che il risultato della certificazione sia una più costruttiva e maggiore libertà (che potrà però rivolgersi contro CM, a causa dei soliti facinorosi e gratuiti insulti o meschine, polemiche e sterili insinuazioni da parte dei soliti noti o dei soliti troll interessati solo a buttarla in caciara anzichè approfondire civilmente e documetatamente gli argomenti).
Anche io
Bravi ad aver precisato. La sostanza è, dunque, che ognuno di noi risponderà direttamente e in prima persona di quel che scrive liberando CM da responsabilità e soprattutto dall’onere del controllo preventivo. In linea di principio la cosa non fa una piega (io ho aderito con entusiasmo e senza remore), resta da vedere che impatto reale avrà sia sul numero di certificazioni rispetto agli attuali nick, sia sulle statistiche di visita e lettura del sito, sia, soprattutto, sulla QUALITA’ dei prossimi post. Ottima l’idea di creare un “contest” tra opinionisti, sarà un mezzo ludico per saggiare la qualità dei commenti a venire. Continuerò a seguirvi e, quando potrò/vorrò, a postare con rinnovato interesse.
Giusto togliere la moderazione visto che ognuno di noi sarà responsabile di quello che scrive.
L’unica cosa è che ci sia la possibilità di commentare TUTTE LE NOTIZIE e quindi eliminare la disabilitazione per certi articoli, anche se delicati.
Sono stato sempre dell’idea che non è la quantità a fare la differenza quindi non mi preoccuperei troppo se una buona fetta di commentatori anonimi alzerà bandiera bianca (nella maggior parte dei casi per mera vigliaccheria)!
Va bene così, almeno sarà un forum e non un vomitatoio in cui chiunque si sentiva autorizzato a scrivere di tutto, insulti pesanti compresi…
Iniziativa a dir poco fantastica!
Devo dire, però, che sono d’accordo con alcuni lettori quando scrissero che tale “operazione trasparenza” porterà con sè alcuni aspetti negativi come la mancanza di “protezione” offerta dall’anonimato per alcune persone che in questo sito denunziavano fatti/situazioni degne di nota e, soprattutto, di indagine. Eppure sono sicuro che questo aspetto possa essere evitato tramite segnalazioni direttamente inviate alla redazione con tutti strumenti di anonimato garantiti dalla rete come proxy etc.
In definitiva, complimenti alla redazione per cercare un freno al fenomeno dilagante (ed insensato) dei troll virtuali. Riguardo gli ignoranti ed incivili (e che a questo punto ci metteranno la faccia) non posso che sperare nel dialogo costruttivo d’ora in poi fatto in tempo reale: una vera svolta per loro e per tutti noi!
Bravissimo, direttore! Questo giorno segna la vittoria della democrazia: che non è tanto quella di uno sbrodolio criptato sotto false anagrafi, quanto soprattutto quella di chi si mette in gioco insieme alle proprie parole.
Sono certo – come peraltro sai da tempo, perché conosci quanto tenessi a questa sfida – che il girone infernale degli ignavi non si riempirà di cittadini e lettori maceratesi.
Mi sono registrato su CM da molto tempo, postando commenti con nome e cognome (foto compresa). Sono estremamente favorevole alla certificazione, un dibattito civile deve essere fondato soprattutto sulla trasparenza.
Complimenti a tutta la redazione … avanti così!
Se vogliamo meramente analizzare il successo di CM in questi anni questo è dovuto:
A)
in parte alla grande capacità della redazione di essere “sul pezzo” (cioè uscire quasi “in tempo reale” con articoli che riguardavano la città, la politica, l’economia, ecc. e, allo stesso tempo, riuscire a fare degli approfondimenti sempre interessanti e stimolanti)
B)
in parte agli interventi dei lettori che (sempre in “tempo reale”) commentavano, analizzavano, si infuriavano…
Tra i commentatori tanti, da sempre, erano in chiaro ma altrettanti erano sotto pseudonimo.
Se togliamo i nickname utilizzati volutamente per denigrare e/o offendere (spesso in chiave politica/amministrativa, sotto campagna elettorale/primarie, o in ambiente sportivo) moltissimi “anonimi” sono intervenuti sempre NON a sproposito (del resto anche alcuni “riconosciuti” intervengono spesso SOLO a sproposito o SOLO sotto dettatura altrui 🙂 )
Pertanto la “forza” di Cronache, da sempre, è stato questo “melting pot”, questa continua “jam session” tra la Redazione e gli utenti/commentatori….
Utenti commentatori sia riconoscibili sia anonimi….
Ora si è deciso di dare un taglio netto agli anonimi e non ci ritorno sopra su questo, anche perchè è stato ampiamente discusso…
Quello che però vorrei sottolineare è che quello che considero il “predicozzo” di Servegnini nasconde, in realtà, una situazione un pò ipocrita.
Infatti, al di la della tara, Servegnini teorizza l’onore della ribalta sul web senza però l’onere che questa visibilità comporta, anzi scaricando “l’onere” sulla tracciabilità dei comentatori.
Perchè la moderazione, nei forum, c’è sempre stata e i commenti, sotto gli articoli, altro non sono che dei forum di discussione.
Quindi “l’onere” del controllo dovrebbe sempre ricadere su chi, di questa visibilità, se ne avvantaggia, cioè la testata.
Ho detto controllo, non censura, che è cosa molto differente.
Anche perchè, mi sembra, che in campo nazionale/internazionale si vada sempre più stringendo (o, per meglio dire, si vorrebbe stringere) la cruna dell’ago delle responsabilità dei contenuti e pertanto non so se domani (o dopodomani) il rendere immediatamente riconoscibile l’intervento con una pesona fisica potrà bastare a metter a riparo, il giornale on-lne, da eventuali azioni legali.
Del resto, così come ha già scritto qualcuno, anche il nick anonimo su CM può essere, in caso di necessità (post offensivi, diffamatori, illegali, ecc.) rintracciato dalla Forze dell’Ordine.
Sono un dipendente di un’azienda, se volessi esprimere un parere negativo nei confronti di un personaggio, pubblico o privato che sia,come posso non domandarmi: potrei creare problemi o ritorsioni al mio datore di lavoro? potrei beccarmi una richiesta di danni, magari infondata ma intanto preoccupante?
Poi ci sono quelli che non hanno problemi ne’ economici ne’ di lavoro e fanno i coraggiosi. Gia’ questa e’una discriminante.
Moraledella favola: potete anche regalare 1 euro per ogni commento, ma non sara’ piu come prima.
Auguri a TONACHE MACERATESI
Signor Davoli non e’ che serva tanto coraggio per scrivere poesie
@Cerasi: sono ingenuo a credere che se il forum si dovesse davvero spopolare perdendo appeal, CM potrebbe tornare indietro e autorizzare i nick anonimi ma ugualmente certificati?
@Ciarulli: lei mette il dito sulla piaga. Purtroppo è a causa dei meccanismi che descrive se nella vita reale spesso preferiamo lasciar correre le cose, credo che il web non sia molto diverso… parola di chi ha ampiamente pagato di persona scelte, opinioni e battaglie a viso scoperto.
Gli articoli con i commenti disabilitati non sempre sono “delicati” come dice Carlo Perilli, spesso sono solo disabilitazioni ruffiane o di convenienza. Leggere certe dichiarazioni di illustri avvocati che, alla Berlusconi, fanno l’equivalenza “io siccome pago un sacco di tasse non ho convenienza ad evaderle” e non poter dire “che cacchio c’entra?”.
Per quanto riguarda segnalazioni da fare alla redazione su fatti degni di nota, scordatevi che scrivino su tutto. Solo su quanto non provoca danni agli interessi di CM e probabilmente ad alcuni sponsor.
Pronti !!!! inizino i veri commenti e stop a chi si nascondeva dietro a fantomatici nomi ….
Sono completamente daccordo con la scelta di CM. Nn c’è da avere nessuna paura ad esprimere il proprio pensiero in maniera civile e democratica.
metterci la faccia su quello che si scrive , serve ad eliminare anonimi e parole offensive. complimenti a CM.
@ Italo Ciarulli
Ho scritto “L’unica cosa è che ci sia la possibilità di commentare TUTTE LE NOTIZIE e quindi eliminare la disabilitazione per certi articoli, anche se delicati.” intendevo che devono eliminare la disabilitazione sia per argomenti delicati quali suicidi, stupri, ecc. ma anche e soprattutto per quelli politici tipo l’inchiesta sui rimborsi regionali. Sono perfettamente d’accordo e con la certificazione ognuno di noi risponderà di ciò che scrive!
Chi ha paura delle querele o di essere discriminato nel lavoro o nelle amicizie, dipende più da come scrive che da cosa: certo che se si spara a zero infamando come ad esempio il Ciro Esposito o la Zanzara o il Giovanni Cotechini della situazione (guarda caso, tutti anonimi!)…
Se poi ci sono da fare segnalazioni “rischiose”, meglio passare tramite la redazione che verificherà per poi pubblicare (non è detto che certe “denunce” siano tali e non strumentali) onde evitare querele per diffamazione.
Non facciamo i bambini: prima CM ha permesso tutto e il contrario di tutto, adesso finalmente ognuno di noi sarà responsabile di ciò che scrive.
“i commenti non passeranno piu’ in moderazione..” bla bla bla
Segnalo che ci sono ancora articoli i cui commenti passano in moderazione (a cominciare proprio da #CMettolafaccia!!!); inoltre ho notato che alcuni utenti certificati postano senza foto: sono errori tecnici da adeguamento alla nuova modalità o sono cose volute ed è effettivamente possibile scrivere con nome, cognome e assenza di volto?
segnalo ai Perilli che un mio commento del 30/3, critico verso CM, e’ ibernato.
Personalmente ho sempre detto che non avevo problemi a discutere con chi utilizzava un nome di fantasia perché ho cercato sempre un confronto di idee e non personale. Negli ultimi mesi e specialmente su certi temi sensibili era diventato sempre più difficile avere questo tipo di confronto. Ora quindi appoggio l’iniziativa di CM e mi auguro che abbia risultati positivi sia per il dibattito pubblico che per l’autorevolezza di questo giornale
Quoto in toto @Mario Iesari: è fondamentale potersi confrontare proprio sui temi “sensibili”: il non-confronto porta poi alla radicalizzazione delle posizioni, talvolta persino all’intolleranza (quindi all’insulto o peggio) e soprattutto a non affrontarli mai, cioè al loro incancrenirsi. La nostra tristissima e arretrata realtà italiana lo dimostra, purtroppo.