Muore il giorno del compleanno
Addio a Bruno Ragazzini,
ala storica della Maceratese

LUTTO - Si è spento all'età di 86 anni uno dei calciatori simbolo dei primi anni '60. Lo ricorda la moglie grande tifosa e appassionata: "Aveva iniziato nella Robur, giocava per un panino"
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Bruno Ragazzini con la casacca della Maceratese nel ’58

di Marco Ribechi

Dolore nel mondo biancorosso per la scomparsa di Bruno Ragazzini, uno dei giocatori storici della Maceratese. E’ morto ieri, nel giorno del suo compleanno, all’età di 86 anni tra l’affetto dei suoi famigliari, la moglie Blandina “Lella” e il figlio Paolo. Un’ala classica d’altri tempi, più votata all’attacco che al ripiegamento in fase difensiva. E’ ricordato come uno dei protagonisti della fine degli anni ’50 quando, insieme ai compagni di squadra e amici di una vita Mazzanti e Ritani, portò la squadra alla vetta  per 3 campionati. A ricordarlo la moglie, grande appassionata di calcio: «Se n’è andato nel giorno del suo compleanno, il 10 marzo, è stato forte anche in questo – confida affranta Blandina Sperandini – la sua indole toscana lo portava sempre a scherzare, anche in questi momenti difficili. Le sue grandi passioni, oltre naturalmente al calcio e alla Maceratese, erano la lettura e la natura, soprattutto la campagna e la montagna dove grazie ai nostri amici avevamo riscoperto il gusto della semplicità». Ragazzini era un prodotto del vivaio della Robur dove, negli anni di grande fame, si giocava per un panino. «Allora bastava un po’ di cibo per far giocare un bambino nelle giovanili, si andava a messa e poi la partitella, e anche lì Bruno si era fatto riconoscere per le sue qualità tecniche – continua Sperandina – Poi ha avuto delle parentesi a Chieti e a Roma ma il suo cuore era la Maceratese che ricordava sempre con grande passione. Raccontava spesso delle trasferte in Puglia facendo trasparire un ricordo di piacere misto a timore. A quel tempo si viaggiava in lande quasi desolate e il pubblico di casa sentiva molto le partite. Aveva ricordi di trasferte storiche, anche in Liguria». Con Ragazzini si ritorna alla memoria di un calcio d’altri tempi, tecnico ma allo stesso tempo fatto da persone con una mentalità semplice, che non avevano le luci della ribalta ma erano sempre pronti a dare il meglio per la squadra e la tifoseria. L’ultimo saluto, per il funerale, nella chiesa di Santa Croce domani 12 marzo alle 9.

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Bruno Ragazzini con la fascia da capitano in una storica Maceratese degli anni ’60.

 



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