Mirella Emiliozzi e Pier Paolo Pucci chiedono la sfiducia per l’assessore Cristiana Cecchetti. I consiglieri del Movimento 5 Stelle di Civitanova ieri mattina hanno protocollato in Comune una mozione con la quale chiedono di sfiduciare la Cecchetti a seguito delle parole espresse nei confronti dei Leoni Neri. La scorsa settimana l’assessore, commentando l’occupazione abusiva della palestra da parte degli esponenti dell’associazione di ultradestra aveva postato su Facebook un accostamento di dubbio gusto fra la “pelle” dei Leoni neri e il fatto di farne degli scendiletto. «Invece di indagare su eventuali responsabilità che potevano aver consentito un uso improprio e non autorizzato di locali pubblici – scrivono i grillini nella mozione – l’assessore non solo ha superato i limiti con le dichiarazioni fatte, ma ha aggravato la sua posizione pubblica quando nei giorni seguenti ha ricondotto la frase ad una dichiarazione politica. Si ritiene pertanto che l’assessore abbia decisamente oltrepassato il ruolo istituzionale e rappresentativo della città intera. Per questo motivo chiediamo la sfiducia dell’assessore Cecchetti al Consiglio comunale e la sua sostituzione con una persona di ben altro spessore civile e umano». La Cecchetti però pare ben salda al suo posto: dalla sua ha sia l’approvazione del sindaco che del presidente del consiglio Ivo Costamagna. Resta da vedere come voteranno le donne del Pd in sede di discussione: subito dopo la deflagrazione del caso politico sia Mirella Franco che Lidia Iezzi stigmatizzarono le parole dell’assessore.
(l.b.)
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Ma Signora Cecchetti, oltre all’ aver osato di dar discredito al pensier suo, tal felloni le chiedono di tornar alla natia dimora, ove da li ci farià mancarar il suo filosofar. Alzi la testa e fiera batti il petto e con un sol grido faccia il nemico tremar: ” Son io che do a voi sfiducia e tutti a consigliar le bestie, futur v’aspetta “.
L’utilita’ di internet….
Secondo me c’è poco da scherzare, a parte i siparietti continuamente propostici dal duo Ciro-Gengis. La mozione di sfiducia è il minimo che si poteva fare nei confronti della Cecchetti, anzi stupisce che ancora non l’abbia presentata l’opposizione di centrodestra. Un suggerimento ai consiglieri grillini: cominciate a preparare anche una lettera al prefetto, se è vero come molti adombrano che Costamagna non porrebbe in votazione la mozione. Poichè gli assessori sono nominati dal sindaco, dimenticando che programma e squadra di giunta, anche in caso di rimpasto, sono presentati in consiglio comunale. In suoi recenti post, Costamagna lamenta il linguaggio violento dei social, mentre è lui stesso ad usarlo: ripete spesso la definizione “fasciogrillini”. Sempre Costamagna difende l’assessore Cecchetti – la propone addirittura per la delega alla “rivoluzione culturale” – che si è dimostrata maestra nell’uso del linguaggio violento. Non spiega però Costamagna perchè, per frasi meno gravi, abbia risolutamente chiesto le dimissioni della Sglavo! La Cecchetti, oltretutto, non paga della bufera scatenata – voleva fare delle pelli dei ragazzi dei Leoni Neri “artistici scendiletto” – ha proseguito su facebook mandando “a quel paese” (ma le parole dall’assessore sono state, nel suo stile, più “fini”) quanti non hanno condiviso la sue affermazioni. Il fatto è che la Cecchetti si sente difesa politicamente: dal sindaco che l’ha addirittura delegata alle celebrazione del IV Novembre (Centenario della Grande Guerra) e da Costamagna che l’ha voluta assessore. Dal Pd sono arrivate critiche – vedremo come voteranno le consigliere Franco e Iezzi – ma non la richiesta di dimissioni. Non si poteva dare un altro ceffone (politico beninteso), dopo quelli di recente riservati al presidente del consiglio comunale. In un Comune serio l’assessore Cecchetti sarebbe già a casa!